NOTIZIE DEL MUNICIPIO 3 E DI MILANO

di Michele Sacerdoti

aggiornate al 17/10/2023
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Stagione della Scienza nel Municipio 3 tutti i martedì alle 18 dal 21 novembre al 12 dicembre

                                            
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Eventi culturali in Municipio 3 (mostre, film, spettacoli teatrali, conferenze ecc.)

Monumenti ed edifici significativi del Municipio 3   

Canali coperti e scoperti di Milano nel 1888

Itinerari per visitare gli edifici liberty del Municipio 3

Storia e vita della Zona 3 (di Guido Lopez)

Breve storia della Palazzina Liberty all'angolo di via Melzo con via Frisi, ex sede del Cinema Dumont

Cosa pensi di questi recuperi di sottotetti ?

Testo del Regolamento Edilizio del Comune di Milano

I miei link

I siti sul cambiamento climatico

I dati in tempo reale della qualità dell'aria a Milano dal 

sito di ChiamaMilano


Edifici significativi del Novecento in Zona 3 contenuti nel calendario della zona del 2013  Video

Il Lazzaretto nel calendario della zona 3 del 2014

Storia del Lazzaretto di Pietro Canetta, 1881


Novembre 2023
Stagione della Scienza nel Municipio 3 tutti i martedì alle 18 dal 21 novembre al 12 dicembre  (16/11/23)

Settembre 2023
Domenica 15 ottobre camminata manzoniana da piazza Santa Francesca Romana a largo Bellintani (22/9/23) (aggiornato con il resoconto il 17/10/23)

Agosto 2022
La Madonna dei Tencitt in via Laghetto è stata portata al Museo del Policlinico (8/8/22)

Giugno 2022

Proroga della presentazione del Certificato di Idoneità Statica alla approvazione del nuovo regolamento edilizio (21/6/22)

Gennaio 2022

Parere negativo del Municipio 3 ad una nuova RSA in via Sbodio 4 a Lambrate con richiesta di creare un giardino e un passaggio verso il Lambro (8/1/22)

Settembre 2021

Situazione della movida nel Municipio 3 (10/9/21)

Urbanistica e verde nel Municipio 3 (6/9/21)

Il progetto di Grande Funzione Urbana al Rubattino (5/9/21)

La riqualificazione di piazzale Loreto, un’occasione mancata (4/9/21)

Nuova vita per il Diurno Venezia in piazza Oberdan: diventerà sede del Museo dell’Arte digitale nazionale (3/9/21)

Percorsi ciclabili nel Municipio 3 (2/9/21)

Petizione per la salvaguardia del giardino dello Scalo di Lambrate (1/9/21)

Marzo 2021
No alla verniciatura di nero dell'Hotel Demidoff a Milano (25/3/21)


Febbraio 2021

Parere del Municipio 3 sull'evoluzione del PRU Rubattino (25/2/21)

La riqualificazione di Piazzale Bacone (22/2/21)

Il Municipio 3 dà parere negativo all'apertura di un passaggio tra i giardini della Piscina Ponzio e il campus del Politecnico  in via Bonardi (11/2/21)


Maggio 2020

Raccolta fondi per le spese legali del ricorso contro il Programma Integrato di Intervento MIND all'area Expo (10/5/20)

Febbraio 2020

Ho presentato un esposto in procura con Irene Pizzocchero a nome del Comitato Salviamo Bassini chiedendo di fermare lo spostamento di due cedri di 20 metri di altezza e questi sono stati sequestrati dalla procura (14/2/20)

Febbraio 2019

Vincolo sulla Balena Bianca in via Golgi 19 (13/2/19)

Servizio di Rai Storia sul Diurno Venezia di Piazza Oberdan (11/2/19)


Luglio 2018

Ho presentato sette osservazioni al nuovo Pgt di Milano (31/7/18)


Marzo 2018

Non sono stato eletto in Regione Lombradia (6/3/18)

Giugno 2017

Documenti sul trasferimento dei dipartimenti della Università Statale da Città Studi all'area dell'Expo (3/6/17)


Aprile 2017

Le visioni sullo scalo di Lambrate, troppa la volumetria prevista (5/4/17)


Marzo 2017

Trasferimento delle facoltà scientifiche da Città Studi a Expo: mio articolo su ArcipelagoMilano (1/3/17)

Trasferimento delle facoltà scientifiche da Città Studi a Expo: intervento in Comune il 22 marzo (22/3/17)

Presentati suggerimenti all'avvio del nuovo PGT (27/3/17)

Febbraio 2017

Lo Scalo di Lambrate: cosa si può costruire, mio contributo alla delibera del Municipio 3 esposto in parte al dibattito del 20 febbraio (23/2/17)

La nuova Città Studi nell'area Expo: mio articolo su z3xmi (9/2/17)

Dicembre 2016

Città studi rischia grosso: mio articolo sulla Voce di zona 3 (20/12/16)

Il futuro dello scalo di Lambrate: mio articolo sulla Voce di zona 3 (20/12/16)

La Voce di zona 3 di dicembre 2016 (20/12/16)

Petizione contro l'obbligo della verifica di stabilità degli edifici più vecchi di 50 anni (10/12/16)

Presepe nel Diurno Venezia dal 3 dicembre al 8 gennaio visitabile tutti i giorni dalle 12.30 alle 19.30. il sabato e domenica e festivi dalle 10 alle 20 (2/12/16)


Novembre 2016

Convegno di studio del Fai sul Diurno Venezia il 25 novembre in Statale e Politecnico, i risultati saranno pubblicati nel marzo 2017 (25/11/16)


Giugno 2016

La giunta Pisapia approva le linee guida per la partecipazione nella progettazione di servizi, opere di urbanizzazione, rigenerazione di aree cittadine da parte del Comune o operatori privati (1/6/16)


Maggio 2016

Grande successo del mercato Coldiretti in corso Buenos Aires domenica 8 maggio (8/5/16)

Aprile 2016

Grande successo di A Spasso coi Promessi Sposi e della Festa del Riciclo (12/4/16)

Festa del Riciclo in corso Buenos Aires domenica 10 aprile da piazza Oberdan a Piazzza Argentina (8/4/16)

Marzo 2016

Mio articolo su Arcipelago Milano: Il Diurno Cobianchi e il Diurno Venezia, due storie a confronto (23/3/14)

Febbraio 2016

A spasso coi Promessi Sposi domenica 10 aprile alle 11 e alle 15 da piazza Oberdan al Lazzaretto (20/2/16)

Stagione della Scienza all'Auditorium "Stefano Cerri" di via Valvassori Peroni 56 dal  8 marzo al 4 maggio alle 21  (20/2/16)

Patrocinio e contributo al pagamento dell'occupazione suolo pubblico al Sabato di Lambrate (20/2/16)

Proseguono le aperture al pubblico del Diurno Venezia da parte del FAI il 5 marzo e 24 aprile (20/2/16)


Dicembre 2015

Inaugurata la riqualificazione di piazza Oberdan sopra il Diurno Venezia, il Fai apre il Diurno alle visite (4/12/15)


Giugno 2015

Firmata la convenzione tra il Comune e il Fai per il restauro e la valorizzazione del Diurno Venezia in Piazza Oberdan (6/6/15)

Maggio 2015

Sabato 9 maggio all'Auditorium di via Valvassori Peroni 56 dalle 9.30 alle 12.30 incontro pubblico sulla politica del cibo di Milano (8/5/15)

Aperta la nuova pista ciclabile di viale Tunisia da viale Liberazione a corso Buenos Aires (4/5/15)


Febbraio 2015

Viaggio nel tempo e nei luoghi di zona 3: proiezione del documentario in via Valvassor Peroni 56 mercoledì 11/2 alle 18.30 e in via Sansovino 9 mercoledì 18/2 alle 21 (6/2/15)

Incontro in via Sansovino 9 mercoledì 11 febbraio dalle 21 alle 22.30 con Habitami sulla riqualificazione energetica degli edifici con il patrocinio della zona 3 (6/2/15)
 

I mercati agricoli di piazza S. Francesca Romana e piazza Durante raddoppiano: piazza Durante primo e terzo sabato, piazza S. Francesca Romana primo e terzo mercoledì del mese (5/2/15)


Ottobre 2014

Il regolamento edilizio approvato dal Consiglio comunale senza togliere la norma sul controllo della stabilità degli edifici, Assoedilizia presenta ricorso al Tar (2/10/14)


Settembre 2014

Riparte il mercato agricolo di piazza Santa Francesca Romana, appuntamenti mercoledì 1 ottobre, 5 novembre, 3 dicembre (30/9/14)

La giunta non accoglie l'osservazione da me presentata insieme a Gianni, Barabino, Gardella e Beltrami Gadola alla norma del regolamento edilizio che obbligherà la verifica di stabilità degli edifici di più di 50 anni, con notevoli costi a carico del proprietario della propria casa (29/9/14)

Festa del Riciclo e della Sostenibilità Ambientale in corso Buenos Aires domenica 28 settembre con il patrocinio e sostegno della zona 3 (28/9/14)


Luglio 2014
Mozione sulla sicurezza ed il grave degrado in cui versa il Quartiere di Porta Venezia e vie limitrofe approvata dal consiglio di zona 3 (17/7/14)

Maggio 2014

Domenica 18 maggio dalle 10 alle 23 il Miglio delle Culture in Corso Buenos Aires, alle 10.30 si inaugura la riqualificazione di Piazza Bernini (16/5/14)

Mercoledì 7 maggio dalle 9.30 alle 18.30 riparte il mercato agricolo di Donne in Campo in Piazza Santa Francesca Romana (1/5/14)

Marzo 2014

Bando per la partecipazione al Miglio delle Culture domenica 18 maggio in corso Buenos Aires organizzato dal consiglio di zona 3 (16/3/14)

Riapre l'Albergo Diurno di Piazza Oberdan per le giornate FAI di primavera del 22 e 23 marzo (6/3/14)


Febbraio 2014

La giunta comunale promuove i mercati agricoli con uno sconto sul canone di occupazione suolo pubblico (16/2/14)

Prosegue il mercato agricolo "La campagna nutre la città"  in Piazza Durante il secondo sabato di ogni mese dalle 9 alle 14 con il patrocinio della Zona 3

Grande successo della conferenza del Fai a Villa Necchi sul'Albergo Diurno di piazza Oberdan (4/2/14)

Gennaio 2014

Via Pellizzone 4: il TAR accoglie la richiesta di sospensiva dei residenti contro un progetto di un edificio in un cortile che non rispetta il requisito di armonizzazione architettonica dettato dal Piano Casa della Regione Lombardia e in base al quale il consiglio di zona 3 aveva dato parere negativo (30/1/14)

Il tempo sepolto, l'Albergo Diurno Venezia di Piazza Oberdan tra architetture e arti decorative: una proposta di attribuzione a Piero Portaluppi, martedì 4 febbraio alle 18.30 a Villa Necchi, via Mozart 14, organizzato dal FAI  (28/1/14)

Nuovo regolamento edilizio: costi eccessivi per i proprietari di casa della verifica di stabilità degli edifici più vecchi di 50 anni (22/1/14)


Novembre 2013


Il consiglio di zona 3 dà il patrocinio e la gratuità del suolo pubblico al mercato agricolo di Coldiretti "Sulla Buona Strada" di domenica 10 novembre in corso Buenos Aires (6/11/13)

Il consiglio comunale approva la classificazione acustica di Milano (5/11/13)
 

Ottobre 2013

Approvata la delibera sui mercatini natalizi in zona 3 (26/10/13)

Proseguono i mercati agricoli della Campagna nutre la città in Piazza Durante sabato 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre dalle 9 alle 14 (8/10/13)

 
Settembre 2013

Segnala  al consiglio di zona 3 bar, ristoranti e mense della zona 3 disposti ad offrire l'acqua del rubinetto agli avventori aderendo alla campagna L'Abbiamo Imbroccata (26/9/13)

Mia intervista alla Festa del Riciclo di Corso Buenos Aires (11/9/13)

La Festa del Riciclo in Corso Buenos Aires domenica 8 settembre (7/9/13)

L'assessore Rozza vuole riaprire il Diurno Venezia in Piazza Oberdan, il progetto del 1924 era dell'arch. Piero Portaluppi (6/9/13)


Luglio 2013

Il Consiglio di Zona 3 collabora con il progetto "L'Abbiamo Imbroccata" per l'offerta dell'acqua del rubinetto nei pubblici esercizi (12/7/13)

Proseguono i mercati agricoli della Campagna nutre la città in Piazza Durante sabato 13 luglio e 14 settembre dalle 9 alle 14 (10/7/13)


Giugno 2013

Città della Salute: troviamo le soluzioni più ragionevoli e meno costose (2/6/13)

Maggio 2013

Le zone 30 degli ambiti Melzo e Lazzaretto, istituite nell'ottobre scorso, sono operative con la conclusione della posa dei cartelli stradali (29/5/13)

Serata conclusiva della stagione della scienza con Francesco Cavalli Sforza mercoledì 22 maggio alle 21 all'auditorium di via Valvassori Peroni 56: evoluzione biologica, evoluzione culturale, come cambia l'umanità (22/5/13)

I mercati agricoli di piazza Santa Francesca Roma giovedì 9 maggio e Piazza Durante sabato 11 maggio inseriti negli Expo Days (3/5/13)

Marzo 2013

San Carlo al Lazzaretto: presentazione della restituzione alla città (12/3/13)


Febbraio 2013

Il Tar boccia le case nei cortili "Fuorilegge quelle troppo alte", da Repubblica (16/2/13)

Verde urbano, cosa cambia con la nuova legge ? Intervista a Michele Sacerdoti (16/2/13)

Nei cortili ? NO. Mio articolo contro gli edifici nei cortili su DEDALO,  trimestrale di Assimpredil Ance (8/2/13)

Riprendono i mercati dei produttori agricoli in zona 3 organizzati da Donne in Campo Lombardia e CIA Lombardia con il patrocinio del Consiglio di Zona 3 (6/2/13)


Gennaio 2013

La Stagione della Scienza in zona 3 prosegue con dieci serate dedicate alle Scienze Naturali all'Auditorium di via Valvassori Peroni 56 il mercoledì sera alle 21 dal 20 febbraio al 22 maggio (30/1/13)

Il Comune ascolta le proteste delle zone per il proliferare delle sale gioco e aderisce al Manifesto dei Sindaci contro il gioco d'azzardo (11/1/13)

Il consiglio di zona 3 chiede di spostare il mercato di via Benedetto Marcello in viale Andrea Doria tra piazzale Loreto e Piazzale Caiazzo (10/1/13)

Il consiglio di zona 3, su mia proposta,  prolunga di sei mesi l'attività dello sportello del precario (10/1/13)

Scatta la rivoluzione dello slow drive, auto non oltre i 30 chilometri all'ora, dal Corriere della Sera (3/1/13)

Novembre 2012

Una palude vicino al Forlanini ? Lo scarico della centrale di teleriscaldamento di A2a nelle rogge vicino a via Cavriana impedisce il drenaggio delle acque piovane dai campi agricoli del Comune di Milano, a rischio il lavoro degli agricoltori (16/11/12)

Il Biologico in Piazza: giovedì 15  e 22 novembre, mercoledì 5 dicembre in piazza Leonardo da Vinci davanti al Politecnico mercatino degli agricoltori biologici organizzato da Aiab con il patrocinio del consiglio di zona 3 (14/11/12)


Ottobre 2012

Strade con velocità massima 30 km all'ora e priorità ai ciclisti: una valida proposta per la sicurezza dei ciclisti a Milano  e in zona 3 (30/10/12)

Il Biologico in Piazza in Piazza Leonardo da Vinci: Il Consiglio di zona 3 approva il patrocinio e la gratuità dell'occupazione del suolo pubblico per quattro mercati agricoli  (27/10/12)

Padroni delle Nostre Vite: spettacolo all'Auditorium di via Valvassori Peroni 56 dal 19 al 21 ottobre per sostenere Loreno Tetti che si è ribellato al pizzo della 'ndrangheta (19/10/12)

Istituite due zone 30 nel Lazzaretto e intorno a via Melzo: aumenta la sicurezza per i ciclisti nel quartiere di Porta Venezia (12/10/12)

Stagione della Scienza in  zona 3: nove serate gratuite sulle stelle tenute dai conferenzieri del Planetario tutti i mercoledì alle 21 dal 17 ottobre al 12 dicembre (10/10/12)

Partono i lavori del cantiere M4 in via Cavriana: un articolo del Corriere della Sera (9/10/12)

Settembre 2012

Ripartono i mercati agricoli con il patrocinio del consiglio di zona 3 in piazza Santa Francesca Romana il primo giovedì del mese e in piazza Durante il secondo sabato del mese (26/9/12)

Cantiere MM4: continua la battaglia per evitare che occupi preziose aree agricole ai bordi della città (26/9/12)

MM4:  Il cantiere della MM4 potrebbe distruggere 8 ettari di prezioso terreno agricolo di Milano, mio articolo su ArcipelagoMilano (12/9/12)

Aree agricole strategiche della zona est di Milano: ho presentato tre osservazioni al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (9/9/12)

Luglio 2012

Il cantiere della MM4 potrebbe distruggere un terreno agricolo di otto ettari alle porte di Milano in via Cavriana (30/7/12) (aggiornato 8/9/12)

Proseguono tra ottobre e dicembre i mercati agricoli mensili "La campagna nutre la città" in via Spallanzani/Piazza Santa Francesca Romana e piazza Durante (26/7/12)

Mio articolo su ArcipelagoMilano: la Provincia di Milano, un'ultima follia (24/7/12)

La  Repubblica: La Provincia ha i giorni contati ma progetta la sede da 40 milioni  (19/7/12)

Cascina Zerbone: la fine di un terreno agricolo, mio articolo su ArcipelagoMilano (18/7/12)

Nuova sede della provincia in viale Piceno, Cascina Zerbone a Ponte Lambro, cantiere della MM4 in via Cavriana (17/7/12)

Cascina Zerbone: portiamo al Sindaco il latte di Ponte Lambro prima che sia troppo tardi, appuntamento martedì 3 luglio in piazza Scala alle 11 (2/7/12)

Giugno 2012

Mantenimento dell'Istituto dei Tumori e del Besta a Città Studi: delibera unanime del Consiglio di Zona 3 (26/7/12)

Revocato il parcheggio di Piazza Bernini (23/6/12)

Spostamento dell'Istituto dei Tumori e dell'Istituto Besta alla Città della Salute: ne discute la mia commissione Lavoro insieme a Politiche Sociali e Territorio della zona 3 venerdì 22 giugno dalle 18 alle 20 in via Sansovino 9, il pubblico può intervenire (22/6/12)

Mercato agricolo della Coldiretti tutti i sabati pomeriggio fino al 14 luglio alla cascina Molino San Gregorio al Parco Lambro: patrocinio del consiglio di zona 3 su mia proposta (19/6/12)

900 a pedali: visita in bici degli edifici dell'arch. Ignazio Gardella domenica 10 giugno alle 11 e alle 15 con partenza dal Museo del 900 in via Marconi 1 (6/6/12)

Torna in via Spallanzani giovedì 7 giugno dalle 9 alle 18.30 e in piazza Durante sabato 9 giugno dalle 9 alle 14.30  il mercato dei produttori agricoli organizzato da C.I.A. e Donne in Campo Lombardia con il patrocinio del consiglio di zona 3 (5/6/12)

Maggio 2012

No all'ecomostro della Provincia in viale Piceno (30/5/12)

I lavoratori del Besta e dell'Istituto dei Tumori si oppongono allo spostamento dei due istituti a Sesto San Giovanni (24/5/12)

Obbligo di acqua del rubinetto gratuita in bicchiere o caraffa in tutti i bar, ristoranti, gelaterie, focaccerie: il Consiglio di Zona 3 chiede al Sindaco di utilizzare gli strumenti più opportuni (22/5/12)

Bilancio in arancio: consuntivo e previsionale di spesa del Comune di Milano presentato ai cittadini della zona 3 dal Movimento Milano Civica lunedì 14 maggio alle 21 in via Sansovino 3, aula consiliare (9/5/12)

Mio intervento sul censimento degli edifici vuoti richiesto dal comitato Salviamo Il Paesaggio ai comuni, il ruolo dei consigli di zona e l'IMU sulle case sfitte (5/5/12)

La Giunta Comunale autorizza una frequenza mensile dei mercati agricoli, la zona 3 fa da apripista con i mercati mensili di via Spallanzani e piazza Durante (4/5/12)


Aprile 2012

Chiusura del centro di ricerca della Sanofi a Lambrate: il consiglio di zona 3 si impegna a collaborare con Comune, Regione e Ministero dello Sviluppo Economico per il mantenimento del centro a Milano (30/4/12)

Porta Venezia in Design | Liberty: per la prima volta il fuori salone nel quartiere Liberty di Porta Venezia (21/4/12)

E' in corso il mercato agricolo di via Spallanzani, guarda le foto (5/4/12)

Edifici nei cortili: maggioranza o opposizione d'accordo per mantenere la stessa altezza dell'edificio precedente, dovrebbe essere accolta la mia osservazione in proposito (5/4/12)

Liberalasedia nell'ex "Bosco di Gioia": mio articolo per ArcipelagoMilano (4/4/12)

Giovedì 5 aprile in via Spallanzani dalle 9 alle 18.30 e sabato 14 aprile in piazza Durante dalle 9 alle 14.30 partono i mercati agricoli organizzati dalla Confederazione Italiana Agricoltori e Donne in Campo Lombardia con il patrocinio del consiglio di zona 3, si terranno rispettivamente il primo giovedì e il secondo sabato del mese fino a luglio  (2/4/12)


Marzo 2012

Riapertura dei Navigli a Milano: si potrebbero utilizzare in parte i fondi per la via d'acqua dell'Expo (28/3/12)

Repubblica Milano: Una rete tra i residenti per lottare contro gli ecomostri nati dei cortili (26/3/11)

Stop alla costruzione di ecomostri nei cortili (24/3/12)

L'opposizione con il suo ostruzionismo blocca i lavori del consiglio di zona 3 e spreca i soldi dei contribuenti (23/3/12)

Nuovi poteri alle zone di decentramento: intervento dell'Assessore Benelli su partecipami (16/3/12)


Febbraio 2012

Il piano dell'Amsa per la raccolta dell'umido presentato in consiglio di zona 3 venerdì 24 febbraio dalla presidente Sonia Cantoni e dall'Assessore Maran (27/2/12)

Intervista a Giampiero Attanasio del Comitato contro il parcheggio di Piazzale Bacone a Telenova (26/2/12)

Web TV della Biblioteca Valvassori Peroni: il 7 marzo partono i laboratori di reportage volti a documentare il territorio e le realtà della Zona 3 (25/2/12)

La Rete dei Comitati per la Qualità urbanistica chiede al Consiglio Comunale di limitare nel PGT l'altezza degli edifici nei cortili a quella esistente accogliendo una mia osservazione (24/2/12)

Mercati agricoli in via Spallanzani e in Piazza Durante o via Gaetano Crespi con frequenza mensile: patrocinio del consiglio di zona 3 su mia proposta (22/2/12)

Mio articolo sulla Voce di Zona 3: Viabilità e parcheggi: le nuove scelte della nuova Giunta (18/02/12)

Il mio contributo alla scelta di itinerari ciclabili in zona 3 (17/2/12)

Approvata dal consiglio di zona 3 una delibera sull'apertura delle sale gioco preparata dalla commissione da me presieduta (9/2/12)

Il Consiglio di zona 3 chiede la chiusura di domenica di Corso Buenos Aires iniziando con una domenica al mese (2/12/12)


Dicembre 2011

Il mio film di Natale: Underground MILANO girato nel 1994 da sei studenti della scuola di cinema del Comune sul Diurno Venezia sotto piazza Oberdan, un augurio per il suo recupero (25/12/11)

Il mio regalo di Natale alla città: parte il 19 gennaio in zona 3 lo Sportello del Precario da me organizzato come presidente della Commissione Lavoro e Attività produttive, darà consulenza gratuita ai cittadini di tutta Milano (22/12/11)

Le cantine vuote del mercato di via Rombon assegnate ai Gruppi di Acquisto Solidale: una richiesta del consiglio di zona 3 al Comune (22/12/11)

Il consiglio di zona 3 approva la delibera sul riesame delle osservazioni al PGT (7/12/11)

Il consiglio di zona 3 mi ha eletto suo rappresentante nella Commissione per il Paesaggio (6/12/11)


Novembre 2011

L'associazione Pepe Verde raccoglie 1000 firma all'Isola per un giardino temporaneo in un'area del Comune all'angolo di via Pepe con via Borsieri (30/11/11)

Oggi, un anno fa, perdevo le primarie del centro-sinistra per la candidatura a Sindaco di Milano ottenendo solo l'1,1% (14/11/11)

La Rete dei Comitati Milanese ha partecipato venerdì 11/11 ad un incontro con l'Assessore De Cesaris sul PGT (11/11/11)



Ottobre 2011

Consiglio di zona giovedì 27 ottobre alle 19.30 sui parcheggi sotterranei in zona 3 con l'assessore Castellano (24/10/11) (aggiornato il 28/10/11)

Cancellato il parcheggio di Piazzale Lavater (1/10/11)


Luglio 2011

Commissione Lavoro e attività produttive: prima seduta sullo sportello per i precari (12/7/11)

Auto in città, non solo piano parcheggi: mio articolo su ArcipelagoMilano (6/7/11)


Giugno 2011

Giovedì 30 giugno alle 18.30 in via Sansovino 9: Elezione del Presidente e dei Presidenti di Commissione del Consiglio di Zona 3, presiederò la commissione Lavoro e Attività Produttive (28/6/11)  

PGT maledetto PGT: mio articolo su ArcipelagoMilano (15/6/11)

La Corte Costituzionale stabilisce che i sottotetti devono rispettare la distanza di 10 metri dagli edifici vicini, come se fossero nuove costruzioni (5/6/11)


Aprile 2011

Affollato incontro di Pisapia con i cittadini dell'Isola organizzato dall'Anpi (3/4/11)


Marzo 2011

Giovedì 24 marzo alle 21 al Circolo Arci di via Cicco Simonetta 16 parlerò di Ambiente e Mobilità, a seguire ci sarà uno spettacolo di cabaret (22/3/11)

Sabato 26 marzo alle 14.30 da Piazzale Lavater a Piazza Meda corteo in difesa delle piazze di Milano devastate dai parcheggi sotterranei (21/3/11)

Video di happy Bike (21/3/11)

Happy Bike: biciclettata per Pisapia sabato 19 marzo alle 16.30 da piazzale Lavater contro i parcheggi sotterranei della zona 3 (17/3/11)

A giudizio tecnici e imprese per i box di piazza Bernini (9/3/11)


Febbraio 2011

Il Consiglio di Zona 9 chiede lo spostamento della Casa della Memoria nel "lumacone" di Grimshaw

Masseroli: respingere, respingere, respingere, mio articolo sulle osservazioni al PGT su ArcipelagoMilano


Gennaio 2011

Mercoledì 2 febbraio alle 18.30 allo Spazio Krizia in via Manin 21 associazioni e comitati chiedono di esaminare con attenzione le osservazioni presentate

Il Comune respinge le osservazioni al PGT dei cittadini che vogliono difendere la città dal cemento (20/1/11)

Il parcheggio di Piazza Lavater a Striscia la notizia (2/1/11)

 

Notizie dal 2009 al 2010

Notizie del 2008

Notizie del 2007

Notizie del 2006

Notizie del 2005

Notizie dal 2003 al 2004

Notizie dal 1999 al 2002

Storia del Bosco di Gioia

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Stagione della Scienza nel Municipio 3 tutti i martedì alle 18 dal 21 novembre al 12 dicembre  (16/11/23)

Riparte la Stagione della Scienza nel Municipio 3, iniziata nel 2012 e proseguita fino al 2018 con conferenzieri del Planetario di Milano.

Le quattro conferenze gratuite si terranno dalle 18 alle 19.30 presso la sala consiliare del Municipio 3 in via Sansovino 9.

Il programma è il seguente:

Martedì 21 Novembre 2023

Cesare GUAITA

CONSEGUENZE PLANETARIE DEL CLIMA IMPAZZITO.

 

Martedì 28 Novembre 2023

Piermario ARDIZIO

ARTEMIS: RITORNO ALLA LUNA.

 

Martedì 5 Dicembre 2023

Luigi BIGNAMI

TURCHIA E MAROCCO: APOCALITTICI TERREMOTI ANNUNCIATI.

 

Martedì 12 Dicembre 2023

Fabio PERI

LA STELLA DEI MAGI


Domenica 15 ottobre dalle 15 alle 18 camminata manzoniana da piazza Santa Francesca Romana a largo Bellintani (22/9/23) (aggiornato il 17/10/23 con il resoconto)



Il Municipio 3  in partnership con L’Associazione culturale “Conca Delle Idee” in collaborazione con “La Lory Costumi Teatrali” e la sponsorizzazione di Unichips San Carlo realizza uno spettacolo itinerante liberamente tratto da “I Promessi Sposi”. Lo spettacolo ha una chiave di lettura contemporanea e un approccio recitativo interattivo tra attori e spettatori.

Alcuni attori interpretano i personaggi principali del romanzo, accompagnati da un gruppo di comparse, tutti in costumi d’epoca appunto del XVII secolo, e guidano il pubblico attraverso un itinerario organizzato lungo le aree pedonali sostando in alcune piazze e punti strategici in cui erano ambientati gli episodi del Manzoni.

La camminata parte da Piazza Santa Francesca Romana alle 15 del 15 ottobre, va poi in via Benedetto Marcello vicino alla fontana dove c'era la chiesa di San Gregorio e il foppone dove venivano sepolti gli appestati per finire in Largo Bellintani di fronte alla chiesa di San Carlo al Lazzaretto. Le rappresentazioni teatrali si svolgono negli spazi pedonali mentre gli spostamenti avvengono sui marciapiedi.

La partecipazione è gratuita e non richiede prenotazione.

L'iniziativa fa parte del Palinsesto Manzoni150 per il 150 anniversario della sua morte.

Resoconto della camminata

Pieno successo della camminata. Circa 150 persone hanno seguito gli attori da piazza Santa Francesca Romana dove è inziata alle 15 alla chiesa di San Carlo al Lazzaretto dove è terminata alle 17.30.

Ecco l'elenco degli episodi dei Promessi Sposi recitati:
- in piazza Santa Francesca Romana le minacce dei Bravi a Don Abbondio, l'incontro tra don Abbondio e la perpetua, la filosofia di vita di don Abbondio, la comunicazione del rinvio del matrimonio a Renzo, l'incontro di Renzo con la perpetua
- in via San Gregorio accanto al Lazzaretto la morte di Cecilia tra le braccia di sua madre
- in via Benedetto Marcello l'intervento di fra Cristoforo presso Don Rodrigo, le vanterie di don Rodrigo, l'incontro tra Lucia e la Monaca di Monza, la storia della vita della Monaca di Monza, l'addio ai monti, il rapimento di Lucia
- nella chiesa di san Carlo al Lazzaretto la richiesta di Lucia all'Innominato di essere liberata, l'incontro tra il Cardinale Federico Borromeo e l'Innominato e la sua conversione, la liberazione di Lucia, la morte di peste di don Rodrigo nel Lazzaretto, il matrimonio tra Renzo e Lucia.

In tutto il percorso una stoffa azzurra portata dagli attori ha rappresentato la barca di Renzo e Lucia sul lago di Como.

Dobbiamo ringraziare Don Renato Fantoni, parroco della Parrocchia del S.S. Redentore, che ha offerto la cappella di S. Rosalia in via Cadamosto per le prove e le vestizione degli attori e la chiesa di san Carlo al Lazzaretto, aperta dai volontari che hanno concesso di recitare le ultime scene nella chiesa invece che nello spazio esterno retrostante verso viale Tunisia, autorizzato alla Polizia Locale.
Dobbiamo anche ringraziare il parroco della Chiesa Ortodossa di via San Gregorio che ha concesso di visitare la chiesa e ha illustrato l'edificio del Lazzaretto.

Alla fine dello spettacolo sono stati presentati gli attori e le comparse che hanno ricevuto gli applausi del folto pubblico che riempiva la chiesa, l'assessora Valeria Borgese del Municipio 3 ha ringraziato gli organizzatori, Michele Sacerdoti, consigliere del Municipio 3 e promotore dell'evento,  ha ringraziato Unichips San Carlo che ha totalmente finanziato la camminata, il Municipio 3 che lo ha organizzato in partnership con Delia Giubeli dell'Associazione Conca delle Ideee e Sartoria La Lory Costumi Teatrali e in particolare la Presidente Caterina Antola e l'assessora Valeria Borgese.

Michele Sacerdoti ha auspicato che si possa ripetere la camminata, iniziata nel 2016, anche l'anno prossimo coinvolgendo il Municipio 1, come è stato fatto nel 2017 con l'allora assessore Luca Costamagna.
L'organizzazione dell'evento è stata molto complessa in quanto dopo il Covid si è persa l'abitudine di organizzare iniziative nei luoghi pubblici e la burocrazia è aumentata. Non si è riusciti a coinvolgere la scuola di via Casati, che nel 2016 aveva consentito di utilizzare il suo cortile dietro il Lazzaretto per recitare la morte di Cecilia.

La recita di brani dei Promessi Sposi in alcuni luoghi dove è ambientato il romanzo si è dimostrata ancora una volta molto coinvolgente per il pubblico.

Qui si può trovare il video completo della camminata da me realizzato con diretta facebook.

Gli attori e le comparse davanti alla chiesa di san Carlo al Lazzaretto dopo lo spettacolo 



La Madonna dei Tencitt in via Laghetto è stata portata al Museo del Policlinico (8/8/22)

Finalmente la Madonna dei Tencitt è stata trasferita dalla facciata di via Laghetto 2 al museo del Policlinico in via Francesco Sforza e sarà restaurata.
Al suo posto in via Laghetto sarà messa una copia fotografica.
Me ne occupo dal 2014 quando ho inserito nel calendario del Municipio 3 dedicato al Lazzaretto nel mese di febbraio una copia della parte bassa del quadro fatta da Giovanni Battista Rastellini a fine 1800. Rappresenta una immagine a volo di uccello del Lazzaretto al momento della peste nel 1630.
Ora bisognerà esporre anche il quadro di Rastellini che sta negli archivi del Museo di Milano.
La mia prima proposta era stata di portarla nel Museo di Casa Manzoni ma la Soprintendenza si era opposta. Poi avevo proposto di portarla nella Chiesa di San Carlo al Lazzaretto ma il parroco l'aveva ritenuta troppo grande. Infine di portarla nel Museo del Policlinico ma non c'erano i fondi per il restauro. Ora il restauro verrà fatto gratuitamente dall'Accademia di Brera in base a un accordo con le raccolte d'arte del Comune.
Il quadro è collocato sulla facciata di un edificio del Comune gestito da MM. Verrà dato al Policlinico in comodato gratuito per dieci anni.
Ecco il Comunicato del Comune di Milano.



Proroga della presentazione del Certificato di Idoneità Statica alla approvazione del nuovo regolamento edilizio (21/6/2022)

Due importanti novità sul Certificato di Idoneità Statica degli edifici.

Il Tar Lombardia ha deciso il 14 aprile 2022 sul ricorso di Assoedilizia sul Certificato di Idoneità Statica dichiarandone la legittimità complessiva ma dichiarando la illegittimità dell'obbligo dei notai di allegare il Certificato agli atti di vendita, essendo di competenza della legislazione nazionale. Anche se il regolamento edilizio diceva che andava allegato solo se c'era, alcuni notai si rifiutavano di effettuare gli atti se non c'era il certificato, obbligando i proprietari a richiederlo.

In seguito alla sentenza il comune ha emesso una determina dirigenziale che differisce la presentazione del C.I.S dal 29 giugno 2022 alla data di approvazione del nuovo regolamento edilizio comunale. Questo procedimento è dovuto all'adeguamento obbligatorio del regolamento al regolamento edilizio tipo a livello regionale e nazionale, che non prevede il C.I.S. La procedura richiederà almeno sei mesi tra adozione da parte del consiglio comunale, esame delle osservazioni e controdeduzioni del Comune e approvazione finale. Non è ancora stato esaminato dalla commissione urbanistica del consiglio comunale. Il C.I.S. potrebbe anche essere abolito.


Parere negativo del Municipio 3 ad una nuova RSA in via Sbodio 4 a Lambrate con richiesta di creare un giardino e un passaggio verso il Lambro (8/1/22)

Nel suo primo parere nella nuova consiliatura il Municipio 3 va nella direzione di una svolta ambientalista: alla richiesta di un parere sulla trasformazione di una fabbrica dismessa in via Sbodio 4 a Lambrate in due edifici, uno in edilizia libera di 5 piani fupori terra con appartamenti per anziani autosufficienti ed uno per una nuova RSA di 4 piani con il trasferimento di 60 letti dalla RSA Santa Giulia di via Pitteri 81/83 il municipio ha dato parere negativo alla nuova RSA ed ha chiesto che lo spazio che si libera venga destinato ad un giardino con la creazione di un passaggio ciclopedonale verso il Lambro.

Invece di monetizzare gli standard urbanistici di 1800 mq con l'incasso da parte del Comune di 440.000 euro si vorrebbe creare un'area verde per il quartiere che consentirebbe di creare l'inizio di un passaggio da via Sbodio al Lambro attraverso l'area artigianale esistente.

In quanto consigliere di Europa Verde e vicepresidente della commissione territorio e ambiente, ho studiato la questione e ho presentato un emendamento che riprende quanto previsto dal PGT del 2012, cioè la creazione di un percorso ciclopedonale in direzione est-ovest tra via Sbodio e il Lambro. In questa zona la riva del Lambro non è accessibile perchè tutta privata e destinata ad uso artigianale. Le strade di accesso sono pure private (via privata Oslavia). Vi è un grande parcheggio affacciato al Lambro riservato alle attività artigianali e senza accesso pubblico. La zona era attraversata dalla roggia Parasacco o Lambretto che prendeva l'acqua dal Lambro, una parte è ancora demaniale ma una parte è stata venduta nel 2011 ai proprietari dell'area artigianale, la società Nuova Lampedusa, che hanno ampliato il parcheggio.

L'emendamento è stato accolto dal presidente della commissione territorio e ambiente Francesca Zanasi e dall'assessore al Territorio e Ambiente Dario Monzio Compagnoni che hanno concordato con la proposta.

In via Sbodio saranno costruiti nuovi edifici residenziali e quindi un giardino pubblico è utile. E' inoltre l'inizio di una pianificazione urbanistica di Lambrate, che è priva di un piano d'area. Il progetto presentato destina un'area molto piccola a verde e sarebbe verde privato per gli anziani non affacciato alla strada. Una parte del giardino potrebbe essere destinata a ricostruire una roggia che vi passava fino al 2003, come evidenziato nelle mappe catastali.

Ecco le slide che ho presentato in commissione il 14 dicembre scorso e la delibera approvata il 20 dicembre scorso. Ora si apre una trattativa con lo sportello unico del Comune di Milano che ha richiesto il parere.

Situazione della movida nel Municipio 3 (10/9/21)

I problemi provocati dalla movida nel municipio 3 hanno avuto un aggravamento con la fine dell’emergenza covid.

Con la fine del coprifuoco i giovani hanno voluto riprendere gli incontri sociali e si sono riversati in particolare in via Lecco, via Malpighi, via Lambro, via Sirtori e via Teodosio fino a tarda sera soprattutto nel fine settimana.

Già prima della fine del coprifuoco l’obbligo di asporto da parte dei bar e ristoranti avevano provocato assembramenti di persone in piedi e sedute per terra e sulle panchine davanti a questi locali. Si pensava che con la possibilità di sedersi ai tavolini all’esterno questo fenomeno sarebbe cessato. E invece gli avventori ci avevano fatto l’abitudine ed oltre alle persone sedute sono continuate a stare sui marciapiedi numerose persone che bevevano in piedi bibite acquistate da altre parti. Con la fine del coprifuoco alle 23 la permanenza è proseguita fino a tarda notte.

Le panchine di fronte alla biblioteca Venezia e lo spazio antistante sono state occupate anche con piccole feste. La quantità di immondizia lasciata nei cestini e per terra è aumentata esponenzialmente, obbligando gli stessi locali a pulire i marciapiedi intorno. L’Amsa è arrivata spesso alle due di notte con mezzi rumorosi e pistole a spruzzo a pulire le strade come dopo i mercatini rionali almeno per un’ora, con il risultato positivo di allontanare le persone che sostavano ancora parlando ad alta voce. Ho dovuto più volte scendere in strada ad invitare le persone a parlare a bassa voce.

In via Lecco sono arrivate bande di persone con casse portatili posizionate davanti alla chiesa di San Carlino e ci sono state anche delle violenze. In Via Melzo tra via Lambro e via Nino Bixio si sono creati numerosi assembramenti rumorosi fino a tarda sera. In via Lambro qualcuno ha gettato in strada oggetti sulle persone che stazionavano a tarda sera., bottiglie di vetro rotolavano in mezzo alla strada.

Il comitato di via Melzo ed altri cittadini hanno fatto pressioni sul Municipio 3 affinché invitasse il Sindaco ad emettere una ordinanza di limitazione degli orari dell’asporto delle bevande dalle 22 e di occupazione dei dehors alle 24 come fatto in corso Garibaldi tra largo La Foppa e via Marsala in seguito ad una sentenza del Tar confermata dal Consiglio di Stato.

Il consiglio del municipio 3, dopo aver portato in commissione commercio un ordine del giorno con questi limiti di orario, ha cambiato il testo invitando il sindaco:

-all’adozione di provvedimenti che disciplinino la somministrazione di bevande alcoliche e analcoliche in vetro a tutti gli esercenti, supermercati e distributori di bevande h.24, valutando di limitarne il consumo controllato solo nei dehors o all’interno dei locali;

- avviare una capillare sperimentazione sul reso delle bottiglie in vetro con caparra che contrasti la dispersione del vetro nelle piazze e nelle strade;

- attivare limitazioni di orario nell’asporto di bevande alcooliche da parte dei ristoratori, dei distributori h 24 e dei supermercati;

- installare rilevatori fonometrici fissi certificati da ARPA nei luoghi della Movida;

- rafforzare le attività di coordinamento interforze tra polizia locale, polizia di stato e carabinieri per vigilare e prevenire fenomeni di illegalità e situazioni di pericolo.

Il Sindaco ha emesso tre ordinanze.

Nella prima, d’accordo con la Prefettura, ha stanziato 200.000 euro per contributi ai pubblici esercizi nelle zone della movida per assumere addetti alla vigilanza e a Enti del Terzo Settore, Organizzazioni, Associazioni non lucrative per la realizzazione di progetti di educazione civica finalizzati alla sensibilizzazione ad una migliore fruizione degli spazi pubblici nel periodo 10 settembre 2021 – 31 ottobre 2021.

Nella seconda ha vietato dal 7 agosto al 5 settembre dalle 22 alle 5 nelle stesse zone “a tutte le tipologie di esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita, attività commerciali, artigiani per asporto, pubblici esercizi, distributori automatici e street food di vendere o cedere a qualsiasi titolo, anche gratuitamente, cibi e bevande alcoliche e non alcoliche in bottiglia e contenitori di vetro o in lattina. E’ consentita la somministrazione e la vendita in contenitori di carta o di plastica di alimenti e bevande alcoliche e non alcoliche previa spillatura (alla spina) o mescita.” Ha consentito invece negli stessi orari “ai pubblici esercizi e alle attività artigianali con vendita assistita l’uso del vetro per la sola somministrazione di alimenti e bevande esclusivamente all’interno dei locali dei pubblici esercizi o nei plateatici oggetto di concessione con servizio al tavolo.”

Nella terza ha vietato dal 2 settembre al 2 ottobre tutti i giorni dalle 22 alle 5 a tutte le tipologie di esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita, attività commerciali, artigiani alimentari per asporto, pubblici esercizi, distributori automatici, commercio in forma ambulante e street food dei quartieri Melzo e Lazzaretto di vendere o cedere a qualsiasi titolo per asporto, anche gratuitamente, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Dalle 22 alle 5 è consentito ai pubblici esercizi e alle attività artigianali con vendita assistita la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione esclusivamente all’interno dei locali dei pubblici esercizi o nei plateatici oggetto di concessione con servizio al tavolo, fermo restando il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.

Il periodo prescelto è limitato ma le ordinanze dovrebbero avere l’effetto di diminuire la movida se verranno effettuati adeguati controlli e spero saranno rinnovate nonostante l’opposizione dei locali del Lazzaretto che proponevano in alternativa la chiusura di tutti gli esercizi alle 1.30.
 
Il problema andrebbe tuttavia affrontato alla base ponendo delle limitazioni all’apertura di nuovi pubblici esercizi nelle zone della movida. L’affollamento delle aperture nelle stesse strade non può che provocare dei problemi. In via Melzo e Malpighi sono stati trasformati in bar e ristoranti negli ultimi due anni una lavanderia a secco, un negozio di chiavi, una banca, un negozio di fiori finti, un carrozziere, un fruttivendolo, un negozio di ricambi per auto e prossimamente un parrucchiere da donna. Il reddito ottenuto dai bar e ristoranti è più alto di queste attività e consente di pagare affitti più alti.

Diminuiscono i negozi che danno un servizio utile ai residenti e si spinge l’arrivo di clienti da fuori, prevalentemente nelle ore serali.

La giunta Pisapia aveva affrontato il problema nel 2013 con uno studio del Politecnico sulle zone della movida ed un regolamento dei pubblici esercizi che limitava le nuove aperture fissando un sistema di punteggi positivi e negativi da superare.  Purtroppo il regolamento, emendato con le osservazioni dei consigli di zona, non è mai stato approvato dal consiglio comunale.

Nella prossima consiliatura sarà necessario riprenderlo e farlo approvare. Non si può trasformare zone residenziali con limiti stringenti ai rumori massimi consentiti dalla classificazione acustica di Milano in divertimentifici a cielo aperto tramite la trasformazione in massa dei negozi con speculazione sui prezzi degli affitti.

La norma sulla collocazione dei tavolini all’esterno dei locali senza pagamento dell’occupazione pubblica pensata per il covid ha poi portato al mancato rispetto degli spazi per i pedoni che non riescono più a percorrere i marciapiedi tra le sedie e i tavoli degli avventori e il personale di servizio ai tavoli. I controlli da parte della polizia locale la sera sono scarsi e ogni locale massimizza il numero dei clienti per aumentare gli incassi.

Si spera con la fine dell’emergenza che i dehors diminuiscano a causa del costo dell’occupazione del suolo pubblico e rispettino le norme. Vi sono anche state numerose lamentele per la diminuzione dei posti auto che vengono sostituiti dalle pedane dei tavolini.

Il progetto di Grande Funzione Urbana al Rubattino (5/9/21)

E’ stato presentato nel mese di luglio alle Acli di Lambrate il progetto del Comune per l’area ex-Innocenti oltre la tangenziale, la grande incompiuta del Municipio 3.

Il Piano del Governo del Territorio del 2019 ha destinato l’area a Grande Funzione Urbana (GFU) riducendo fortemente le volumetrie previste.

La storia del recupero dell’area occupata dall’Innocenti è molto lunga. Il Piano di Recupero Urbano (PRU) Rubattino è del 1998. La società Rubattino 87, proprietaria dell’area, realizzò solo la parte a ovest della tangenziale. Nella parte a est era previsto il recupero del cosiddetto “palazzo di cristallo” (capannone industriale in ferro con tetto vetrato parallelo alla tangenziale) e il mantenimento della struttura dell’INNSE (Innocenti Sant’Eustacchio), occupata dagli Anni Cinquanta dalla storica officina di Lambrate, famosa per la meccanica pesante e montaggi di presse e laminatoi, ancora attiva nell'area. L'accordo siglato a riguardo tra Comune e concessionaria lasciava la fabbrica dov'era fino al termine della sua attività, prevedendone la chiusura in qualche anno. 

Nel 2006 Aedes Immobiliare, che aveva assorbito Rubattino 87, propose al Comune una variante con la realizzazione di un nuovo Polo Universitario, denominato “Campus della Chimica e del Farmaco”, nell’estremo settore est del P.R.U. e un grande parco tra il “palazzo di cristallo” e il campus universitario.

Aedes, in difficoltà finanziarie, non concretizzò la proposta mentre la INNSE continuò ad operare e fu acquisita dal gruppo Camozzi nel 2009. Tentativi di chiuderla furono fermati da proteste degli operai nel 2011.

Nel 2012 Aedes presentò una nuova proposta con la trasformazione del “palazzo di cristallo” in aree sportive, sale polifunzionali e vendita di prodotti alimentari e la costruzione di un’area residenziale al posto del campus al confine di Segrate.

Aedes non concretizzò neanche questa proposta.

Il Comune, con il Piano di Governo del Territorio del 2019, ha stabilito di ridurre le volumetrie concesse e di creare una Grande Funzione Urbana. Nel 2020 è stato deciso di ospitare i Laboratori del Teatro alla Scala, attualmente in via Bergognone 34 nello spazio Ansaldo, e un deposito ATM per bus elettrici ma in seguito al parere negativo del Municipio 3 il deposito è stato sostituito da una grande area destinata a verde e attrezzature pubbliche di circa 70mila metri quadrati, caratterizzata dalla presenza del “palazzo di cristallo”, in continuità con l’esistente Parco della Lambretta, che raddoppierà così di fatto la sua estensione.

Dal punto di vista ecologico il progetto dovrebbe costituire una continuità di verde nel senso nord-sud lungo l’asse della Media Valle del Lambro, in linea con quanto promosso con il progetto RE-Lambro (Rete Ecologica Lambro), migliorando il collegamento con le aree agricole poste a nord della GFU su via Rombon.

Nell’estremo est verso Segrate è prevista un’area produttivo / logistica, terziario / direzionale e commerciale (con esclusione della Grande Struttura di Vendita). I Laboratori del Teatro alla Scala, per la cui progettazione verrà indetto un concorso internazionale, saranno realizzati in parte a nord di via Caduti di Marcinelle, in parte a est dell’insediamento INNSE, separati dall’area privata da una fascia verde di salvaguardia ambientale.

Dovrà essere definito l’utilizzo pubblico del “palazzo di cristallo” dove potrebbero essere realizzate strutture sportive e altri servizi per il quartiere. E’ stato chiesto alla Soprintendenza di Milano di valutare l’interesse culturale del “palazzo di cristallo” in funzione del suo restauro.

Il Piano sarà realizzato nell’arco dei prossimi cinque-sei anni.

Nella figura è rappresentata la pianta del piano con le varie aree.


Urbanistica e verde nel Municipio 3 (6/9/21)

Oltre alla Grande Funzione Urbana al Rubattino e allo Scalo di Lambrate il Municipio 3 è stato interessato da altri interventi.

Cito per primo il Parco Bassini del Politecnico di Milano dove è in corso la costruzione di un nuovo palazzo per i dipartimenti di Chimica ed Elettronica al posto di un parco di 6000 mq in cui gli alberi più vecchi avevano 50 anni di età.

La costruzione è stata osteggiata sia da docenti, ricercatori e studenti del Politecnico sia dagli abitanti del quartiere che hanno costituito il comitato Salviamo il Parco Bassini. Il progetto prevedeva di compensare il verde eliminato con la demolizione di un altro edificio del Politecnico su via Pascal che aveva contenuto un reattore nucleare sperimentale negli anni Cinquanta del secolo scorso, l’ampliamento al suo posto del verde all’angolo di via Pascal con via Ponzio e la posa di alberi in via Pascal di fronte al campo Giuriati.

La compensazione si è rivelata subito impossibile a causa delle difficoltà della bonifica di un sito nucleare e della presenza sotto via Pascal di un condotto fognario molto grande.

Il rettore del Politecnico ha promesso allora nel dicembre 2019 di trapiantare 22 alberi nell’area verde su via Ponzio e nel giardino accanto al campo Giuriati in via Pascal, abbattendo gli altri 35.

All’inizio di gennaio 2020 sono stati trasferiti questi alberi tranne due grandi cedri e tagliati gli altri, con l’aiuto della forza pubblica che impediva agli oppositori di entrare nel parco. Ho chiesto con Irene Pizzocchero il sequestro dei due cedri con un esposto in Procura chiedendo il loro mantenimento in loco in quanto il trasferimento li avrebbe sicuramente fatti morire vista la grande dimensione, la dimensione insufficiente della zolla e la potatura subita. Il procuratore Ruta ha sequestrato i due cedri fermando il loro trasferimento.

Purtroppo il Politecnico ha ottenuto il dissequestro nell’aprile 2020 con la promessa di piantare al loro posto due cedri di analoga grandezza nell’area verde in via Ponzio, cosa che è stata fatta nel dicembre del 2020. Il cantiere di costruzione ha potuto proseguire ed ora è arrivato al piano terreno.

Il Comune ha istituito una commissione per calcolare il valore dei servizi ecosistemici assicurati dal parco Bassini che ha proposto di compensare il parco eliminato con nuove alberature nell’area verde concessa in via Valvassori Peroni a Zerogravity e con la trasformazione del parcheggio sotto gli alberi in via Celoria tra via Colombo e via Ponzio in area verde con l’eliminazione di 120 posti auto irregolari.

Non si sa a che punto siano le trattative tra il Comune e Zerogravity che usa l’area per i campi estivi né se sia stato preparato un intervento per via Celoria di cui il progetto Campus Sostenibile di Politecnico e Statale aveva previsto qualche anno fa la completa pedonalizzazione.

Avevo proposto come alternativa la chiusura al traffico di largo Volontari del Sangue e di via Corfù con la creazione di un ampio parco su via Bassini contiguo a quello eliminato.

Il Politecnico ha realizzato il progetto di Renzo Piano per le aule di architettura e ingegneria su via Bonardi.

Sono stati piantati numerosi alberi al posto del parcheggio ribassato, demolito l’edificio chiamato “sottomarino” verso la piscina Ponzio e sostituito con un nuovo edificio di 4 piani, modificato il piano terreno del Trifoglio, costruita una nuova aula con terrazzo affacciato su via Bonardi.

L’edificio verso la piscina Ponzio doveva avere un piano in più ma ho ottenuto di abbassarlo in quanto con uno studio delle ombre ho dimostrato che d’inverno avrebbe messo in ombra i campi gioco del giardino di via Zanoia.

Il progetto prevedeva anche un nuovo accesso al campus del Politecnico da via Ampere attraverso i giardini di via Zanoia. Gli utenti del giardino si sono opposti perché non è opportuno mescolare gli studenti ai bambini piccoli che giocano nel giardino e l’ipotesi di delimitare l’accesso con una siepe non è stato considerato soddisfacente. Il Municipio 3 ha dato un parere negativo al nuovo accesso con i voti di una parte della maggioranza e dell’opposizione e il progetto non verrà realizzato.

Sarà invece realizzato il restauro del resto del giardino con gli oneri di urbanizzazione del nuovo edificio per appartamenti in costruzione in piazza Occhialini al posto dell’ex-Istituto Rizzoli. I residenti del quartiere si sono opposti con il mio sostegno al progetto che prevede un grande aumento dell’altezza del precedente edificio grazie all’utilizzo della volumetria dell’aula magna interrata.

Questa possibilità è esclusa dal nuovo Piano di Governo del Territorio entrato in vigore nel febbraio 2019 ma il progetto era già stato approvato. Inoltre non viene conservata la facciata dell’edificio su via Mangiagalli, che fu abitazione del famoso tipografo Raffaello Bertieri (1875-1941), come documentato dalla targa apposta sull’edificio nel 2011.

Il nuovo edificio soffoca la facciata del dipartimento di Matematica su via Saldini ed è fuori scala rispetto alle villette a due piani sugli altri lati di piazza Occhialini.

Si attendono in Città Studi le conseguenze dello spostamento di parte dei dipartimenti scientifici della Statale a Mind e degli ospedali Besta e Istituto dei Tumori a Sesto San Giovanni nell’area Falck.

Rispetto al progetto iniziale dell’ex-Rettore della Statale Vago il nuovo rettore Franzini ha acconsentito di tenere in città studi il dipartimento di matematica e informatica e di mantenere gli edifici di Biologia e Balena Bianca su via Golgi, in seguito ad un vincolo di diritto d’autore da me proposto. La sede di biologia dovrebbe essere trasformata in uno studentato e la Balena Bianca ospitare un nuovo centro di ricerca. Al posto di veterinaria spostata a Lodi dovrebbe arrivare il dipartimento di Beni Culturali e al posto di agraria il dipartimento di scienze politiche di via Conservatorio.

Il rettore Franzini ha parlato di tre poli su cui si articolerà la Statale: Festa del Perdono, Città Studi e Mind.

Lo spostamento a Mind, di cui si sta preparando il progetto per la parte della Statale nella parte est tra il Cardo e il Decumano, potrebbe però essere messo in difficoltà da un ricorso dell’associazione ambientalista Verde Ambiente e Società da me sostenuto contro il Programma Integrato di Intervento che sarà discusso davanti al TAR il prossimo 26 ottobre. Il ricorso si bassa sull’eccessivo consumo di suolo e poco verde del piano urbanistico rispetto alla situazione anteriore all’Expo, in cui gran parte dell’area era occupata dai campi agricoli della Cascina Triulza.

In caso di spostamento della Statale a Mind non è ancora definito il destino degli edifici di fisica in via Celoria 16 e di chimica in via Venezian 15, di scienze della terra e medicina in via Mangiagalli.

Il Comune ha sottoscritto nel marzo di quest’anno un protocollo d’intesa con Regione Lombardia e Università Statale “per la valorizzazione ed il rilancio di “Città Studi” come hub di servizi di diritto allo studio, formazione terziaria, ricerca e innovazione in vista del trasferimento di alcuni dipartimenti nell’area Mind. Il protocollo, che evidenzia l’impegno della Statale a mantenere un forte presidio nel quartiere, è finalizzato a definire un piano di riutilizzo degli immobili presenti a Città Studi che verranno lasciati liberi, prevedendovi l’insediamento di strutture bibliotecarie, laboratori di ricerca, luoghi di innovazione e residenze universitarie, nel rispetto dell’interesse storico di parte degli immobili ricadenti nelle aree, esempio tra tutti la sede di Biologia, opera distintiva dell’architetto Vico Magistretti e testimonianza della fertilità della cultura e dell’architettura lombarda.”

Un altro tema di interesse per il verde di quartiere è la sistemazione del parterre di via Benedetto Marcello dove si svolge il mercato rionale il martedì e il sabato. I residenti chiedono da molti anni il ridimensionamento del mercato e la depavimentazione del parterre, che vorrebbero diventasse un’area verde con ulteriori filari di alberi, nel rispetto del vincolo ambientale apposto sulla via nel 1965.

Il consiglio di zona 3 aveva chiesto quando ero presidente della commissione commercio al tempo di Pisapia che il mercato fosse trasferito in via Andrea Doria ma l’opposizine dei residenti in questa via ha fermato il traferimento.

Il Comune ha attuato un miglioramento del verde ripiantando gli alberi morti e riorganizzando il mercato.

Tuttavia restano ancora da spendere gran parte degli 800.000 euro di corrispettivi pagati dal parcheggio interrato completato nel 2011, destinati alla riqualificazione del parterre tra via Scarlatti e via Vitruvio.

La proposta dei residenti è di spostare il mercato sulla sede stradale allungandolo verso via San Gregorio, come era molti anni fa, e di creare un giardino nel parterre al posto dell’attuale parcheggio asfaltato, utilizzato quando non c’è il mercato.

Un ulteriore tema di cui si parla da anni è l’alberatura di corso Buenos Aires. Prima della costruzione della linea 1 del metro vi erano alberi sui due lati del corso ma ora non vi è più sufficiente terra tra la superficie e il metro per poterli piantare. Si era pensato a piante in vaso ma c’era il problema della innaffiatura. Alcune piante furono collocate in piazza Oberdan, piazza Lima e piazza Argentina.

Ora il progetto di ristrutturazione delle Corsi di Baires tra via Petrella e via Pergolesi prevede di collocare piante in vaso su corso Buenos Aires, come prima fase della estensione a tutto il corso.

Insieme alla pista ciclabile e alla zona 30 potrebbe essere un notevole miglioramento di questo importante asse commerciale. La totale pedonalizzazione, chiesta da alcuni, non è per il momento possibile perché è una importante direttrice di traffico tra la circonvallazione interna e quella esterna.

Infine dobbiamo citare l’asse Indipendenza-Argonne che dovrà essere ripristinato dopo la fine dei lavori della M4. Non vi sarà più un parcheggio in mezzo a corso Plebisciti, corso Concordia sarà riqualificato mettendo a verde i controviali, viale Argonne potrà ridiventare un grande polmone verde con attività ludiche. Dietro la chiesa di viale Argonne dovrà essere ripristinato il pratone mentre su via Cavriana, nel municipio 4, dovrà essere demolito il campo base di M4 e tutte le aree utilizzate dai cantieri potranno diventare parte del Grande Parco Forlanini, escludendo la possibilità di nuove costruzioni. La pista ciclabile di viale Argonne, totalmente ripristinata, darà anche accesso diretto al parco Forlanini passando sotto la ferrovia e attraverso un nuovo ponte sul Lambro oltre la tangenziale. L’asse Indipendenza-Argonne potrà costituire un percorso verde verso il Forlanini e l’Idroscalo, attraversando le aree agricole tra via Cavriana e il Lambro che costituiscono attualmente l’ambito Forlanini.


La riqualificazione di piazzale Loreto, un’occasione mancata (4/9/21)

  

                                        Progetto vincitore                                                                   Progetto Respiro dell'ing. Valli

E’ stato assegnato l’11 maggio scorso il bando di Reinventing Cities su Piazzale Loreto.

Prima di dare una valutazione sul progetto vincitore vorrei ricapitolare la storia del bando.

Dopo la approvazione del PGT che aveva inserito piazzale Loreto tra quelle da riqualificare il comune aveva deciso di inserire piazzale Loreto in un bando di Reinventing Cities e aveva pubblicato il 1 novembre 2019 un avviso pubblico rivolto ad accademici ed esperti con specifica conoscenza della realtà locale milanese, cittadini singoli o riuniti in associazioni e comitati per portare contributi e suggerimenti attraverso appositi Gruppi di lavoro per definire le linee guida del bando.

Ho fatto domanda di partecipazione in quanto abitante nel quartiere ma vi sono stati problemi con gli architetti che avrebbero partecipato gratuitamente e non se ne è fatto nulla. Il bando è stato preparato dagli uffici comunali e sono poi stati raccolti suggerimenti dal Municipio 3 e da chi voleva contribuire che sono stati messi a disposizione dei partecipanti al bando nella data room.

In questa fase ho conosciuto l’ing. Sergio Valli che ha effettuato uno studio preliminare per l’interramento di tutti i percorsi di traffico che attraversano la piazza consentendo la sua totale pedonalizzazione e la creazione di una area verde molto estesa libera dalle auto e dal loro inquinamento e rumore. Lo studio era chiamato “Progetto Respiro”. Era prevista la pedonalizzazione dell’ultimo tratto di corso Buenos Aires, attualmente di minore valore commerciale rispetto al resto. Le gallerie sotterranee passavano sopra la galleria del metro con il solo rialzo di un metro della superficie. Il costo del progetto poteva essere coperto dalla vendita del palazzo del Comune in via Porpora.

Purtroppo l’ing. Valli non ha trovato un imprenditore che volesse partecipare al bando con il suo progetto in quanto il meccanismo del bando richiedeva la sistemazione della piazza e l’offerta al Comune di un minimo di 6 milioni di euro per il palazzo di via Porpora. Questo meccanismo costringeva i partecipanti a intervenire in modo minimo sulla viabilità della piazza per rientrare nei costi.

Si sono visti i risultati di questa impostazione del bando. I tre progetti finalisti si sono limitati a togliere il percorso stradale che dà l’accesso a via Padova secondo il suggerimento del bando e a stringere il percorso verso viale Monza e verso viale Brianza e viale Abruzzi tenendo il flusso delle auto in superficie. La pedonalizzazione della piazza è quindi parziale e l’inquinamento e il rumore da traffico non viene ridotto. Il bando scriveva che “l’area è interessata da un notevole inquinamento acustico dovuto al traffico, la cui riduzione deve essere considerata nelle proposte.” La notevole quantità di asfalto che rimane non diminuisce sufficientemente l’effetto “isola di calore”.

La differenza con il Progetto Respiro è molto forte.

 

Il meccanismo del bando sembra aver privilegiato con il punteggio il progetto che prevedeva costruzioni nella piazza mentre era desiderabile non avere costruzioni in superficie che nascondono la visuale ma solo l’utilizzo degli spazi del mezzanino. Il Comune guadagna di più con la vendita dei diritti volumetrici ma la quantità di verde viene ridotta.

Il progetto vincitore prevede delle terrazze che si affacciano in gran parte sul traffico, chi starà sul tetto di queste strutture avrà la vista sulle auto e il loro rumore e respirerà i loro fumi di scarico ai semafori, che i rendering hanno minimizzato facendo vedere solo un’auto che percorre il tratto tra la nuova area pedonale e corso Buenos Aires. Infatti i tavolini sono previsti solo sul tetto del padiglione centrale. L’attraversamento pedonale a raso tra corso Buenos Aires e l’area pedonale sarà difficoltoso a causa del ridotto tempo di attraversamento dovuto al tempo dedicato alle auto che vanno nelle varie direzioni. Basta vedere cosa succede attualmente in piazza Oberdan, analogo snodo di traffico automobilistico. La circonvallazione ha ben sei corsie e uno spartitraffico centrale da attraversare all’angolo con corso Buenos Aires. Per fortuna si potrà usare l’attuale scala di accesso al mezzanino della M1 ma senza miglioramento della situazione attuale. Il progetto preliminare dello studio Citterio-Viel aveva previsto due anni fa un ponte pedonale ma questo non è stato riproposto, probabilmente a causa del costo eccessivo a carico dei concorrenti per la notevole larghezza della strada.

Eccessivo poi aver chiamato “piccola foresta” gli alberi piantati nella parte aperta del mezzanino in mezzo alla piazza su terra piena, ho contato nei rendering due gruppi di otto alberi. Le altre piante sono sulle terrazze o sopra il mezzanino del metro. Gli alberi collocati su viale Monza sembrano essere sopra il percorso della M1. Viale Padova viene alberato e c’è da sperare che queste piante siano compatibili con i sottoservizi e non debbano essere messe in vasi di difficile irrigazione.

In prospettiva la vivibilità della nuova piazza dipende quindi dalla riduzione del traffico e dell’inquinamento relativo. Non mi aspetto una riduzione del traffico sulla circonvallazione esterna, perché anche se in futuro l’area C fosse estesa fino a questi viali, il traffico non potrà che aumentare. Via Costa assicura con quattro corsie il collegamento di Milano con le autostrade per Venezia e la tangenziale est tramite viale Palmanova e solo un rafforzamento dell’area B e una limitazione all’ingresso alle auto con un solo guidatore potrebbe ridurne il numero. Viale Monza assicura con due corsie il collegamento con Sesto San Giovanni e Monza e il prolungamento della M1 a Monza potrebbe avere un effetto benefico. Da via Porpora con quattro corsie arriva il traffico da Segrate, dalla Brebemi e dalla tangenziale oltre che dal quartiere di Lambrate i cui abitanti stanno aumentando grazie a nuovi interventi edilizi. L’inquinamento in futuro potrebbe ridursi con il passaggio alla alimentazione elettrica dei mezzi ma questo sarà un processo lento e comunque non saranno ridotte le polveri sottili dovute ai freni e al rotolamento.

In conclusione l’aver incluso il bando in Reinventing Cities ha rispettato solo in parte gli obiettivi di questa organizzazione in termini di vivibilità della città. Piazzale Loreto migliorerà sicuramente rispetto alla caotica situazione attuale ma il bando non è stato abbastanza ambizioso. Si poteva ottenere molto di più con l’interramento delle strade. Il confronto fatto dall’assessore Maran con piazza Gae Aulenti non vale perché viale Luigi Sturzo passa sotto l’area. Si pensi anche a Times Square a New York che è stato totalmente pedonalizzato.


Nuova vita per il Diurno Venezia in piazza Oberdan: diventerà sede del Museo dell’Arte digitale nazionale (3/9/21)

Dovrebbe finalmente essere la volta buona per il restauro del Diurno Venezia in piazza Oberdan. Il Ministro dei Beni Culturali Franceschini ha annunciato a un convegno del 4 agosto scorso che diventerà la sede del nuovo Museo dell’Arte digitale nazionale. L’Italia sarà il primo paese al mondo a realizzarlo ed esporrà opere d’arte che nascono direttamente in formato digitale.

La scelta del luogo è dovuta al fatto che in viale Vittorio Veneto 2 all’angolo con piazza Oberdan è stato aperto nell’ottobre 2020 il Meet, Centro internazionale per la cultura digitale con il supporto di Fondazione Cariplo e vi sarà sinergia tra le due istituzioni. È stato pubblicato il 4 agosto il bando internazionale per la scelta del direttore che dovrà formare dal nulla una collezione d’arte digitale.

Sono stati stanziati per il restauro 6 milioni di euro del fondo dei grandi progetti dei beni culturali, che comprende anche 100 milioni per la Biblioteca europea di Informazione e Cultura (Beic) a Porta Vittoria e 14 milioni per il Museo nazionale della Resistenza in piazzale Baiamonti.

La notizia ha destato molta sorpresa perché era in corso da tempo una trattativa tra il Comune e il Fai per l’assegnazione del Diurno a questa associazione. Doveva essere firmata una convenzione per tutta la struttura, la cui firma era stata rinviata perché era stato trovato dell’amianto, la cui rimozione avrebbe dovuto essere a carico del Comune per un costo di 350.000 euro da finanziare con il Recovery Fund. Il Fai l’aveva aperto al pubblico con vari eventi di tipo culturale e aveva studiato dei possibili utilizzi, illustrati in un convegno nel 2016.

Il Fai aveva richiesto la concessione in seguito all’attribuzione della decorazione interna del Diurno all’architetto Piero Portaluppi, autore di Villa Necchi Campiglio in via Mozart, non lontana da Piazza Oberdan.

Ora invece l’assessore alla cultura del Comune Del Corno ipotizza delle sinergie del Museo d’Arte digitale con i Giardini pubblici Montanelli, il Planetario, la Galleria d’Arte Moderna e il PAC in via Palestro, il futuro museo di arte etrusca in corso Venezia 52, per creare un distretto museale cittadino.

Da quando furono chiusi i bagni pubblici nel 1985 l’Albergo Diurno Venezia, costruito tra il 1924 e il 1925 in stile déco grazie ad una concessione trentennale alla Società Anonima Imprese metropolitane degli ing. Troiani, Cavacini e Masini e di proprietà del Comune, è in cerca di una destinazione. Il salone degli artigiani rimase aperto fino al 2006, quando l’ultimo occupante rimasto, il barbiere Carmine Aiello, fu allontanato dal Comune per un contenzioso legale. Da allora la chiusura ha portato a un forte degrado delle parti in muratura e degli arredi in legno.

Nel 1995 una società di Bergamo aveva proposto al Comune di realizzare una beauty farm, nel 1996 l’assessore alla qualità urbana della giunta Formentini, l’architetto Italo Rota, propose di realizzare un negozio di dischi all’interno di un progetto di riqualificazione di piazza Oberdan e del mezzanino della metropolitana.

La Provincia di Milano, il cui assessorato alla cultura aveva sede dove ora è insediato il Meet, propose al Comune nel 2000 di acquisirlo con una convenzione venticinquennale per ospitarvi gli uffici e gli archivi della Cineteca Italiana. La convenzione, approvata dal Comune nel 2006, non fu mai sottoscritta dalla Provincia in quando i fondi per il restauro furono destinati alle guglie del Duomo. Nel 2005 la Soprintendenza pose un vincolo monumentale sull’immobile.

Nel 2015 il Comune, in previsione dell’assegnazione al Fai, rifece la copertura del Diurno e restaurò le due colonne contenenti lo scarico dei fumi delle caldaie e la pensilina su via Tadino, su progetto dell’architetta Loredana Brambilla. Purtroppo il rifacimento della copertura ha comportato la chiusura delle griglie di aerazione, sostituite da lucernari in vetrocemento, accelerando così il degrado dell’interno.

Da molti anni sollecito il Comune a restaurare il Diurno, ma senza successo. Ora sembra che il momento sia arrivato, ogni ulteriore ritardo aumenterebbe il costo del restauro. Speriamo che l’architetto che sarà incaricato del progetto rispetti la parte monumentale, costituita dall’atrio, dal salone e dalla prima parte del reparto Terme, comprendente i bellissimi bagni di lusso e la fontana con la statua della dea Igea, opera dello scultore Luigi Fabris.


Percorsi ciclabili nel Municipio 3 (2/9/21)

La giunta comunale ha nel periodo dell’emergenza Covid nel 2019 avviato un piano straordinario di disegno di nuovi percorsi ciclabili per compensare la riduzione dei posti sui mezzi pubblici. Nel Municipio 3 è stata tracciata una pista ciclabile in corso Buenos Aires come parte dell’itinerario tra piazza San Babila e Sesto Marelli al confine del comune.

La pista passa tra il marciapiedi e il parcheggio di auto e moto che sono stati portati verso il centro della carreggiata restringendo le corsie delle automobili. Sono state anche tracciati nuovi attraversamenti pedonali e posto un limite di 30 all’ora su tutto corso Buenos Aires.

E’ stato abbastanza problematico il raccordo con piazza Oberdan sul lato est che poi è stato migliorato perché le auto provenienti da viale Piave e Majno tagliavano il percorso dei ciclisti.

Nel mese di agosto la parte tra piazza Oberdan e viale Tunisia è stata modificata eliminando la sosta di auto e moto, allargando e proteggendo la pista con un cordolo, allargando i marciapiedi e eliminando i parcheggi in modo da portare le corsie delle auto a due con 4,8 metri di larghezza. In prospettiva questa soluzione potrebbe essere adottata in tutto il corso.

La pista si è rivelata un grande successo perché 9.000 ciclisti la usano ogni giorno e rappresentano un quarto del flusso totale, le auto ne rappresentano la metà.

La pista ciclabile parallela di viale Morgagni, che ho promosso nel 2020, sarà migliorata nel 2022 collegandola da una parte a viale Regina Giovanna tramite via Cadamosto e dall’altra a Piazza Piola tramite via Paracelso e via Donatello diventando parte di un itinerario ciclabile dalla stazione di Porta Garibaldi a Piazza Susa previsto da tempo. In via Cadamosto e Paracelso saranno rimosse le rotaie del tram, in piazzale Lavater e piazzale Bacone la pista attraverserà le piazze che sono in corso di riqualificazione, verranno migliorati gli attraversamenti in viale Morgagni. Il progetto esecutivo a cura di MM sarà completato entro il 2021 e verrà appaltato nel 2022.

Il collegamento tra la pista e quella di corso Indipendenza è previsto nell’ambito dei lavori da realizzare nelle aree percorse dalla nuova M4. Si tratta di creare una pista in via Ramazzini e via Pisacane prevista da più di 20 anni e richiesta dalle scuole di via Pisacane e dal Municipio 3 per accedere in sicurezza alla scuola.

Il Municipio 3 aveva proposto nel 2014 un percorso ciclabile da piazza Leonardo da Vinci a piazzale Durante attraverso via Ampere in alternativa ad uno sul parterre di viale Lombardia. Questo percorso circolare consentirebbe di collegarsi alla pista di viale Padova.

Un altro percorso è stato proposto nell’ambito del bilancio partecipato come ciclovia tra le zone 2 e 3  per collegare il Campus di Città Studi alla stazione di Lambrate attraverso via Golgi, via Pascal, via Valvassori Peroni, via Bassini, via Viotti. E’ stato promosso dal gruppo facebook Milano in bicicletta? Si può fare!

Ulteriori percorsi potranno essere studiati dal prossimo Municipio 3 in accordo con la giunta comunale per aumentare il numero di persone che usano la bicicletta al posto dell’automobile secondo gli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).


Petizione per la salvaguardia del giardino dello Scalo di Lambrate (1/9/21)

Il 4 giugno scorso è stato aggiudicato il bando internazionale indetto dal Comune insieme a Reinventing Cities per lo Scalo di Lambrate. E’ stato vinto da Lambrate Streaming, progetto presentato dalla cooperativa edilizia Sant’Ilario, già presente nell’area ex De Nora, coordinata da Caputo partners, e da altri partecipanti. Il progetto di masterplan preliminare prevede di acquistare l’area di proprietà di FS Sistemi Urbani ad una cifra non resa nota ma superiore alla base d’asta di 5,7 milioni di euro per un’area di 65.000 mq circa.

Sono previsti una serie di edifici che si snodano come un serpente da nord a sud parallelamente alla linea ferroviaria serviti da una nuova strada a est che parte da via Saccardo vicino alla Lidl e arriva fino alla rotonda di via san Faustino, via Trentacoste e via Cima con un incrocio con via Crespi. Gli edifici hanno otto piani fuori terra e si affacciano verso la ferrovia su un parco e tre piazze, con una parte boscata vicino al rilevato ferroviario, che occupano 41.500 mq. Tra la strada e gli edifici a est, tra cui le ex-case dei ferrovieri, sono previste aree per servizi al quartiere e per lo sport. Una pista ciclabile costeggerà la ferrovia ed un’altra la nuova strada, il rilevato ferroviario sarà decorato con testi di poesie.

Gli edifici ospiteranno, come previsto dall’Accordo di Programma tra Comune e Ferrovie, alloggi a prezzi accessibili per giovani e studenti per un totale di 19.000 m2 per 307 alloggi di edilizia sociale, divisi in appartamenti convenzionati agevolati in vendita e in locazione con patto di futura vendita, co-housing, in locazione a canone moderato, concordato e convenzionato, alloggi per studenti ed edilizia a canone sociale.

La vicinanza della linea ferroviaria non rende quest’area interessante commercialmente per l’edilizia libera.

A questo si aggiunge la realizzazione di servizi per il quartiere: potranno essere realizzati un polo culturale e ricreativo per mostre ed esibizioni, servizi per l’infanzia, spazi di coworking, un centro di aggregazione giovanile e a supporto di categorie fragili, attività commerciali di vicinato da definire coinvolgendo cittadini e portatori di interesse.

Non si sa cosa abbiano proposto gli altri tre progetti finalisti e che punteggio tecnico ed economico abbiano ottenuto: sembra che Lambrate Streaming abbia avuto il punteggio tecnico più basso ma abbia offerto a Ferrovie la cifra maggiore. Questo modo di svolgere i bandi non è quello che dà il risultato migliore per la città ma solo per il venditore. Sarebbe stato preferibile individuare il progetto migliore e poi metterlo a bando cercando un finanziatore.

L’aspetto più negativo del masterplan è che non rispetta l’area verde esistente davanti alle ex-case dei ferrovieri, che questi hanno accudito per anni anche se di proprietà delle ferrovie. Si tratta di un parco di circa 9.000 mq a prato con più di 30 piante di alto fusto di 50 anni di età che verrà occupato in parte ad ovest da un edificio e dalla strada che lo costeggia ed adibito ad usi diversi per la restante parte. Il Municipio 3 ne aveva chiesto il rispetto su indicazione dei residenti.

Si sarebbe potuto concentrare le volumetrie a nord e conservare il parco. In una situazione di emergenza climatica per Milano è inaccettabile che l’area verde sia ridotta e manomessa con conseguente consumo di suolo, cementificazione e diminuzione del suolo permeabile.

E’ stata avviata una raccolta di firme a livello cittadino e nel quartiere per modificare il masterplan cambiando la posizione degli edifici nel futuro Piano Integrato di Intervento che dovrà essere approvato dal Comune e dal Municipio 3.

ArcipelagoMilano ha pubblicato un mio articolo.

Galleria:

Ripresa video del giardino
Masterplan
Masterplan sovrapposto alla foto aerea del giardino


No alla verniciatura di nero dell'Hotel Demidoff a Milano (25/3/21)

E' in corso la tinteggiatura in nero antracite della facciata dell'Hotel Demidofff in via Plinio 2 a Milano. La facciata su via Aldrovandi è stata completamente ridipinta di nero e presto saranno verniciate la facciata d'angolo e quella su via Plinio se il Comune non interviene a fermare i lavori. L'edificio è molto visibile da piazza Lima.

Si tratta di un edificio progettato il stile Liberty nel 1908 dall’arch. Egidio Corti, autore di numerosi edifici a Milano e villa Rina a Bergamo in stile liberty, con una facciata in cemento decorativo bianco con mattoncini rossi. Non è mai stato modificato dalla costruzione se non per la pensilina sull’ingresso che è stata cambiata e allargata.

Facciata d'angolo
Facciata su via Plinio
Facciata su via Aldrovandi prima della verniciatura
Facciata dopo la verniciatura
Scale interne

L’edificio è citato sul il Liberty a Milano di Rossana Bossaglia, Architettura Liberty a Milano di Salvadè e Brianza, MilanoLiberty di Melano e Veronesi ed è incluso negli itinerari sul Liberty di Milano.

Il libro Architettura Liberty lo descrive così:

“Caratteristico edificio d’angolo in cui la facciata corta presenta un esilissimo sviluppo. In tal modo il fabbricato assume un aspetto svettante cui si oppone l’accentuata sporgenza di gronda sottolineata e sorretta da un complicato sistema di mensole. La rigida geometria della facciata si accompagna a una decorazione lineare e contenuta, forse già uno stile umbertino, come incontreremo anche nella maggiore parte degli edifici fronteggianti la stessa via.”

L’edificio è attualmente perfettamente inserito come colore tra gli edifici contigui mentre il colore nero lo fa diventare avulso dal contesto. La verniciatura fa sparire le decorazioni che ora risaltano sul fondo rosso. Un trattamento corretto prevederebbe la pulizia della facciata, non la sua verniciatura, come viene fatto sull'edificio vicino di via Plinio 8.

La colorazione nera della facciata ha inoltre un aspetto estremamente negativo sull’aumento del calore in quanto ne aumenta la temperatura d’estate fino a 50 gradi soprattutto essendo la facciata su via Adrovandi a sud-ovest.

La proprietà ha definito il lavoro come manutenzione ordinaria e quindi non ha presentato una CILA nè la scheda di valutazione di impatto paesistico. La verniciatura viene fatta senza ponteggio calando gli operai con delle funi dal tetto.

Secondo una circolare del Ministero delle Finanze e una sentenza del Consiglio di Stato del 2020 il cambiamento radicale di colore esclude che l'intervento possa essere considerato di manutenzione ordinaria ma deve essere considerato manutenzione straordinaria.

Cons. Stato, Sez. VI, Sent., (data ud. 26/11/2020) 10/12/2020, n. 7872

Si è già detto che non è possibile per il giudicante valutare il supposto pregio artistico dell'opera in questione, dovendosi a tal fine seguire il procedimento all'uopo previsto dall'ordinamento ed in quella sede far valere, se del caso, ogni pertinente rilievo. Ne discende che, ai fini del presente giudizio, l'operato dell'amministrazione non potrà che essere sindacato solo alla stregua della disciplina edilizia e vincolistica applicabile.

Al riguardo, dove condividersi la valutazione del T.A.R. che ha rilevato l'impossibilità di ricondurre l'opera nella categoria della manutenzione ordinaria, che riguarda gli interventi di rivestimento e tinteggiatura "senza modifiche dei preesistenti oggetti, ornamenti, materiali e colori".

Tale assunto trovo conferma nella Circolare ministeriale 24 febbraio 1998 n. 57: "sono ricompresi nella manutenzione ordinaria i seguenti interventi: (...) - rivestimenti e tinteggiature di prospetti esterni senza modifiche dei preesistenti oggetti, ornamenti, materiali e colori".

Nella fattispecie in esame, la ricorrenza - del tutto palese - di una radicale modifica del "colore" e dell'"ornamento" del prospetto impedisce di considerare quale manutenzione ordinaria il relativo intervento.

L'intervento appare invece riconducibile alla categoria della manutenzione straordinaria, trattandosi di un'opera che rinnova e sostituisce una parte dell'edificio (sono interventi di manutenzione straordinaria: le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici).

In assenza di ulteriori e specifici rilievi da parte dell'appellante a tale conclusione, è sufficiente rilevare che, nel caso di specie, è intervenuta una radicale modifica dei colori e quindi, pur nella peculiarità della problematica, l'inquadramento nella manutenzione ordinaria non risulta compatibile.

Inoltre il piano paesistico della Regione Lombardia obbliga a sottoporre a valutazione di impatto paesistico qualunque progetto di intervento che incide "sull'esteriore aspetto dei luoghi e degli edifici" e la valutazione dovrebbe essere fatta dalla Commissione per il Paesaggio che già in passato si è espressa contro il colore nero su edifici d'epoca. La tinteggiatura di nero ha sicuramente un impatto molto pesante sull'espetto dell'edificio e dei luoghi intorno che hanno nel PGT una sensibilità paesistica alta pari a 4.

Il Comune dovrebbe intervenire a fermare i lavori per mancanza di un titolo edilizio.

Ho lanciato una petizione su change.org per chiedere l'intervento del Comune.

Ho scritto un articolo su ArcipelagoMilano

I giornali di Milano e il Tg3 Regione hanno dedicato molto spazio alle proteste degli abitanti del quartiere.

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_marzo_16/facciata-nera-insorge-quartiere-un-obbrobrio-chi-l-ha-permesso-964ebb8a-8684-11eb-90f0-a248214a3d06.shtml

https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/03/17/news/l_hotel_dipinto_di_nero_fa_arrabbiare_gli_abitanti_deprimente_e_stonato_-292601213/

articolo di Repubblica del 19 marzo 2021

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/palazzo-nero-1.6143285

Urbanfile


Parere del Municipio 3 sull'evoluzione del PRU Rubattino (25/2/21)

Dopo un attento esame della situazione in commissione territorio il 14 e 21 dicembre 2020 il Consiglio di Municipio 3 ha approvato una delibera con indicazioni sull'insediamento dei laboratori e magazzini della Scala ed il mantenimento del parco previsto di 200.000 mq.


La riqualificazione di Piazzale Bacone (22/2/21)

L'AMAT e il Comune hanno presentato in commissione territorio del Municipio 3 il progetto di urbanistica tattica per piazzale Bacone.

Segue la proposta nel progetto Piazze Aperte presentata nel 2019 da un gruppo di cittadini e negozianti della piazza lasciando però aperto il passaggio delle auto dalla piazza verso via Morgagni.
Qui si può trovare la tavola del progetto.
Il progetto è piaciuto ai residenti presenti in commissione e verrà realizzato in primavera.
Entro fine anno verrà approvato il progetto definitivo della piazza insieme alla pista ciclabile da via Cadamosto a via Donatello preparato da MM, dopo l'autorizzazione della conferenza di servizi con la Soprintendenza e l'esame da parte del Municipio 3.
Nel 2022 verrà preparato il progetto esecutivo e fatta la gara per la realizzazione. Verranno tolte le rotaie del tram in via Paracelso e Cadamosto.
Per piazza Bacone il progetto definitivo seguirà quello tattico anche se con altri materiali. Verrà messa una castellana all'angolo di via Spontini con via Monteverdi.
Potrà essere aggiustato in seguito alla sperimentazione di quello tattico realizzato con materiali provvisori e di minor costo.
In giallo l'allargamento dei marciapiedi, in rosso la pista ciclabile. Via Spontini diventa a senso unico e vengono messi nuovi posti di sosta auto a 45 gradi, gli attraversamenti pedonali intorno alla scuola diventano più sicuri perchè più corti. Nei nuovi spazi pedonali vengono messe panchine, fioriere, rastelliere di biciclette, tavoli di ping pong e tavoli da picnic con panche.


Il Municipio 3 dà parere negativo all'apertura di un passaggio tra i giardini della Piscina Ponzio e il campus del Politecnico  in via Bonardi (11/2/21)

Giovedì 11 febbraio il Municipio 3 ha negato l'interesse pubblico alla apertura di un passaggio dai giardini Zanoia al campus del Politecnico in via Bonardi.
La delibera passata a stretta maggioranza ha confermato il parere della Commissione Territorio contraria a togliere dai giardini una aiuola con quattro alberi per far entrare il 5 per cento degli studenti da via Ampere.
L'associazione dei giardini di via Zanoia e anch'io ci siamo espressi in commissione e consiglio contro la demolizione di una parte del muro storico di recinzione della piscina Ponzio per aprire una porta e una vetrata verso il nuovo edificio B del Politecnico costruito molto vicino al muro, non previsto dal progetto dell'arch. Piano, che ha sostituito un edificio più basso, il "sottomarino", che non si vedeva dalla piscina Ponzio.
Il Politecnico ha giustificato la richiesta con il passaggio di studenti con difficoltà motoria che possono tranquillamente entrare con una rampa da via Bonardi 3.
Il muro è vincolato come il resto della piscina e la Soprintendenza non ha ancora autorizzato l'intervento.
Vedi post su facebook


Raccolta fondi per le spese legali del ricorso contro il Programma Integrato di Intervento MIND all'area Expo (10/5/20)

Ti chiedo di contribuire alle elevate spese legali del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia contro il Programma di Integrato di Intervento MIND per l'area di un milione di mq dove si è svolta l'Expo nel 2015 al confine nord-ovest di Milano.
Il Programma approvato dalla Giunta Comunale all'inizio del 2020 prevede un incredibile consumo di suolo, che prima dell'Expo era in gran parte agricolo (vedi foto sotto), coprendone il 60% con edifici molto alti, fino a 250 metri di altezza nella parte a sud del Decumano, e destinando a verde solo il 20 % dell'area.
Non sono rispettati il vincolo a parco tematico del 56% dell'area previsto dall'Accordo di Programma approvato dal consiglio comunale nel 2011 insieme a una mozione che chiedeva un'area verde unitaria e il referendum del 2011 che chiedeva di destinare gran parte dell'area a parco agricolo-alimentare come eredità di Expo.
L'Accordo di Programma prevedeva inoltre di destinare il 60% della superficie totale a verde e il 65% a superficie permeabile, obiettivi violati dal P.I.I.
Al posto di un parco verde viene previsto un parco scientifico-tecnologico costituito dagli edifici dell'Ospedale Galeazzi, dello Human Technopole e della Università Statale di Milano con poche aree verdi.
Si costruirà un'area densissima con grattacieli molto alti destinata ad ospitare ogni giorno più di 60.000 persone tra impiegati, ricercatori, personale medico, docenti e studenti.
Il verde è limitato a quello strettissimo lungo il canale perimetrale, ai campi sportivi della Statale, all'area intorno alla Cascina Triulza, all'orto botanico, al verde lungo i viali e tra gli edifici.
Non vi è traccia del grande parco che doveva completare la cintura verde intorno a Milano e non viene dato un contributo al progetto ForestaMI di forestazione di Milano e della sua area metropolitana con 3 milioni di alberi piantati entro il 2030.
In caso di future epidemie come quella attuale del coronavirus il P.I.I. creerà un'area ad alto rischio, con la convivenza di un numero elevato di personale ospedaliero, impiegati, ricercatori e studenti in uno spazio ristretto che condividerebbero servizi e trasporti quotidiani affollati come il treno, la metro e la Circle Line, con difficoltà di raggiungerlo a piedi o in bicicletta data la lontananza dal resto della città. Al primo focolaio andrebbe completamente chiusa.
L'accoglimento del ricorso consentirà di riprogettare l'area dell'Expo diminuendo fortemente la quantità di cemento e rinunciando allo spostamento della Università Statale da Città Studi a Expo, dedicando l'area da essa occupata a parco al servizio delle altre attività.
La scadenza della presentazione del ricorso è l'inizio di giugno 2020.
Il ricorso viene proposto dall'associazione ambientalista Verdi Ambiente e Società rappresentata dall' avv. Veronica Dini, specializzata in questo tipo di azione legale.
Il ricorso è sostenuto dall'Assemblea Città Studi, costituita da residenti del quartiere, studenti, lavoratori e studenti della Statale, ricercatori delle Università, CNR e altri enti pubblici di ricerca, che si batte da anni contro lo spostamento della Università Statale nell'area Expo e la dequalificazione del quartiere di Città Studi.


Foto aerea dell'area Expo nel 1998

Ho presentato un esposto in procura con Irene Pizzocchero a nome del Comitato Salviamo Bassini chiedendo di fermare lo spostamento di due cedri di 20 metri di altezza e  questi i sono stati sequestrati dalla procura (14/2/20)

Il 13 febbraio l'impresa incaricata dal Politecnico ha iniziato lo scavo intorno alla base dei due cedri del Parco Bassini, gli ultimi due alberi a dover essere trasferiti per fare posto al nuovo edificio di chimica industriale del Politecnico.
Il Comitato, preoccupato che i cedri, già fortemente potati, non fossero trasferiti con una zolla adeguata per assicurargli la sopravvivenza, aveva preparato su mia proposta un esposto alla Procura della Repubblica di Milano per possibile danneggiamento aggravato previsto dall'art. 635 del Codice Penale, trattandosi di alberi di proprietà pubblica, protocollato il 12 febbraio.
Il procuratore di turno il 13 febbraio, a cui mi sono rivolto di persona, ha accolto l'esposto in quanto lo scavo era in corso ed ha disposto il sequestri dei due cedri.
Ora il Politecnico dovrà dimostrare che i cedri saranno trasferiti con una alta probabilità di sopravvivenza.
Purtroppo la potatura drastica già effettuata rende difficile la possibilità di attecchimento dopo il trasferimento. Nell'esposto è stato chiesto che questo sia eventualmente posticipato di un anno per consentire alle due piante di riprendersi.
Nell'ottobre dell'anno scorso era stato chiesto al Comune di inserire i cedri e altre piante del Parco Bassini nell'elenco degli alberi monumentali del Comune di Milano, ma senza successo.
I cedri del tipo "Cedrus Atlantica Glauca" hanno una circonferenza di circa 2 metri e hanno più di 50 anni di età.

  



Rassegna stampa del 14/2/20:
Corriere della Sera
Repubblica
Il Fatto Quotidiano
Avvenire
Libero
Metro
Leggo


Vincolo sulla Balena Bianca in via Golgi 19 (13/2/19)

Ho ottenuto un vincolo del diritto d'autore sulla Balena Bianca.
Repubblica ha pubblicato un articolo il 13/2/19.

Servizio di Rai Storia sul Diurno Venezia di Piazza Oberdan (11/2/19)

Ecco la registrazione del servizio.


Ho presentato sette osservazioni al nuovo Pgt di Milano (31/7/18)

Ecco le mie osservazioni presentate oggi, alcune firmate anche da altri:


Documenti sul trasferimento dei dipartimenti della Università Statale da Città Studi all'area dell'Expo (3/6/17)

Come dottorando di Fisica sto partecipando al dibattito sul trasferimento da Città Studi a Expo dei dipartimenti scientifici della Università Statale.

Ho firmato e promosso una lettera aperta al Rettore e al Senato Accademico.
Le notizia della lettera è stata ripresa il 2 giugno da Corriere della Sera , Repubblica , Venerdì di Repubblica e Giorno (31 maggio).


Le visioni sullo scalo di Lambrate, troppa la volumetria prevista (5/4/17)

Articolo su ArcipelagoMilano

Questa mattina ho passato due ore ad esaminare le "vision" degli scali ferroviari, in particolare quella di Lambrate in previsione della presentazione dei progetti di Zucchi e Mecanoo mercoledì 5/4 alle 21 in Municipio 3 in via Sansovino 9.
Ribadirò la mia richiesta di dimezzamento delle volumetrie perchè guardando anche i progetti di Boeri e MAD, che non saranno presentati, è chiaro che i 34.000 mq previsti non sono compatibili con le case degli ex-ferrovieri che vengono schiacciate dietro una muraglia di nuovi edifici, il campo di calcio viene eliminato, la parte a verde tra gli edifici e la ferrovia è troppo stretta e scarsamente fruibile. Con la metà dei mq è possibile limitare l'edificazione nella parte a nord di via Crespi, lasciando completamente libera a verde la parte a sud.
Zucchi costrusce un muro di edifici di 6 piani con un edificio più alto a sud di 11 piani come residenza per studenti, Mecanoo un quartiere compatto che sembra una città fortificata con una torre in mezzo, Boeri concentra le volumetrie in un grattacielo di altezza incompatibile con il vincolo aeroportuale, Mad costruisce una serie di edifici tra il 18 e i 20 metri di altezza (6 piani).
Dal punto di vista trasportistico MAD costruisce un ponte automobilistico sopra la ferrovia ma non indica la sezione, per cui ho l'impressione che sarebbe troppo in pendenza da via Crespi a via Pascal perpendicolarmente alla ferrovia, tagliando in due l'area del centro sportivo di Zerogravity, Mecanoo prevede nella stessa posizione una galleria per un tram che non si capisce da dove arrivi e dove vada, Zucchi una galleria ciclo-pedonale. Nessuno ha previsto di fare arrivare la galleria vicino alla biblioteca di via Valvassori Peroni, l'unico punto possibile. Zucchi prevede anche una galleria automobilista all'altezza di via Vanzetti, con una strada che taglia in due il futuro giardino condiviso di via San Faustino.
Nei rendering di Zucchi il prato sale fino alla ferrovia per eliminare il muraglione ma non vi è alcuna recinzione della ferrovia, un po' pericoloso.
Tutti dichiarano di aver previsto 34.000 mq di slp, Zucchi il 38% dell'area a verde e il 28% piazze, percorsi e marciapiedi, il 5% viabilità, il 26% edifici.
Boeri mette a verde il triangolo tra i binari verso est e quelli verso sud, ignorando gli edifici esistenti.


Petizione contro l'obbligo della verifica di stabilità degli edifici più vecchi di 50 anni (10/12/16)

Il regolamento edilizio del Comune di Milano ha reso obbligatoria entro il 2019 la verifica della stabilità degli edifici più vecchi di 50 anni.
Gli edifici da controllare saranno circa 26.000.
Mi sono sempre opposto a questa verifica che obbliga a dare un incarico ad un ingegnere strutturista che deve esaminare visivamente tutto l'edificio e le facciate e in caso di problemi può obbligare i proprietari a pagare una verifica più accurata con tecniche invasive e ad effettuare costosi interventi. Il costo previsto per la prima verifica è di 10.000 euro, per la seconda di 60.000 più il costo delle opere.
L'ordine degli ingeneri ha preparato delle linee guida per l'emissione del Certificato di Idoneità Statica (CIS) che varrà solo per 15 anni.
Le linee guida sono state approvate dal Comune con una recente determina dirigenziale.
Ulteriori dettagli sono su questa notizia del 2014.

Ho lanciato una petizione scaricabile qui per chiedere al Sindaco di Milano di togliere l'obbligo.
Una volta raccolte le firme deve essere consegnata al mio indirizzo per l'inoltro al Comune:
Michele Sacerdoti, via Malpighi 12, 2019 Milano

Assoedilizia ha presentato nel 2014 un ricorso al Tar con un amministratore di condominio che non è stato ancora discusso. Il governo Renzi aveva impugnato davanti alla Corte Costituzione una legge analoga della Regione Puglia in quanto queste norme “eccedono la competenza legislativa regionale e pongono obblighi irragionevoli a carico dei privati”.
Se il Comune non cambierà il regolamento edilizio sarà necessario presentare altri ricorsi.
L'obbligo è illegittimo perchè soltanto una legge statale lo può imporre dato che è un specie di tassa, toglie l'agibilità degli edifici che non superano il controllo e impone ai notai di allegare il certificato agli atti di compravendita.
Il Comune deve aggiornare il Regolamento Edilizio entro il 2017 per adeguarlo ai criteri fissati da una legge nazionale che li uniforma e quindi potrebbe con l'occasione rimuovere l'obbligo.


Grande successo del mercato Coldiretti in corso Buenos Aires domenica 8 maggio (8/5/16)

Si è tenuta in corso Buenos Aires tra piazza Oberdan e via Palazzi la prima edizione del mercato agricolo di Coldiretti, con circa 80 banchi di produttori della Lombardia e province limitrofe.
L'ho inaugurato alle 10 con il presidente di Coldiretti Milano Alessandro Rota e la responsabile di Campagna Amica Francesca Toscani (vedi foto 1, foto 2, foto 3).

Il mercato fa parte dei mercati dei produttori agricoli messi a bando dal settore Agricoltura del Comune in via sperimentale fino al dicembre 2016. Le localizzazioni sono state concordate con il consiglio di zona 3 insieme a piazza Santa Francesca Romana (tutti i mercoledì), piazza Durante (due sabati al mese) e piazza Leonardo da Vinci. Quest'ultimo si terrà tutti i mercoledì da giugno appena finita la ristrutturazione della piazza.


Grande successo di A Spasso coi Promessi Sposi e della Festa del Riciclo (12/4/16)

Più di 100 persone alle 11 e 200 alle 15 hanno seguito la camminata manzoniana "A spasso coi Promessi Sposi".

Davide Ianni di Dramatrà ha presentato l'evento la mattina insieme a Michele Sacerdoti del Consiglio di zona 3 e a Franco d'Alfonso, assessore al commercio e turismo.

La regista Rossella Guidotti ha impersonato Lucia, David Bonacina Renzo, Ottavio Tonti don Rodrigo, Ettore Iurilli Frate Cristoforo, Marco Maitti don Abbondio, Sandra Manzo la Monaca di Monza.

Quattro lettori hanno letto dei passo celeberrimi: l'incontro tra don Abbondio e i Bravi e l'assalto al forno delle grucce in piazza Oberdan, la morte di Cecilia al Lazzaretto, la pagina finale in largo Bellintani.
Al loro fianco una ventina di comparse in costume hanno impersonato i popolani e gli appestati.

Delia Giubeli della sartoria teatrale la Lory di via Muratori 46/1 ha fornito i costumi e i trucchi, Marco Pascucci ha ripreso l'evento con una cinepresa, Corrado Alota ha fornito uno spazio nel San Pietro Cafè in corso Buenos Aires 6 dove attori e comparse hanno potuto cambiarsi.

La camminata è partita da piazza Oberdan dove, sopra il Diurno Venezia, si sono presentati don Abbondio, don Rodrigo, Renzo e Lucia, la Monaca di Monza ed è stato recitato l'assalto al forno delle grucce.

Si è poi formato un corteo con tutti gli attori e le comparse e al centro Renzo e Lucia per corso Buenos Aires chiuso al traffico dalla Festa del Riciclo fino all'incrocio con via San Gregorio.

Qui il corteo è proseguito sul marciapiedi di via San Gregorio fino ai resti del Lazzaretto, dietro ai quali, nel cortile della scuola di via Casati gentilmente tenuto aperto dalla scuola, è stato recitato l'episodio della morte di Cecilia.

Per via Lecco si è poi raggiunto Largo Bellintani, recentemente pedonalizzato, dove ha recitato Frate Cristoforo. Alla fine è stato letto il brano conclusivo dei Promessi Sposi davanti alla chiesa di San Carlo al Lazzaretto. Tanti gli applausi finali del pubblico ad attori e comparse davanti alla chiesa, di cui è in corso il restauro integrale.

Ringrazio per la pubblicizzazione dell'evento e la ricerca delle comparse il gruppo della Maratona Manzoniana.

Articolo di Marianna Vazzana sul Giorno del 11/4/16

La Festa del Riciclo e della Sostenibilità Ambientale si è svolta per tutta le domenica in corso Buenos Aires tra piazza Oberdan e piazza Argentina con moltissimi visitatori. Gli organizzatori erano Legambiente e Viattiva.

Alle 16 sono stati premiati i Cittadini Sostenibili, cittadini che nel loro agire quotidiano hanno adottato e favorito comportamenti rispettosi dell'ambiente, contribendo a rendere il territorio milanese più sostenibile. Erano presenti Michele Sacerdoti del Consiglio di Zona 3, l'assessore al traffico Maran e il direttore gerale di Comieco Carlo Montalbetti.
Sono stati premiati su mia segnalazione:

Mario Miglietta per avere sostenuto dal 1990 con la cooperativa Mensana in via Sirtori 19 e poi con Semprebio in via Broggi 13 la diffusione del cibo biologico e della cultura alimentare e per occuparsi della pulizia dei giardini di viale Morgagni.

Angelo Marchesi per aver diffuso dagli anni 90 il cibo biologico a Milano tramite l’AIAB  e il mercato biologico a filiera corta all’Isola “Verziere bio”, un mercato biologico in via Benedetto Marcello nel 1993, l’erboristeria il Papavero in via Palestrina 4,  un mercato biologico in piazza Leonardo da Vinci destinato agli studenti del Politecnico.

Chiara Nicolosi per aver contribuito dal 2011 in modo determinante dall’avvio dei mercati agricoli in aree pubbliche a Milano e in particolare  nelle zone 3 e 4 (piazza Santa Francesca Romana, Piazza Durante, piazza Santa Maria del Suffragio) con l’associazione Donne in Campo con grande entusiasmo e perseveranza.


Festa del Riciclo in corso Buenos Aires domenica 10 aprile da piazza Oberdan a Piazzza Argentina (8/4/16)

Il Consiglio di Zona 3 ha dato su mia proposta il patrocinio e la gratuità del canone di occupazione suolo pubblico alla terza edizione della Festa del Riciclo e della Sostenibilità Ambientale organizzata la Legambiente insieme a Viattiva.

Contemporaneamente si svolgerà tra piazza Oberdan e il Lazzaretto la camminata manzoniana "A spasso coi Promessi Sposi".

Venite tutti in corso Buenos Aires domenica 10 aprile, dalla mattina alla sera sarà chiusa al traffico.


A spasso coi Promessi Sposi domenica 10 aprile alle 11 e alle 15 da piazza Oberdan al Lazzaretto (20/2/16)

Volantino

Dal 2014 cerco di organizzare un evento manzoniano che rivaluti l'area del Lazzaretto dal punto di vista culturale e turistico rievocando le vicende dei Promessi Sposi.
Finalmente ci sono riuscito !

Il Consiglio di Zona 3 su mia proposta ha finanziato una camminata manzoniana che partirà domenica 10 aprile alle 11 e alle 15 da piazza Oberdan con un gruppo di attori dell'associazione culturale Dramatrà in collaborazione con la sartoria teatrale "La Lory" per andare fino al Lazzaretto in via San Gregorio e finire alla chiesa di San Carlino in Largo Bellintani.

Una trentina di attori e volontari in costume metterà in scena degli episodi dei Promessi Sposi ambientati in quei luoghi per la durata di un'ora ogni volta.

Sono state coinvolte le scuole di via Casati e Stoppani i cui studenti potranno partecipare alle scene.

Corso Buenos Aires sarà chiuso al traffico per la Festa del Riciclo, ci si fermerà nel cortile della scuola di via Casati e nella nuova area pedonale di Largo Bellintani. Nella chiesa di san Carlino è in corso un restauro.


Stagione della Scienza all'Auditorium "Stefano Cerri" in via Valvassori Peroni 56 dal 8 marzo al 4 maggio alle 21  (20/2/16)

Pieghevole

Il Consiglio di Zona 3 ha approvato una nuova edizione della Stagione della Scienza all'Auditorium "Stefano Cerri" di via Valvassori Peroni 56, organizzata da Astrofficina, la stessa associazione che tiene le conferenze al Planetario.

Mi sono occupato come per le precedenti quattro edizioni dell'organizzazione dell'iniziativa e ho fatto inserire dopo l'annuncio una conferenza sulla scoperta delle onde gravitazionali, che sarà tenuta dal ricercatore dell'Infn di Milano Marco Giammarchi il 13 aprile.

Giammarchi terrà una conferenza al Planetario sullo stesso tema venerdì 26 febbraio alle 21.

Ecco il programma:

8 marzo martedì: LA MAGIA DELLE AURORE BOREALI ( Cesare GUAITA)
Uno dei più emozionanti spettacoli della natura, rivissuto in diretta nei cieli della Lapponia norvegese e finlandese.
Bellissime immagini e filmati mostreranno la straordinaria reattività dell’atmosfera terrestre verso i fenomeni emissivi dell’attività solare.
Ma suggestive aurore sono tipiche anche degli altri pianeti.

16 marzo mercoledì: IL CIELO DI DANTE. ASTRONOMIA NELLA DIVINA COMMEDIA (Monica AIMONE)
Astronomia e letteratura si incontreranno in questa conferenza, per analizzare alcuni passi dell’opera dantesca risultati
spesso di difficile interpretazione e si arriverà a capire che l’Alighieri non era solamente grande “uomo di lettere”, ma
anche grande “uomo di scienza”, nonché grande contemplatore della volta stellata…Per Dante, infatti, i corpi celesti
sono le “…cose belle…” create da Dio.

22 marzo martedì: GRANDI ESPLOSIONI STELLARI (Mauro ARPINO)
L'epilogo dell'evoluzione di una stella di grande massa è la catastrofica esplosione di una supernova. Solamente in
quelle condizioni estreme si formano gli elementi chimici più pesanti; dalle ceneri scagliate nello spazio nascono i pianeti.
E anche la Terra.

6 aprile mercoledì: BUCHI NERI: L’ATTRAZIONE FATALE DELLA GRAVITA’ (Fabio PERI)
I buchi neri sono il trionfo della forza di gravità, qualcosa che attrae e inghiotte tutto senza possibilità di uscirne, un
universo intero isolato dall'universo stesso che lo ha creato...Spazio e tempo si comportano diversamente in prossimità
di un buco nero. Quale mistero nascondono? Sono passaggi verso altri universi? Potremmo mai usarli per viaggiare
nello spazio e nel tempo?

13 aprile mercoledì: LA SCOPERTA DELLE ONDE GRAVITAZIONALI (Marco GIAMMARCHI)
Questa scoperta, dovuta alla collaborazione LIGO-Virgo, viene a coronamento di una ricerca durata decenni e
costituisce una spettacolare conferma della Relatività Generale come teoria della gravitazione. Si tratta della verifica di
quanto previsto dai Einstein 100 anni fa ed anche della più forte evidenza dell'esistenza dei buchi neri. Si apre ora una
nuova astronomia, basata sullo studio vibrazioni indotte nello spaziotempo dal moto degli oggetti massivi dell'Universo.

20 aprile mercoledì: NUOVA LUCE SULLA MATERIA OSCURA (Marco POTENZA)
Secondo i dati più recenti la materia che vediamo nel Cosmo sarebbe solo il 4% del totale. Un altro 21% sarebbe
costituito da misteriosa materia oscura testimoniata solo dai suoi effetti gravitazionali. Inoltre la clamorosa scoperta che
l’Universo si espande in maniera accelerata impone la nascita, nel momento del Big bang, di una ancor più misteriosa
energia oscura.

26 aprile martedì: I 15 ANNI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (Piermario ARDIZIO)
Le ricadute tecnologiche e le scoperte scientifiche ottenute grazie alla ricerca d'avanguardia condotta in orbita, per
migliorare la qualità della nostra vita di tutti i giorni. Vedremo così non solo come si realizza un avamposto spaziale, ma
anche come da esso si possono avere vantaggi per la nostra quotidianità.

4 maggio mercoledì: IL DRAMMA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI (Luigi BIGNAMI)
L’atmosfera della Terra, in continua evoluzione da quando si formò per cause naturali, oggi è sottoposta anche all’azione
delle attività dell’uomo. Siamo davvero giunti al punto di non ritorno? Chi ne avrà la peggio? Gli scienziati fanno
catastrofismo? Il punto reale della situazione

Patrocinio e contributo al pagamento del canone di occupazione suolo pubblico al Sabato di Lambrate (20/2/16)

Su mia proposta com Presidente della Commissione Lavoro, Attività Produttive e Sicurezza, il Consiglio di Zona 3 ha dato il patrocinio alla edizione del 2016 del Sabato di Lambrate, mercato agricolo e artigianale in via Conte Rosso e viale Rimembranze di Lambrate del secondo sabato del mese, organizzati rispettivamente dalle associazioni Made in Lambrate e Carmilla a nome dell’intero gruppo di associazioni e realtà locali ViviLambrate, con il seguente calendario: sabato 12 marzo, 9 aprile, 14 maggio, 11 giugno, 17 settembre, 15 ottobre, 19 novembre, 17 dicembre 2016.

E' stata anche data la gratuità al canone di occupazione suolo pubblico per i primi tre sabati in modo da contribuire alle spese organizzative dell'iniziativa.

Nella rotonda di viale Rimembranze di Lambrate si svolgeranno come nelle precedenti edizioni iniziative culturali come musica dal vivo, book-crossing, laboratori per banbini a cura delle associazioni di Vivi Lambrate.

I Sabati di Lambrate hanno finora avuto un buon successo e contribuiscono ad evitare attività improprie nella rotonda. E' un piacere per me contribuire alla buona riuscita della manifestazione.


Inaugurata la riqualificazione di piazza Oberdan sopra il Diurno Venezia, il Fai apre il Diurno alle visite (4/12/15)

L'assessore Rozza, il vicepresidente esecutivo del Fai Magnifico, la Soprintendente Ranaldi insieme ai progettisti Mancini e Brambilla hanno tagliato il nastro della riqualificazione di piazza Oberdan sopra il Diurno alle 11 di venerdì 4 dicembre. Era presente il presidente del Consiglio di Zona 3 Sacristani, i presidenti delle commissioni Lavoro Sacerdoti e Istruzione Antola, i consiglieri di zona Filice e Cati.

Sono state restaurate la pensilina e le colonne di aerazione del Diurno. riaperti i lucernai, rinforzata la soletta, tracciato un disegno sulla soletta che ricorda la pianta del Diurno, pedonalizzata e lastricata la via lungo gli edifici, create aiuole lungo via Vittorio Veneto, spostate le edicole e i chioschi libri, rimossi i venditori di vestiti.

I locali Mc Donald e pizzeria Maruzzella che si affacciano sulla piazza hanno offerto un rinfresco.

Alle 11.30 ci siamo spostati nel Diurno Venezia dove hanno parlato oltre a Magnifico, Rozza e Ranaldi la presidente del Fai di Milano Sansalone e il vicepresidente Alessandri.

Magnifico ha ringraziato personalemente me e mio figlio Pierfrancesco per avere creato il contatto tra il Fai e il Comune che ha portato poi alla firma della convenzione che assegna al Fai lo studio e la realizzazione del progetto di restauro del Diurno in varie fasi.

Da oggi i volontari del Fai organizzano delle viste guidate secondo il seguente calendario:
5, 6, 7, 8, 12, 19 dicembre dalle 10 alle 18
9, 16, 23 gennaio dalle 10 alle 18

Con le visite si vogliono coinvolgere i milanesi nella raccolta fondi per il restauri che verrà fatta con una campagna di crowd funding e verranno raccolte testimonianze e documenti sul Diurno.
Verrà anche ripubblicato il libro sul Diurno di Stefano Masi e Pierfrancesco Sacerdoti Il Tempo sepolto distribuito durante le Giornate del Fai di Primavera del 2014 e ormai esaurito, aggiornato con ulteriore materiale.

Il Fai dovrà anche definire con il Comune l'utilizzo degli spazi, una prima idea è ospitare giovani barbieri e manicure che stanno imparando il mestiere. La riapertura dei bagni potrebbe invece essere molto complessa dal punto di vista tecnico. Saranno coinvolti anche pittori come Guido Buganza che hanno prodotto opere che si ispirano ai Diurno e registi come Niccolò Piramidal che hanno girato dei cortometraggi. I locali dovranno essere un luogo vivo aperto alla cittadinanza.

Continuano i lavori sul lato est di piazza Oberdan dove sono stati appena piantati nelle nuove aiuole dei filari di alberi da frutto offerti da Swatch. E' stata completata la pedonalizzazione della via lungo gli edifici. Manca ancora l'aiuola intorno al Bagolaro monumentale e quella davanti alla farmacia Diana. I lavori saranno completati entro il prossimo febbraio.

Grazie alla collaborazione tra Fondo Ambiente Italiano e Fondazione Piero Portaluppi, l’Albergo Diurno Venezia sarà proposto ai visitatori come prima tappa di un itinerario cittadino alla scoperta delle architetture del Portaluppi, autore dell'allestimento interno del Diurno, che impreziosiscono e caratterizzano la zona di Porta Venezia e l’intera città, tra cui anche Villa Necchi Campiglio.

Notizia sul sito del Comune di Milano
Articolo del Corriere in cui mi si vede spiegare la statua della dea Igea di Luigi Fabris
Mio articolo sulla Voce di zona 3 nel settembre 2015
Foto del Diurno su Repubblica
Underground Milano (documentario sul Diurno del 1994)



Magnifico, Sansalone e Sacerdoti davanti alla statua della Dea Igea dello scultore Luigi Fabris (1883-1952)


Firmata il 12 maggio la convenzione tra il Comune e il Fai per il restauro e la valorizzazione del Diurno Venezia in Piazza Oberdan (6/6/15)

Finalmente un buona notizia per il Diurno Venezia !  Dopo anni di degrado parte il restauro del Diurno Venezia.
Ecco il comunicato del comune e la delibera della giunta comunale con il dettaglio delle fasi di lavorazione e degli impegni del Fai e del Comune.
Ecco una foto da me scattata nel Diurno durante la visita della social street di via Majocchi in aprile. I lucernai erano aperti alla luce del sole, i tubi innocenti di sostegno rimossi. Ho fatto da guida insieme all'arch. Mancini del Comune.


Sabato 9 maggio all'Auditorium di via Valvassori Peroni 56 dalle 9.30 alle 12.30 incontro pubblico sulla politica del cibo di Milano

Sabato 9 maggio all'Auditorium di via Valvassori Peroni 56 incontro sulla politica del cibo di Milano dalle 9.30 alle 12.30 per la zona 3. Ci sarò, vi aspetto !

Milano sta lavorando alla sua Food Policy: la strategia che guiderà il rapporto della città con il cibo nei prossimi anni.
Una sfida importante che riguarda salute, ambiente, educazione, inclusione sociale.
Il comune ha avviato un percorso di consultazione con esperti, associazioni del non profit, imprese....
Adesso tocca ai cittadini.
Altre informazioni sul sito www.cibomilano.org

Vieni a dire la tua nella assemblea di zona 3 e nelle assemblee nelle altre zone:

Zona 1
Lunedì 11 Maggio - 17.30—20.00
Casa delle Associazioni e del Volontariato
Via Marsala, 8

Zona 2
giovedì 14 Maggio - 17.30—20.30
Anfiteatro Martesana, via Agordat

Zona 3
Sabato 9 Maggio - 9.30—12.30
Auditorium, via Valvassori Peroni, 56

Zona 4
Sabato 9 Maggio - 17.00—20.00
Arci Corvetto, via Oglio, 21

Zona 5

Sabato 9 Maggio - 9.30—12.30
Sala Tobagi del consiglio di zona 5
via Tibaldi, 41

Zona 6
Lunedì 11 Maggio - 16.30—19.00
Sala R. Ornella in consiglio di zona 6
via Legioni Romani, 45

Zona 7
Sabato 9 Maggio - 17.00—19.00
Consiglio di Zona 7, Via A. Da Baggio, 55

Zona 8
Sabato 9 Maggio - 11.00—13.00
Biblioteca Gallaratese,
via Giacomo Quarenghi, 21

Zona 9
Sabato 9 Maggio - 16.00—18.00
Auditorium Cassina Anna,
via Sant’Arnaldo, 17


Aperta la nuova pista ciclabile di viale Tunisia da viale Liberazione a corso Buenos Aires (4/5/15)

E' stata aperta la nuova pista ciclabile, molto utile per gli spostamenti tra il quartiere di Porta Nuova e corso Buenos Aires.
Il percorso ha tenuto conto delle richieste della maggior parte dei commercianti.
Sul percorso ha aperto un nuovo negozio di vendita e riparazione biciclette vicino all'angolo con via Settembrini, sperando in un notevole flusso di ciclisti.
Ho percorso la pista sul lato nord e sud girando due video:
lato sud:   https://www.youtube.com/watch?v=rxp6CFZ_uqg
lato nord: https://www.youtube.com/watch?v=vEXXOJHNJ9I

Sono molto soddisfatto della nuova pista che ho difeso dalle critiche dei mesi passati. Ora Milano ha un nuovo percorso in sicurezza per i ciclisti.

Viaggio nel tempo e nei luoghi di zona 3: proiezione del documentario in via Valvassor Peroni 56 mercoledì 11/2 alle 18.30 e in via Sansovino 9 mercoledì 18/2 alle 21 (6/2/15)

Il film dura 1 ora e 10 minuti ed è girato in alta definizione.
Locandina di Slow City
Locandina della zona 3
Trailer


Il regolamento edilizio approvato dal Consiglio comunale senza togliere la norma sul controllo della stabilità degli edifici, Assoedilizia presenta ricorso al Tar (2/10/2014)

Il consiglio comunale ha approvato il regolamento edilizio respingendo gli emendamenti dell'opposizione che volevano eliminare la norma sul controllo della stabilità degli edifici.
Assoedilizia ha presentato un ricorso al Tar contro la norma.

La giunta non accoglie l'osservazione da me presentata insieme a Gianni, Barabino, Gardella e Beltrami Gadola alla norma del regolamento edilizio che obbligherà la verifica di stabilità degli edifici di più di 50 anni, con notevoli costi a carico del proprietario della propria casa (29/9/14)

Un notevole costo si sta abbattendo su tutti i proprietari di case con più di 50 anni di età, ma in prospettiva su tutti.
Il regolamento edilizio in fase di approvazione da parte del consiglio comunale prevede che si debba pagare un ingegnere strutturista per effettuare una verifica della stabilità degli edifici e delle loro facciate (art. 11.6).

Se la verifica non dovesse essere superata viene tolta l'agibilità dell'edificio  e gli inquilini devono lasciare il palazzo. I notai devono allegare la certificazione agli atti di compravendita, quindi senza certificazione non si può vendere il proprio appartamento.

L'osservazione presentata evidenzia l'assurdità di questa norma, che farà arricchire gli ingegneri strutturisti, e infatti l'Ordine degli Ingegneri non ha presentato alcuna osservazione in proposito. In commissione un loro rappresentante ha sostenuto che i costi saranno limitati in quanto verrà predisposta un scheda per un primo controllo visivo, ma dato che per gli edifici di più di 50 anni non esiste documentazione sui cementi armati e sui progetti edilizi di dettaglio, dubito che un professionista vorrà prendersi la responsabilità di dichiarare che un edificio è stabile senza accurati controlli all'interno e nelle fondamenta, controlli puttosto costosi ed invasivi. Si stima un costo di almeno 10.000 euro per un controllo serio.

Qui si può leggere il testo della osservazione presentata. Anche le altre undici osservazioni presentate sullo stesso articolo sono state respinte.
Ora la parola passa al consiglio comunale che dovrà approvare il regolamento nelle sedute del 1 e 2 ottobre.

Il governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale una legge della Regione Puglia che imponeva ai comuni di istituire la verifica della stabilità degli edifici e il fascicolo di fabbricato in quanto "eccedono la competenza legislativa regionale e pongono obblighi irragionevoli a carico dei privati". Se non lo può fare una regione con una legge sarebbe sorprendente che lo potesse fare un comune con un regolamento edilizio. E infatti si prevedono ricorsi al Tar se la norma dovesse essere approvata.

Vedi articolo precedente.


Festa del Riciclo e della Sostenibilità Ambientale in corso Buenos Aires domenica 28 settembre con il patrocinio e sostegno della zona 3 (28/9/14)

Oggi in corso Buenos Aires ci sarà la Festa del Riciclo e della Sostenibilità Ambientale, a cui la zona 3 ha dato il patrocinio e la gratuità dell'occupazione suolo pubblico, credendo nella sua validità.
Alle 12 sarà inaugurato lo Sportello Energia del comune sul risparmio energetico degli edifici nello spazio sotterraneo all'incrocio con via San Gregorio, servizio che ho chiesto da quando sono stato eletto in consiglio di zona.
Sarà la sede centrale di questo servizio e lo sportello per la zona 3.


https://www.facebook.com/LaFestaDelRiciclo
http://www.msacerdoti.it/fronte_retro_baires_2014.pdf
http://www.msacerdoti.it/Comunicato_Festa_del_Riciclo_2014.pdf

Domenica 18 maggio dalle 10 alle 23 il Miglio delle Culture in Corso Buenos Aires, alle 10.30 si inaugura la riqualificazione di Piazza Bernini (16/5/14)

Corso Buenos Aires è chiuso al traffico domenica 18 maggio per il Miglio delle Culture organizzato dal consiglio di zona 3 dalle 10 alle 23 (comunicato stampa, locandina degli eventi).
Alle 10.30 si festeggia in piazza Bernini la fine dei lavori di riqualificazione, eseguiti dal Comune al posto del parcheggio sotterraneo, che è stato cancellato.
Intervengono gli assessori Bisconti, Rozza e Maran e il presidente del consiglio di zona 3 Sacristani.
Grande vittoria dei residenti e degli ambientalisti come me che si sono battuti dal 1985 contro il parcheggio sotterraneo. Salve le sofore intorno alla piazza che sarebbero state messe a rischio dagli scavi molto vicini alle radici. Ho seguito su questo sito dal 1999 la battaglia dei residenti.


Mercoledì 7 maggio dalle 9.30 alle 18.30 riparte il mercato agricolo di Donne in Campo in Piazza Santa Francesca Romana (1/5/14)

Dopo la sospensione di un anno Donne in Campo Lombardia ha deciso di ripartire con il mercato di produttori agricoli in piazza Santa Francesca Romana il primo mercoledì di ogni mese (7 maggio, 4 giugno, 2 luglio, 3 settembre, 1 ottobre, 4 novembre, 3 dicembre) con circa 10 banchi. Vedi il volantino.
Il consiglio di zona 3 ha concesso il patrocinio con una delibera del 20 marzo scorso in seguito a una mia proposta.
Il mercato di mercoledì 7 maggio è stato inserito nel calendario degli eventi di Expo in città 2014 insieme al mercato agricolo di piazza Durante di sabato 10 maggio.
I due mercati sono compresi nel calendario dei mercati agricoli deliberato dalla giunta comunale il 4 aprile scorso.
Mi auguro che gli abitanti e i lavoratori del quartiere acquistino i prodotti agricoli della Lombardia venduti direttamente dai produttori.



Riapre l'Albergo Diurno di Piazza Oberdan per le giornate FAI di primavera del 22 e 23 marzo (6/3/14) (aggiornato il 25/3/14)



Andrea Rurale, Angelo Maramai, Anna Gastel del FAI, assessore Carmela Rozza, sindaco Pisapia, Michele Sacerdoti

Underground Milano, video girato nel 1994 da sei studenti della scuola del cinema del Comune

ALBERGO DIURNO "VENEZIA"

Indirizzo: Piazza Oberdan , 20129, Milano, MI

Orario:

Sabato: ore 10.00 - 17.00

Domenica: ore 10.00 - 17.00

Note:

Necessaria liberatoria rischi

Descrizione:

L’Albergo Diurno Metropolitano “Venezia” di Milano, situato sotto il lato nord-ovest di piazza Oberdan, è una struttura sotterranea realizzata tra il 1923 e il 1926, allo scopo di fornire vari servizi a cittadini e viaggiatori: soprattutto bagni pubblici e altri servizi per la cura del corpo (barbiere, parrucchiere, manicure, pedicure) ma anche, tra gli altri, casellario postale, telefono, deposito bagagli, agenzia di viaggio, sportello bancario, servizio di dattilografia, vendita di abbigliamento e noleggio di oggetti per uso personale.

Sarà messo in vendita il libro di Stefano Masi e Pierfrancesco Sacerdoti, Il Tempo sepolto, l'Albergo Diurno Venezia tra architettura e arti decorative. Una proposta di attribuzione a Piero Portaluppi.

Comunicato stampa del Comune del 6/3/14
Comunicato stampa del Comune del 21/3/14 con galleria fotografica
Comunicato stampa del Comune del 23/3/14


Registrazione della conferenza stampa del 6/3/14 con gli interventi dell'assessore ai lavori pubblici Carmela Rozza, Andrea Rurale del Fai, Renato Sacristani presidente del Consiglio di Zona 3, assessore alla casa e demanio Daniela Benelli, giornalisti del Giornale e Corriere della Sera

Corriere del 7/3/14
Giorno del 7/3/14
Giornale del 7/3/14
Corriere del 17/3/14
Repubblica del 19/3/14
Foto su Repubblica Milano online


La voce di WikipediA sul Diurno Venezia che ho creato per l'evento


Grande successo della conferenza del Fai a Villa Necchi sul'Albergo Diurno di piazza Oberdan (4/2/14)

C'erano circa 150 persone, la sala e quelle laterali erano piene al Tempo sepolto a Villa Necchi. Gli 80 libri disponibili con lo studio sono stati tutti distribuiti. Chi è arrivato in ritardo non ha potuto entrare.
L'assessore ai lavori pubblici Rozza ha ricordato che il suoi primi obiettivi sono il recupero del Teatro Lirico e del Diurno, che ha conosciuto appena è arrivata a Milano negli anni ottanta (ascolta l'intervento).
Si è augurata che il FAI lo voglia adottare anche se il Comune ha intenzione di lanciare un bando aperto a privati che vogliano utilizzarlo, senza vincoli sulla destinazione d'uso e senza costi di affitto.
Il FAI spera di poterlo aprire al pubblico per le sue giornate di primavera.
I ricercatori Stefano Masi e Pierfrancesco Sacerdoti hanno illustrato con lucidi come si sono svolte le loro ricerche e i motivi che fanno propendere per l'attribuzione dell'arredamento interno all'arch. Portaluppi, che nel suo registro dei lavori ha indicato il Diurno nel 1924.
Nel pubblico erano presenti i docenti del Politecnico Prusicki e Cislaghi, i consiglieri di zona 3 Mariani e Sacerdoti, la consigliera di zona 1 Grandi, la ex-consigliera di zona 3 Francescato, che dagli anni novanta si è battuta per il recupero del Diurno.
Il Diurno rinasce !

Fotografie: (1  2  3  4)

Mio articolo su z3xmi


Via Pellizzone 4: il TAR accoglie la richiesta di sospensiva dei residenti contro un progetto di un edificio in un cortile che non rispetta il requisito di armonizzazione architettonica dettato dal Piano Casa della Regione Lombardia e in base al quale il consiglio di zona 3 aveva dato parere negativo (30/1/14)


Il volantino del Comitato anti Ecomostro Pellizzone

Il ricorso solleva tra i profili di illegittimità la mancanza di armonizzazione architettonica dell'edificio, requisito indispensabile per consentire la variazione della sagoma dell'edificio, come indicato dal piano casa della Regione Lombardia.
Questa condizione era stata inserita dall'opposizione di centrosinistra quando la legge era stata discussa in consiglio regionale.
L'edificio in via Pellizzone taglia in due il cortile e nella relazione il progettista sostiene che ricostruisce una cortina interna che non è mai esistita.
In commissione urbanistica della zona 3 avevo fatto rilevare questa violazione della legge regionale, e la commmissione e il consiglio di zona avevano dato parere negativo proprio in base alla mancata armonizzazione.
La commissione per il paesaggio nominata dal sindaco Moratti e presieduta dall'arch. Nicolin aveva già dato parere positivo.
Ottenni dallo sportello unico che il progetto fosse riesaminato dalla commissione per il paesaggio in quanto era più alto della metà dell'altezza massima degli edifici affacciati sul cortile, norma contenuta nel PGT allora adottato.
Il progettista aveva fatto riferimento agli edifici su viale Argonne invece di quelli su via Pellizzone, molto più bassi. Ma il Pgt adottato consentiva una deroga a questa norma che doveva essere data dalla commissione per il paesaggio, in cui rappresento il consiglio di zona 3.
Era l'ultima riunione della commissione e discussi duramente con il presidente Nicolin sostenendo che mancava totalmente l'armonizzazione architettonica.
Nicolin mantenne il suo parere positivo e la commissione con lui. Feci mettere a verbale il mio parere negativo, in accordo con quello del consiglio di zona 3.
Successivamente il Direttore Generale del Territorio della Regione Lombardia sostenne che la commissione per il paesaggio doveva esprimersi esplicitamente sull'armonizzazione architettonica, cosa che non aveva fatto. Non era sufficiente un parere sull'impatto paesistico. Ma il Comune ignorò il parere della Regione.
Il Tar scrive nell'ordinanza di sospensiva:
"appare altresì fondata la censura con cui viene lamentata l’illegittimità, per difetto di motivazione, del parere della commissione per il paesaggio: con tale atto la commissione non ha, difatti, indicato le
ragioni per le quali ha ritenuto che il progetto si armonizzasse con gli organismi edilizi esistenti, limite entro il quale, ai sensi dell’art. 5, c. 3, l. reg. Lombardia, n. 4/2012, è consentita la modifica di sagoma
nei casi di interventi di sostituzione edilizia; ciò era ancor più necessario a fronte del motivato parere negativo espresso dal Consiglio di Zona."
A giugno nell'udienza di merito si vedrà cosa deciderà il Tar ma con questa sospensiva sembrerebbe che sia orientato favorevolmente ai profili sollevati dal ricorso.
Il TAR riconosce comunque il ruolo del parere del consiglio di zona 3, che il comune spesso ignora.

Rassegna stampa:

Marianna Vazzana sul Giorno - 1/2/14 - Noi, soffocati da quel palazzo
Franco Vanni su Repubblica - 31/1/14 - Il Tar blocca il palazzo in cortile, sentenza pilota contro le ruspe
Paolo Morandi su Z3XMilano - 29/1/14 - Il decentramento viene riconosciuto solo dal Tar


Il tempo sepolto, l'Albergo Diurno Venezia di Piazza Oberdan tra architetture e arti decorative: una proposta di attribuzione a Piero Portaluppi, martedì 4 febbraio alle 18.30 a Villa Necchi, via Mozart 14, organizzato dal FAI  (28/1/14)

Vedi locandina.

L’Albergo Diurno Metropolitano “Venezia” di Milano, situato sotto il lato nord-ovest di piazza Oberdan, è una struttura sotterranea realizzata tra il 1923 e il 1926, allo scopo di fornire vari servizi per cittadini e viaggiatori: soprattutto bagni pubblici e servizi per la cura del corpo, ma anche agenzia di viaggio, fotografo, lavanderia, servizio di dattilografia e altri.
Questa struttura di indubbio pregio storico e architettonica versa oggi in un grave stato di degrado, soprattutto in seguito alla sua definitiva chiusura nel 2003.
La ricerca condotta da Stefano Masi e Pierfrancesco Sacerdoti, pubblicata nel 2013 («Il tempo sepolto. L’Albergo Diurno Metropolitano “Venezia” di Milano tra architettura e arti decorative. Proposte di recupero», in «Un primo approccio all’arte e all’architettura liberty. Tra conoscenza e restauro», a cura di Cesare Renzo Romeo, L’Artistica Editrice, Savigliano, 2013), ne ha indagato i vari aspetti storici, architettonici e artistici, nonché relativi ai materiali e al degrado, in vista di un suo auspicabile restauro e riuso.
L’esito più interessante della ricerca, che rende ancora più urgente un attento recupero della struttura, è l’attribuzione degli apparati decorativi e degli arredi, nonché di parte della concezione architettonica generale, all’architetto Piero Portaluppi, protagonista dell’architettura milanese tra le due guerre e autore di vari edifici nella zona di Porta Venezia.


Nuovo regolamento edilizio: costi eccessivi per i proprietari di casa della verifica di stabilità degli edifici più vecchi di 50 anni (22/1/14)

Mi sto opponendo a questa norma prevista del nuovo Regolamento Edilizio adottato dalla Giunta Comunale e in discussione in Consiglio Comunale ritenendola inutile e costosa per i proprietari di casa di Milano, che sono quasi tutti proprietari della casa in cui abitano.
Rassegna stampa:

articolo su Arcipelago Milano del 22/1/14

articolo sul Corriere della Sera del 14/1/14

forum sul Corriere della Sera

articolo su Arcipelago Milano del 17/7/13


Il consiglio di zona 3 dà il patrocinio e la gratuità del suolo pubblico al mercato agricolo di Coldiretti "Sulla Buona Strada" di domenica 10 novembre in corso Buenos Aires (6/11/13)

Domenica 10 novembre in corso Buenos Aires tra piazza Oberdan e viale Tunisia si terrà il mercato agricolo di Coldiretti "Sulla Buona Strada" con il patrocinio e la gratuità del suolo pubblico concessa dal Consiglio di Zona 3.
Avevo proposto l'iniziativa già l'anno scorso per domenica 9 dicembre ma i negozianti del corso aderenti ad AscoBaires e Unione Commercio si erano opposti per la vicinanza con il Natale, nonostante il parere positivo del consiglio di zona 3.
Ora l'ho riproposta un mese prima e l'ho portata all'approvazione della commissione Lavoro e attività produttive e del consiglio di zona 3.
Vi saranno 100 gazebo di produttori agricoli della Lombardia e regioni limitrofe in mezzo al corso. Inizialmente la proposta era di chiudere il corso fino a Piazza Argentina ma Ascobaires e Unione Commercio si sono opposti, portando il Distretto Urbano del Commercio di corso Buenos Aires ad approvare una soluzione di compromesso con la chiusura della sola parte iniziale del corso.
Il mercato si aspetta di replicare il successo del festival "Cibi d'Italia" organizzato da Coldiretti lo scorso giugno nel fossato del Castello Sforzesco che ha avuto in due giorni 300.000 visitatori.
Alla conferenza stampa di presentazione all'Urban Center del 8 novembre sono intervenuti il presidente del Consiglio di zona 3 Sacristani, il presidente della Commissione lavoro, attività produttive e sicurezza Sacerdoti, l'assessore alla mobilità di Milano Maran, l'assessore all'agricoltura della provincia di Milano Agnelli, l'assessore all'agricoltura della Regione Lombardia Fava, il delegato di Confocommercio ai rapporti istituzionali Barbieri, il responsabile della Fondazione Campagna Amica di Coldiretti De Amicis, i presidenti di Coldiretti Milano Ubiali e di Coldiretti Lombardia Prandini, un rappresentante di Caritas Ambrosiana, un rappresentante del Banco Farmaceutico.
Sacristani ha ricordato l'importanza dell'iniziativa per la zona 3 all'interno del programma di chiusura al traffico di Corso Buenos Aires una domenica al mese auspicando di poter replicare il mercato con maggiore frequenza negli anni che mancano all'Expo.
Sacerdoti ha parlato dell'impegno della Commissione da lui presieduta per lo sviluppo dei mercati agricoli in zona 3 con tutte le organizzazioni degli agricoltori (Coldiretti e CIA- Donne in Campo) e della proposta da lui fatta nel luglio 2012 a Coldiretti di organizzare un grande mercato agricolo in Corso Buenos Aires, proposta arrivata a buon fine solo ora a causa di molte opposizioni.
L'assessore alla mobilità Maran ha portato il pieno sostegno del Comune di Milano all'iniziativa che ben si inserisce nell'offerta commerciale di corso Buenos Aires, dove non è presente la vendita di prodotti alimentari.
Gli assessori all'agricoltura di Regione e Provincia hanno sottolineato l'importanza di un mercato agricolo proprio in corso Buenos Aires, la più grande arteria commerciale di Milano, come simbolo della sinergia tra le attività commerciali e i produttori agricoli in questo periodo di crisi economica.
Il rappresentante di Confcommercio ha dalla sua parte manifestato l'interesse alla collaborazione con Coldiretti sui mercati agricoli ed in particolare su quello di corso Buenos Aires.
Il responsabile della Fondazione Campagna Amica ha spiegato come con i mercati aderenti si è sviluppata un'alleanza tra produttori e consumatori che ha portato 10 milioni di persone in tutta Italia ad acquistare in questi mercati ed ha diffuso i dati della crescita degli indigenti in Italia. Per questo Coldiretti, Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e Caritas Ambrosiana inaugurano il “baratto della solidarietà”: un omaggio di cibo made in Italy a chi donerà abiti e medicine per gli indigenti durante il mercato, l'iniziativa è stata illustrata dai rappresentanti di Caritas e Banca Farmaceutico.
Il presidente di Coldiretti Milano Ubai ha parlato del rapporto tra Milano ed i produttori agricoli del territorio intorno, che era molto forte fino a 100 anni fa e che si sta cercando di rafforzare oggi; i distretti agricoli intorno a Milano sono quelli di maggiore sviluppo numerico. Il comune di Milano è uno dei comuni con maggiore territorio agricolo in Italia. Il presidente di Coldiretti Lombardia Prandini ha parlato del consumo di suolo, che erode i terreni agricoli a fronte dell'aumento della popolazione che deve essere nutrita.

Comunicato stampa di Coldiretti sul mercato agricolo
Comunicato stampa di Coldiretti sul baratto della solidarietà
Comunicato stampa del Banco Farmaceutico
Lombardia notizie: A Milano farmer's market sulle vie dello shopping
Repubblica: Oggi baratto della solidarietà, coperte in cambio di cibo doc, Coldiretti organizza il farmers market benefico in Buenos Aires
Giorno: "Sulla buona strada", agricoltori baratto solidale nella via dello shopping, dalle 10 alle 20 Coldiretti in vetrina
Giornale: Buenos Aires Cento agricoltori tra baratto e solidarietà
Foto su la Repubblica Milano.it
Mie foto dall'alto (1-2-3)


Il consiglio comunale approva la classificazione acustica di Milano (5/11/13)

Ci sono voluti anni per approvare la classificazione acustica del Comune di Milano, tra gli ultimi comuni d'Italia. La legge che obbliga i comuni alla classificazione è del 1997, la prima adozione è avvenuta nel 2009 dopo aver acquisito i pareri dei consigli di zona a cui avevo contribuito per la zona 3, la seconda adozione in seguito all'accoglimento delle osservazioni dei cittadini è stata fatta nel 2011 poco prima delle elezioni e sono state accolte ultriori osservazioni sulle parti modificate.
Dopo una prima seduta del 24 luglio in cui l'approvazione era stata impedita dall'ostruzionismo dell'opposizione, il 9 settembre il consiglio comunale è riuscito ad approvare definitivamente la classificazione.
Con la classificazione sarà più facile ottenere giustizia nei tribunali in caso di eccessivi rumori da parte dei vicini o dall'esterno.
Purtroppo buona parte delle zone residenziali (58%) sono state classificate in una classe di rumorosità massima elevata (classe IV- area di intensa attività umana) e poche (30%)  nella classe III (area di tipo misto) e ancora meno (5%) nella classe II (area prevalentemente residenziale) ma era il massimo che si poteva fare in base ai criteri emessi dalla Regione Lombardia e alla situazione degli isolati, che si affacciano spesso su strade di intenso traffico o contengono attività non residenziali.
Pochi cittadini hanno presentato osservazioni puntuali per diminuire la classe di assegnazione.
La delibera e le tavole sono sul sito del Comune.

Approvata la delibera sui mercatini natalizi in zona 3 (26/10/13)

Nella seduta del 24 ottobre il consiglio di zona 3 ha approvato la delibera sui mercatini natalizi che fissa i criteri del bando che sarà preparato dal settore zona 3.
Il Giorno ha pubblicato una mia intervista ed una indagine tra i residenti.

La Festa del Riciclo in Corso Buenos Aires domenica 8 settembre (7/9/13)


Domenica si terrà in corso Buenos Aires da Piazza Oberdan a piazza Argentina la Festa del Riciclo e della sostenibilità aziendale.
L'ho fortemente voluta e sostenuta da un anno e ho proposto il patrocinio del consiglio di zona 3 e la gratuità dell'occupazione del suolo pubblico grazie al fondo della zona. La delibera è stata approvata all'unanimità.
La festa è organizzata da Viattiva e promossa da Ascobaires e Confcommercio.

Vi sarà, tra le varie iniziative, un raduno dei proprietari di mezzi elettrici (auto, moto, bici) a cui l'assessore Maran consegnerà attestato di pioniere della mobilità elettrica. Vi saranno laboratori per bambini, opere d'arte con oggetti riciclati, bancarelle di oggetti riciclati.

Vedi il programma delle iniziative.

Rassegna stampa:

Eco dalle Città: mia intervista
Z3XMilano con interviste
Corriere della Sera 8/9
Corriere della Sera foto 8/9
Repubblica 8/9
Repubblica foto 8/9


L'assessore Rozza vuole riaprire il Diurno Venezia in Piazza Oberdan, il progetto del 1924 era dell'arch. Piero Portaluppi (6/9/13)

Il Corriere ha pubblicato il 12 agosto un articolo sul restauro del Diurno Venezia.  La proposta dell'assessore ai lavori pubblici Rozza è di restaurare il salone centrale degli artigiani a spese del Comune e poi estendere l'intervento a tutto il Diurno con un bando aperto a futuri gestori del locale. Potrebbe diventare un hammam.
La scoperta che il progetto era di Piero Portaluppi è illustrata in un articolo del Corriere del 13 agosto.
Sostengo il progetto dell'assessore Rozza, per l'Expo almeno una parte del Diurno deve essere riaperta.



Il Consiglio di Zona 3 collabora con il progetto "L'Abbiamo Imbroccata" per l'offerta dell'acqua del rubinetto nei pubblici esercizi (12/7/13)

Il consiglio di zona 3 ha votato a larga maggioranza una collaborazione con il progetto "L'Abbiamo Imbroccata" approvando una delibera da me presentata come Presidente della Commissione Lavoro, attività produttive e sicurezza.

Verranno stampati volantini e locandine per pubblicizzare il progetto e sollecitare adesioni da parte di bar, ristoranti e mense aziendali della zona 3. Attualmente solo 14 locali della zona aderiscono e auspico che il loro numero crescerà.

Gli aderenti espongono una vetrofania del progetto e si impegnano ad offrire l'acqua del rubinetto ai clienti.


Città della Salute: troviamo le soluzioni più ragionevoli e meno costose (2/6/13)

Città della salute, oggi i giornali sono pieni di notizie ed interviste.
Ma ricordiamoci che il progetto della Città della salute è stato inventato da Formigoni per creare un polo medico legato a Cl in concorrenza con il Cerba, voluto da forze laiche e promosso da Veronesi, copiandone l'idea.
Inizialmente il Besta doveva andare al Cerba insieme a Ieo e Monzino, Formigoni riuscì a staccarlo dal progetto.
L'Ieo a sua volta è nato in concorrenza con l'istituto dei Tumori, prima diretto da Veronesi.
A questo punto si deve porsi il quesito se due poli ospedalieri di questo tipo hanno ancora senso a Milano, o se sono solo il risultato di concorrenze mediche, politiche, immobiliari e finanziarie tra gruppi di potere variamente targati. Da una parte Ligresti, ormai fallito,e le banche che lo hanno finanziato, dall'altro Cl a Vialba, poi un'alleanza tra cooperative bianche e rosse a Sesto per salvare il progetto Falck che ha elevatissimi costi di bonifica di cui nessuno vuole farsi carico, con dietro altre banche.
La proposta di trasferire il Besta a Niguarda sembra l'unica ragionevole in tempi brevi, l'istituto dei Tumori può rimanere tranquillamente a Milano dove è, come richiesto dal consiglio di zona 3.

Rassegna stampa:

Il Giorno: intervista dell'assessore De Cesaris
Corriere della Sera
Repubblica
Repubblica: intervista all'assessore Majorino
Il Giorno sul Cerba
Z3xmilano



Serata conclusiva della stagione della scienza con Francesco Cavalli Sforza mercoledì 22 maggio alle 21 all'auditorium di via Valvassori Peroni 56: evoluzione biologica, evoluzione culturale, come cambia l'umanità (22/5/13)

La decima serata della Stagione della Scienza dedicata alle scienze naturali si terrà nell’Auditorium della Zona 3 in via Valvassori Peroni 56 mercoledì 22 maggio alle 21 sul tema:

Evoluzione biologica, evoluzione culturale: come cambia l’umanità e sarà tenuta da Francesco Cavalli Sforza.

L’evoluzione biologica ha consentito agli esseri umani di adattarsi molto bene a più ambienti di vita, ma è stata l’evoluzione culturale che ha permesso all’umanità di diffondersi a tutta la Terra. Si parlerà dei fattori che guidano le due evoluzioni parallele, biologica e culturale, di come la seconda sia giunta ad orientare la prima, e di come la vita prima, e la specie umana poi, abbiano trasformato il pianeta.

Francesco Cavalli-Sforza, autore e regista, ha pubblicato testi conoscitivi sull’evoluzione umana (Chi siamo, La scienza della felicità, Perché la scienza – Mondadori) e corsi di scienza per le scuole, in collaborazione con il padre Luca, genetista. È docente di Genetica e Antropologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.



I mercati agricoli di piazza Santa Francesca Roma giovedì 9 maggio e Piazza Durante sabato 11 maggio inseriti negli Expo Days (3/5/13)

L'Expo 2015 ha riconosciuto l'importanza dei mercati agricoli di Donne in Campo Lombardia patrocinati dal consiglio di zona 3 fin dall'aprile 2012 ai fini del tema della esposizione del 2015 "Nutrire il pianeta energia per la vita" e li ha inseriti negli eventi del mese di maggio 2013, prova generale del "Fuori Expo" (vedi programma).

E' un riconoscimento per il mio lavoro di organizzazione dei mercati agricoli in zona 3.

I mercati proseguiranno in piazza Santa Francesca Romana giovedì 6 giugno e 4 luglio e in piazza Durante sabato 8 giugno e 13 luglio ed è previsto un calendario da settembre a dicembre 2013 rispettivamente il primo giovedì ed il secondo sabato del mese.


San Carlo al Lazzaretto: presentazione della restituzione alla città (12/3/13)

Ho partecipato martedì 12 marzo alle 17.30 alla presentazione del progetto di restituzione alla città di San Carlo al Lazzaretto nella chiesa stessa.

Sono intervenuti Philippe Daverio con un ampio discorso sulla memoria della città, l'assessore Pierfrancesco Maran sulla pedonalizzazione della piazza e la zona 30 del Lazzaretto, l'arch. Larcher e l'ing. Valva che hanno realizzato il progetto di restauro e consolidamento, Pierre Lieta sulla storia del Lazzaretto, Pier Paride Vidari del Politecnico sulla storia di Milano, Rosa Giorgi direttrice del Museo dei Cappuccini sul ruolo dei cappuccini nell'assistenza ai malati di peste nel Lazzaretto (su 23 ne sono sopravvissuti 3).

La zona 3 è ben lieta del recupero di questa storica chiesa del quartiere, della pedonalizzazione della piazza e della creazione della zona 30 del Lazzaretto.

Si è in cerca di finanziatori ma ci sono già degli sponsor tecnici.

Foto della presentazione su facebook

Registrazione degli interventi:


Il Tar boccia le case nei cortili "Fuorilegge quelle troppo alte", da Repubblica (16/2/13)

Il Tar ha emesso una ordinanza di sospensiva di un permesso di costruire con il piano casa in via Cavalcabò 4 angolo via Fusaro.
Repubblica ha pubblicato un articolo su questo ed altri edifici nei cortili.
Per fortuna, grazie ad una mia osservazione al PGT accolta dalla amministrazione Pisapia, non si possono più sopraelevare gli edifici nei cortili.



Riprendono i mercati dei produttori agricoli in zona 3 organizzati da Donne in Campo Lombardia e CIA Lombardia con il patrocinio del Consiglio di Zona 3 (6/2/13) (aggiornato il 9/2 con le foto)


Dopo l’interruzione di gennaio riprendono i mercati dei produttori agricoli organizzati da Donne in Campo Lombardia e CIA Lombardia con il patrocinio del Consiglio di Zona 3 che li ha fortemente voluti fin dall’avvio lo scorso aprile.

Si svolgeranno in Piazza Santa Francesca Romana il primo giovedì del mese dalle 9 alle 18. 30 e in piazza Durante nei giardini di Fausto e Iaio il primo sabato del mese dalle 9 alle 15 (vedi locandina).

Le prime date sono giovedì 7 febbraio in piazza Santa Francesca Romana (vedi foto) e sabato 9 febbraio in piazza Durante.

Si potrà acquistare ogni mese direttamente dai produttori agricoli formaggi vaccini e caprini, salumi, mieli, vini, confetture, ortaggi, frutta, farine, piante aromatiche e ornamentali provenienti dai diversi territori della Lombardia.

Il consiglio di zona 3 è impegnato nello sviluppo dei mercati dei produttori agricoli della Lombardia in area pubblica in base alla legge De Castro, anche nella prospettiva dell’Expo 2015, per favorire la filiera corta ed il chilometro zero (vedi delibera).

Un altro mercato agricolo si svolgerà in Piazza Leonardo da Vinci a cura dell’AIAB due giovedì al mese da febbraio ad aprile ( 21/2, 28/2, 14/3, 28/3, 11/4, 18/4 dalle 9 alle 17) orientato agli studenti di Città Studi, proseguendo l’iniziativa avviata nello scorso novembre e dicembre.


La Stagione della Scienza in zona 3 prosegue con dieci serate dedicate alle Scienze Naturali all'Auditorium di via Valvassori Peroni 56 il mercoledì sera alle 21 dal 20 febbraio al 22 maggio (30/1/13)

Il Consiglio di Zona 3, in collaborazione con l'Associazione Didattica Museale, organizza dieci serate gratuite sulle scienze naturali. Questa iniziativa vuole portare fuori dal centro di Milano la divulgazione scientifica di alto livello, per gli abitanti e le scuole della zona.
Scarica il pieghevole e il profilo degli oratori con il dettaglio delle serate, la locandina di mercoledì 22 maggio con Francesco Cavalli Sforza.
Francesco Cavalli-Sforza, autore e regista, ha pubblicato testi conoscitivi sull’evoluzione umana (Chi siamo, La scienza della felicità, Perché la scienza – Mondadori) e corsi di scienza per le scuole, in collaborazione con il padre Luca, genetista. È docente di Genetica e Antropologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.

Ecco il calendario:

20 febbraio        ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE ORIGINI (Stefano Papi)

L’evoluzione dell’uomo raccontata dai paleoantropologi

27 febbraio        LA NATURA DEL SUONO, I SUONI DELLA NATURA (Francesca Zardin)

Fisica del suono e bioacustica: i meccanismi dell’udito e il “paesaggio sonoro”

 6 marzo             VEDERCI CHIARO! (Andrea Formenti)

Occhio e cervello: visione, illusioni ottiche e spirito critico

13 marzo            DALLE VISCERE DELLA TERRA (Diego Mattarelli)

Scosse ed eruzioni: la geofisica di terremoti e vulcani

 20 marzo           LA GEOMETRIA DEI FIOCCHI DI NEVE E DEI GIRASOLI (Giorgio G. Bardelli)

I numeri di Fibonacci e la teoria dell'evoluzione spiegano (in parte) le forme naturali

 10 aprile            STRANI CRANI (Benedetta Scanni)

La biodiversità animale attraverso l’osservazione diretta di crani di ogni foggia e dimensione

 17 aprile            L’EVOLUZIONE DELL’EVOLUZIONE (Stefano Papi)

Breve storia del pensiero evoluzionistico: come un’idea ha cambiato il mondo

 8 maggio           CALDI POLI, GELIDI DESERTI (Andrea Formenti)

Cambiamenti climatici tra allarmismo e scetticismo

 15 maggio         GEMME E PIETRE PREZIOSE (Isabella Cantù Rajnoldi)

Tesori minerali dallo scrigno della Terra

22 maggio         EVOLUZIONE BIOLOGICA, EVOLUZIONE CULTURALE (Francesco Cavalli Sforza)

Come cambia L'umanità



Il Comune ascolta le proteste delle zone per il proliferare delle sale gioco e aderisce al Manifesto dei Sindaci contro il gioco d'azzardo (11/1/13)

La zona 3 e altre zone si lamentano da tempo del proliferare delle sale gioco sul loro territorio. Finora abbiamo sempre negato l'autorizzazione alle aperture ma i gestori riescono a farsi dare l'autorizzazione dalla questura, che si limita a controllare l'onorabilità dei richiedenti.
Ora il Comune si è reso conto del problema della dipendenza dal gioco di tipo patologico sta estendendosi con elevati costi per il recupero di un giocatore dipendente, patrimoni dilapidati, lavoro perso. Intorno alle sale gioco si creano spesso reti di microcriminalità che praticano l'usuro ed il riciclo di denaro sporco.

Con l'adesione al Manifesto dei Sindaci contro il gioco d'azzardo promosso da Legautonomie Lombardia Milano chiede una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell'offerta e contenimento dell'accesso, che sia consentito ai sindaci di definire l'orario di apertura e le distanze dai luoghi sensibili e di concedere ai comuni il diritto di dare un parere preventivo.

Ecco il Manifesto.
 

Il consiglio di zona 3 chiede di spostare il mercato di via Benedetto Marcello in viale Andrea Doria tra piazzale Loreto e Piazzale Caiazzo (10/1/13)

Il Consiglio di zona 3 ha approvato quasi all'unaninità una delibera  (vedi l'atto ufficiale) preparata dalla Consigliera Cosenza dell'opposizione, emendata dalla maggioranza e da me presentata e sostenuta come Presidente della Commissione Lavoro, Attività produttive e Sicurezza che chiede al Comune, data l'incompatibilità del mercato con il vincolo ambientale su via Benedetto Marcello:


     1.  di predisporre tutti gli atti necessari per trasferire il mercato bisettimanale di via Benedetto Marcello in viale Andrea Doria tra piazzale Loreto e piazza Caiazzo attuando lo spostamento della linea 90-91 dal parterre centrale tra via Palestrina e piazza Caiazzo

2.  di provvedere senza incertezze al ritiro delle licenze nel caso di irregolarità;

3.  di ridurre comunque progressivamente il numero dei banchi del mercato a 140, non mettendo a bando i banchi che si sono liberati e si libereranno in futuro rispetto ai 200 banchi massimi previsti attualmente;

4.  di avviare nella nuova area di mercato di viale Andrea Doria la raccolta differenziata dell’umido con installazione di compattatori per il resto dei rifiuti e di vigilare sull’obbligo da parte degli operatori di lasciare pulita l’area del loro banco, in modo da eliminare i lunghi periodi di pulizia da parte dell’AMSA e di ridurne i costi al minimo indispensabile diminuendo l’impatto del mercato sulla popolazione residente;

5.   di predisporre adeguati controlli sulla dimensione dei banchi e sulla presenza di operatori abusivi in modo che il mercato si svolga in modo più ordinato che attualmente, anche utilizzando gli ispettori di mercato;

6.  di adottare quanto richiesto nella delibera n.67 della seduta del consiglio di zona 3 del 31 maggio 2012, allegata e parte integrante del presente atto, che richiedeva di riqualificare il verde            del parterre centrale di via Benedetto Marcello tra via Vitruvio e via Scarlatti e di coinvolgere il consiglio di zona nelle predisposizione del relativo progetto.

Chiede inoltre, qualora non fosse possibile attuare in tempi brevi e contestualmente quanto al punto I,

di iniziare col trasferire i 59 banchi del mercato bisettimanale di via Benedetto Marcello, collocati in via Mercadante e in via Benedetto Marcello intorno al parcheggio sotterraneo, nel parterre di viale Andrea Doria tra piazzale Loreto e via Palestrina, prevedendo di collocare i mezzi degli ambulanti in carreggiata sul lato dei numeri civici dispari e sul parterre sul lato dei numeri civici pari per non interferire con la fermata dei mezzi pubblici, data la provvisorietà dello spostamento del mercato in via Mercadante, il degrado dell’area a verde intorno al campo giochi sopra il parcheggio sotterraneo di via Benedetto Marcello e la situazione allarmante delle grate del parcheggio stesso che vengono costantemente occluse o intasate dai rifiuti del mercato.


Articolo di Repubblica del 12/1/13


Strade con velocità massima 30 km all'ora e priorità ai ciclisti: una valida proposta per la sicurezza dei ciclisti a Milano e in zona 3 (30/10/12)

Gli architetti Bacigalupo e Villani illustrano la loro tesi che l'intervento migliore per sviluppare la ciclabilità a Milano è istituire una vasta rete di strade con limite di velocità 30 km all'ora e priorità ai ciclisti.

Sono pienamente d'accordo con questo approccio che costa meno ed è più veloce della costruzione di costose piste ciclabili. Si otterrebbero rapidamente molti chilometri di percorsi sicuri per i ciclisti. 

Ho sperimentato questo approccio con Bacigalupo nella proposta che abbiamo fatto il 17 febbraio al consiglio di zona 3 (vedi notizia) su tre percorsi nord-sud di attraversamento della zona. 


Il Biologico in Piazza in Piazza Leonardo da Vinci: Il Consiglio di zona 3 approva il patrocinio e la gratuità dell'occupazione del suolo pubblico per quattro mercati agricoli (27/10/12)

Il consiglio di zona 3 ha dato ieri sera su mia proposta il patrocinio e la gratuità del canone di occupazione di suolo pubblico al Biologico in Piazza, quattro mercati agricoli in Piazza Leonardo da Vinci vicino al Politecnico organizzati dall'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica e Verdi Ambiente e Società (vedi delibera).

Si terranno giovedì 15, 22 novembre e mercoledì 5 dicembre dalle 8.30 alle 18.30.

Insieme all’attività di vendita vi sarà la presenza di mostre tematiche, la proiezione di audiovisivi e attività di intrattenimento che daranno un taglio culturale alle iniziative, evidenziando l’apporto del metodo biologico di produzione agricola in vista di un consumo di cibo più salutare e rispettoso dell’ambiente.
Il consiglio di zona 3 ha valutato positivamente l'inziativa in quanto la presenza degli studenti del Politecnico consente la sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi dell’agricoltura sostenibile in sinergia con il progetto Campus Sostenibile e la tutela ambientale. Inoltre le due associazioni hanno una lunga esperienza pregressa di mercati di questo tipo a Milano (AIAB all’Isola in zona 9, VAS in piazza Gramsci in zona 8) che garantiscono la riuscita degli eventi.
I mercati si aggiungono ai mercati agricoli di Donne in Campo Lombardia e CIA in Piazza Durante e via Spallanzani una volta al mese patrocinati dal consiglio di zona 3.

Ecco il calendario dei prossimi mercati agricoli in zona 3:

Giovedì 8 novembre in piazza Santa Francesca Romana dalle 9 alle 18.30: La campagna nutre la città, Donne in Campo Lombardia e CIA


Sabato 10 novembre in Piazza Durante dalle 9 alle 15: La campagna nutre la città, Donne in Campo Lombardia e CIA

Giovedì 15 novembre in Piazza Leonardo da Vinci dalle 8.30 alle 18.30: Il biologico in piazza, AIAB


Giovedì 22 novembre in Piazza Leonardo da Vinci dalle 8.30 alle 18.30: Il biologico in piazza, AIAB


Sabato 1 dicembre in Piazza Durante dalle 9 alle 15: La campagna nutre la città, Donne in Campo Lombardia e CIA


Mercoledì 5 dicembre in Piazza Leonardo da Vinci dalle 8.30 alle 18.30: Il biologico in piazza, AIAB


Giovedì 6 dicembre in piazza Santa Francesca Romana dalle 9 alle 18.30: La campagna nutre la città, Donne in Campo Lombardia e CIA



Padroni delle Nostre Vite: spettacolo all'Auditorium di via Valvassori Peroni 56 dal 19 al 21 ottobre per sostenere Loreno Tetti che si è ribellato al pizzo della 'ndrangheta (19/10/12)

Locandina

                                                                                                                                                 IL CONSIGLIO DI ZONA 3

Da venerdì 19 a domenica 21ottobre 2012

Per sostenere Loreno Tetti, il cui  furgone è stato dato alle fiamme nella notte tra il 17 e il 18 luglio scorso, per essersi ribellato al pizzo della ‘ndrangheta

Presenta

Padroni delle nostre vite
Tratto dalla storia di Pino e Marisa Masciari
con Ture Magro
Una Produzione SciaraProgetti in collaborazione con Studio Nois
video su youtube sulla prima a Torino


                                                                                                             All’interno dell’evento “Tre giorni per tutti i Tetti” a cura dell’associazione Mitades.

Un segnale forte che si vuole lanciare con una iniziativa di 3 giorni ad ingresso gratuitoin cui verrà rappresentato lo spettacolo “Padroni delle nostre vite” un lavoro che giunge come una lama a coinvolgerci sui temi di sconcertante attualità in un momento come questo,tratto dalla storia di Pino  Masciari, imprenditore calabrese tra i più importanti del sud Italia che nel 1994 ha denunciato ‘ndranghetisti e politici mettendo in luce un sistema di collusione diffusa.


                                                                                                            AUDITORIUM DI VIA VALVASSORI PERONI  56                                                                            
                                                                              NEI GIORNI 19-20 OTTOBRE ALLE ORE 21:00  E DOMENICA 21 OTTOBRE ALLE ORE 19:00

                                                                                                                                    Saranno  presenti:

                                                                                                                        Pino Masciari - imprenditore

                                                                                    David Gentili – Presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano

                                                                                                          Renato Sacristani – Presidente del Consiglio di Zona 3

Il Blog di Pino Masciari
Pino Masciari su wikipedia

Si  entra nella sala al buio, l’attore che impersona Pino Masciari ha dietro di sé tre grandi schermi in cui compaiono altre persone che parlano, video di cosa sta succedendo.

La storia si fa concitata, la chiusura dell’azienda di Pino dopo le minacce della ‘ndrangheta, la denuncia alla procura nazionale antimafia, l’inclusione nel programma di protezione per i testimoni di giustizia, i continui spostamenti in località segrete nel nord Italia con la moglie e i due figli come un pacco, i problemi con il programma di protezione, le testimonianze in vari processi contro la ‘ndrangheta.

Una vita difficile e coraggiosa.

Con un solo attore sembra che ce ne siano tanti. Lo spettatore viene risucchiato dentro la vita di Pino, diventa quasi lui. Un coinvolgimento totale, una esperienza che non si dimenticherà mai.


Istituite due zone 30 nel Lazzaretto e intorno a via Melzo: aumenta la sicurezza per i ciclisti nel quartiere di Porta Venezia (12/10/12)

Due ordinanze del Sindaco  del 1 e 2 ottobre istituiscono le zone 30 Lazzaretto e Melzo . La velocità massima di 30 km all'ora è stata chiesta dal movimento salvaiciclisti in tutte le zone residenziali. Sono felice di questo provvedimento che consente una maggiore sicurezza dei ciclisti senza dover realizzare costose piste ciclabili in strade strette, come quelle del quartiere di Porta Venezia. E' prevista l'anno prossimo l'estensione fino a Corso Concordia e Porta Romana. E' in corso la progettazione di dettaglio delle due zone 30.
La zona 30 del Lazzaretto consente di collegare la pista ciclabile di via Vittor Pisani con Corso Buenos Aires e via Spallanzani e di collegare l'area verde di via Benedetto Marcello con i giardini pubblici lungo via Lecco, quella di via Melzo consente di raggiungere le scuole di via Pisacane da via Poerio.


Cantiere MM4: continua la battaglia per evitare che occupi preziose aree agricole ai bordi della città (26/9/12)

Le aree agricole sul lato est di Milano continuano a diminuire. In zona 3 qualche anno fa l’ospedale San Raffaele ha ottenuto una vasta area agricola di proprietà del Comune vicina al Parco Lambro per costruire un grande parcheggio a raso, togliendola ai terreni coltivati dall’unica cascina ancora in funzione nella zona, la Molino San Gregorio Vecchio. Don Verzè  aveva anche intenzione di acquistare la cascina e tutti i terreni agricoli ad est della tangenziale.

Tra  Pontelambro e la tangenziale est il comune ha deliberato un progetto di edilizia convenzionata per 800 appartamenti che occuperanno  7 ettari del terreno agricolo coltivato dalla Cascina Zerbone, impedendo alle vacche della cascina di pascolare e tagliando il collegamento tra la cascina e i restanti 35 ettari.

Tra via Corelli e viale Forlanini Impregilo ha tentato di farsi dare dal Comune 8 ettari delle aree agricole più vicine a Piazza Duomo (3,5 km) comprese nel perimetro del Parco  Sud e nel progetto di estensione del Parco Forlanini verso il centro (vedi notizia).

La forte resistenza dell’agricoltore, che ha chiesto il rinnovo per 15 anni del contratto di affitto dei terreni ed il sostegno mio, del comitato Grande Parco Forlanini e del DAM ha spinto l’amministrazione comunale a trattare con Valcomp Tre, che ha concesso per tre anni rinnovabili un’area ex-militare lungo Viale Forlanini, dietro il muro con il filo spinato.

E’ un’area di undici ettari che il demanio ha ceduto a Fintecna, di proprietà del Ministero dello Sviluppo Economico, per valorizzarla. Nel 2009 Fintecna ha costituito al 50% con il gruppo Percassi di Bergamo la società Valcomp Tre a cui l’area è stata venduta per 10 milioni di euro. L’area e’ coltivata solo nella parte nord, ed il resto, che verrà utilizzato per il cantiere,  misura circa 8 ettari.

Tuttavia Impregilo insiste per utilizzare ancora 2 ettari di terreno agricolo tra via Cavriana e lo Junior Tennis per installarvi gli alloggi prefabbricati per 100 impiegati e 380 operai e un parcheggio da 300 posti auto. In tal modo ottiene un ampliamento del campo base che passa da 8 a 10 ettari e la disponibilità immediata dell’area, visto che l’anziano agricoltore vuole cessare l’attività e c’è già l’autorizzazione del Parco Sud.

Ma l’interesse della città prescinde dal singolo contadino: un’area agricola in cui la terra superficiale è stata rimossa e accatastata per sei anni per sostituirla con una base di ghiaia e asfalto difficilmente può ridiventare produttiva. C’è anche il rischio  che il cantiere della MM4 duri più di sei anni.

Il campo vicino alla Ferrovia, salvato dal cantiere, sarà poi tagliato da un percorso pedonale che collegherà alle nuove stazioni della MM4 e della ferrovia un nuovo parcheggio di corrispondenza su due piani per 2.000 posti auto, da costruire in via Gatto al posto dell’attuale parcheggio Atm a raso da 230 posti auto. Con poca fatica il percorso può essere modificato facendogli costeggiare il campo e allungandolo da 140 a 230 metri. Tra l’altro il parcheggio è eccessivamente vicino alla città, dovrebbe essere costruito al capolinea della MM4 a Linate e non vicino ai ponti della ferrovia.

Nella foto aerea si vedono le varie aree e il percorso pedonale.

Mercoledì 3 ottobre alle 18 si terrà  una riunione a ChiamaMilano in via Corsia dei Servi delle associazioni interessate alla salvaguardia dei terreni agricoli della zona est di Milano per discutere del cantiere della MM4 e del Grande Parco Forlanini.

Aree agricole strategiche della zona est di Milano: ho presentato tre osservazioni al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (9/9/12)

Il PTCP della Provincia di Milano non ha previsto alcuna area agricola strategica nel Comune di Milano. Entro il 9 settembre chiunque poteva presentare osservazioni.

Ho presentato tre osservazioni:

  1. sulle aree agricole comprese nella zona 3 insieme al vicepresidente Rossin e al presidente della commissione urbanistica Mariani
  2. sulle aree agricole comprese nell'area del Grande Parco Forlanini  e nel Parco Sud in zona 4 insieme a Mainoldi del Comitato Grande Parco Forlanini
  3. sull'area agricola compresa tra Ponte Lambro e la tangenziale est in zona 4 vicino alla Cascina Zerbone insieme all'agricoltore della cascina Arioli

Anche il Comune ha presentato le sue osservazioni, che in parte coincidono con quelle da me presentate. Legambiente ha incluso tra le sue osservazioni anche l'area della Cascina Zerbone.
Ora la provincia ha tempo sessanta giorni per preparare le controdeduzioni e approvare il piano in consiglio provinciale.
Le indicazioni della Provincia sono prescrittive per il PGT di Milano, che dovrà essere adeguato. Il PGT appena approvato non ha indicato le aree agricole ma solo aree a verde o a pertinenza indiretta da cui le volumetrie devono essere trasferite in altre aree con il meccanismo della perequazione. Le aree agricole invece non possono essere oggetto di perequazione.
L'indicazione delle aree agricole è essenziale per il mantenimento dell'agricoltura periurbana in accordo con gli obiettivi dell'Expo 2015.
La commissione lavoro e attività produttive da me presieduta si occupa anche dell'agricoltura.


Il cantiere della MM4 potrebbe distruggere un terreno agricolo di otto ettari alle porte di Milano in via Cavriana (30/7/12) (aggiornato 8/9/12)

Il cantiere della MM4 rischia di distruggere otto ettari di prezioso terreno agricolo alle porte di Milano.
Impregilo vuole allestire il campo base, comprendente alloggi prefabbricati per 380 operai e 100 impiegati, parcheggio per 300 posti auto  (che sembra eccessivo vista la vicinanza del parcheggio dell'ATM), uffici, mensa, impianto di betonaggio e magazzino materiali in un terreno del comune di Milano tra via Cavriana, il tennis club Junior e la massicciata ferroviaria coltivato da sempre e che gli agricoltori della zona vogliono destinare a coltivazioni ortofrutticole biologiche da vendere sul posto, a km zero.
I contratti di affitto, che sono scaduti, dovrebbero essere rinnovati per 15 anni in base ad un protocollo tra il Comune e gli agricoltori del Distretto Agricolo Milanese. Si tratta di terreni agricoli compresi nel Parco Sud e nel perimetro del Grande Parco Forlanini, i più vicini a piazza Duomo (3,5 km in linea d'aria in direzione est).
Fino al 2018 o più avanti se i lavori della MM4 si prolungheranno, il terreno sarà tolto all'agricoltura. Una situazione paradossale, visto che la MM4 deve portare i visitatori all'Expo, che si occupa di nutrizione e agricoltura periurbana.
E' disponibile su viale Forlanini tra la tangenziale ed i primi edifici un terreno ex-militare di proprietà per metà di Fintecna (Stato) e per metà del gruppo Percassi di Bergamo. Sono 10 ettari acquistati per 10 milioni di euro nel 2009 con l'intenzione di edificarli quando il PGT di Masseroli prevedeva di potervi costruire.
E' un'area molto più accessibile a viale Forlanin di via Cavriana, molto stretta ed è un terreno in parte incolto. Ma ii propietari vogliono cederla per soli tre anni, e solo per il magazzino materiali.
In settembre il Comune decide dove mettere il cantiere, Impregilo preme per metterlo in via Cavriana, gli agricoltori si oppongono, e anch'io con loro.
Anche il Comitato Grande parco Forlanini vuole evitare questo assurdo consumo di suolo agricolo alle porte di Milano.
E' necessario che il Comune tratti con Fintecna e il Gruppo Percassi per ottenere l'utilizzo della loro area per tutto il campo base fino al 2018, premendo anche sul Ministero dello Sviluppo Economico che possiede Fintecna.
Ecco alcune immagini del terreno agricolo (1 ,2 ,3 ,4 ,5 ,6 ,7 )


Nuova sede della Provincia in viale Piceno, cascina Zerbone a Ponte Lambro, cantiere della MM4 in via Cavriana (17/7/12)

La zona 4 è investita tra tre problematiche di grande interesse per l’ambiente.

Pur essendo consigliere di zona 3 non posso disinteressarmene per la vicinanza con la zona e per l’impatto su tutta la città.

La Provincia ha inserito a bilancio e approvato in giunta il progetto preliminare di una nuova sede unica sul retro dell’edificio storico di viale Piceno 60, all’angolo di via Piolti de’ Binachi con via Macedonio Melloni.

L’edificio costruito nel 1914 come Brefotrofio provinciale in stile neo-romanico dall’arch. Vietti Violi e alto due piani (con un sopralzo posteriore di un piano su viale Piceno) è da tempo oggetto di interesse della provincia per unificare 900 impiegati delle sue sedi di porta Vittoria, via Guicciardini e viale Piceno perché sarà, grazie alla MM4, molto ben collegato (una fermata di metro) con la sede istituzionale di via Vivaio-corso Monforte (Palazzo Isimbardi), oltre alla stazione del passante di piazzale Dateo. Una sede alternativa in via Soderini, dove la provincia sta costruendo nuovi palazzi per il settore Lavoro, è molto più lontana.

Il primo progetto del 2011 consisteva in una torre di 30 piani progettata dallo studio Algarotti sull’asse centrale dell’edificio nel cortile posteriore.

La verifica dell’interesse culturale da parte della Soprintendenza ha portato a escludere dal vincolo l’edificio del 1940 all’angolo di via Melloni con via Piolti de’ Bianchi e quindi il progetto è stato modifica in un edificio massiccio di 8 piani e una torre di 12 piani per le direzioni degli assessorati, con un profilo che ricorda il Diamantone delle ex-Varesine e facciate in parte in cotto e in parte in vetro.

Il progetto, del costo di 43 milioni di euro, verrà finanziato con la vendita del confinante complesso di viale Piceno, che dovrebbe valere 40 milioni (3.500 euro/mq); chi vincerà la gara costruirà il palazzo e acquisterà quello vecchio, per poi ristrutturarlo per uffici e residenze e rivenderlo.

Si rimane perplessi che la Provincia, di cui non si conosce la sorte, si lanci in questa operazione immobiliare. Era stata avviata prima del governo Monti ma ora dovrebbe essere sospesa, non accelerata. Invece tutto è pronto per bandire la gara entro la fine del 2012. L’asta andata deserta per la vendita del palazzo di corso di Porta Vittoria per 55 milioni di euro dovrebbe suggerire cautela, forse invece per questa operazione ci sono imprese di costruzione in grado di indebitarsi con le banche in attesa di vendere il vecchio palazzo, peraltro vincolato dalla Soprintendenza. Chi c’è dietro questa operazione ?

Ma i 900 impiegati della Provincia ci saranno ancora quando il palazzo sarà terminato o saranno passati alle dipendenza del Comune, della Regione o della futura Città Metropolitana ? Intanto la giunta provinciale è ancora nel pieno dei suoi poteri e può bandire la gara.

Gli abitanti di via Piolti de Bianchi 46 e 48 sono assai preoccupati, il pomeriggio non avranno più il sole ai piani bassi. L’ospedale Macedonio Melloni dovrà lasciare i locali che occupa nel vecchio edificio, collegato da un passaggio sotto via Melloni. Il teatro che fine farà ? E lo sterminato archivio del Brefotrofio che conserva dal 1780 la registrazione di tutti i neonati abbandonati  a Milano per un lunghezza di 1000 metri di volumi cartacei ?

Spostiamoci in campagna.

Quaranta ettari di prezioso terreno agricolo tra Ponte Lambro e la tangenziale coltivati dalla Cascina Zerbone stanno per essere cementificati. Il Comune ha approvato un accordo di programma con la Regione per costruire 800 alloggi di edilizia convenzionata in vendita e affitto, con soli 17 alloggi (2%) di edilizia sovvenzionata. A sud di questo intervento un accordo di programma del 2008 prevede la costruzione di 1.400 alloggi per le forze dell’ordine e 500 alloggi per le forze della Polizia, compresa una nuova scuola della Polizia. In totale 6.300 nuovi abitanti che raddoppiano quelli attualmente insediati a Ponte Lambro. Un masterplan dello studio Macchi Cassia e del Politecnico prevede edifici alti 10 piani lungo la tangenziale e un parco lineare centrale.

Alla cascina viene lasciato solo un piccolo terreno lungo via Vittorini per far pascolare le sue cento mucche, le ultime a produrre latte per Milano insieme a quelle della cascina Campazzo.

La stessa cascina è in vendita all’asta, essendo di proprietà del Consorzio del canale navigabile Milano-Cremona-Po’ in liquidazione. La possibilità di salvare la cascina dipende dalla quantità di terreno che può coltivare per poter affiancare alle mucche delle attività di agriturismo.

Sembra che il Comune voglia assegnare alla cascina parte delle aree intorno all’ecomostro che si sta demolendo, ma sono sicuramente meno degli attuali 40 ettari e inoltre le mucche dovrebbero traversare via Vittorini per andare a pascolare. In compenso accanto alla cascina sono previsti degli orti urbani.

Il ricercatori del Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro ritiene indispensabile aumentare la popolazione per costruire nuovi servizi come la scuola media. Ma con questo ragionamento si dovrebbero raddoppiare tutti i comuni italiani sotto certe dimensioni. L’attività agricola dovrebbe invece valorizzare il quartiere, in previsione dell’Expo 2015.

Poco più a nord in pieno Parco Sud se ne stanno andando altri preziosi terreni agricoli tra la via Cavriana e la ferrovia e anche oltre via Cavriana.

MM e Impregilo vogliono allestire il cantiere della MM4 con gli alloggi per 850 operai ed i silos per il cemento in un’area agricola. Questa è stata tenuta a riposo da sei anni per adibirla ad ortocultura biologica da parte dell’agricoltore che affitta i terreni del Comune da generazioni. E’ in pieno Parco Sud e nel perimetro del Grande Parco Forlanini. E’ l’area agricola più vicina a Piazza Duomo (3,6 chilometri) in direzione est.

Un’area alternativa di 6 ettari lungo viale Forlanini dietro la polveriera e di proprietà al 50% di Fintecna (Stato) e al 50% del gruppo Percassi di Bergamo non è stata presa in considerazione perché l’affitto è più costoso. SI tratta di un’area in cui il PGT di Masseroli prevedeva che si potesse costruire mentre il PGT della nuova amministrazione ha azzerato le previsioni, essendo nel parco sud. Tuttavia è un incolto sterrato di minore valore agricolo. Inoltre è meglio accessibile dai mezzi di cantiere, via Cavriana  e via Gatto sono strette.

Faccio appello agli Assessori Maran e Boeri, che ha la responsabilità del settore agricoltura, perché il cantiere venga spostato. Si chieda a Fintecna e Percassi l’affitto dei loro terreni fino al 2018.

Per Cascina Zerbone si abbia il coraggio di riconoscere l’errore e si torni al rispetto dei terreni agricoli.

Per la sede unica della Provincia il sindaco Pisapia, che sta discutendo della città metropolitana con il presidente Podestà, inviti questo ente a rinviare ogni decisione sulla collocazione dei suoi impiegati.


Spostamento dell'Istituto dei Tumori e dell'Istituto Besta alla Città della Salute: ne discute la mia commissione Lavoro insieme a Politiche Sociali e Territorio della zona 3 venerdì 22 giugno dalle 18 alle 20 in via Sansovino 9, il pubblico può intervenire (22/6/12)

Il Consiglio di Zona 3 si sta muovendo sulla Città della Salute.

Presidente e consiglieri hanno incontrato i presidenti e direttori generali del.Istito Besta e Istituto dei Tumori, hanno partecipato martedì scorso all'assemblea organizzata dalla RSU dell'Istituto dei Tumori e al sopralluogo all'Istituto dei Tumori della commissione Politiche Sociali del Consiglio Comunale mercoledì scorso.

Oggi venerdì 22 giugno dalle 18 alle 20 si riuniscono in via Sansovino 9 le commissioni Lavoro, Politiche Sociali e Territorio della zona 3 in seduta congiunta per ascoltare i lavoratori e preparare un documento che sarà discusso e votato in un consiglio straordinario che si terrà nell'Aula Magna dell'Istituto dei Tumori martedì 26 giugno alle 20 in via Venezian 1.

Il pubblico può intervenire sia alle commissioni che al consiglio.


900 a pedali: visita in bici degli edifici dell'arch. Ignazio Gardella domenica 10 giugno alle 11 e alle 15 con partenza dal Museo del 900 in via Marconi 1 (6/6/12)

Domenica 10 giugno il Museo del 900, in collaborazione con Ciclobby, organizza una visita in bicicletta degli edifici progettati dall'arch. Ignazio Gardella (vedi mappa e scheda). Tra gli edifici è compresa la stazione ferroviaria di Lambrate in zona 3. La guida è l'arch. Pierfrancesco Sacerdoti.

La quota è di 12 euro, ridotta a 10 euro per i soci di Ciclobby e i possessori della card del Museo del 900.
E' consigliata la prenotazione al numero 02-43353522.


No all'ecomostro della Provincia in viale Piceno (30/5/12)

Il Corriere ha pubblicato un articolo sulla possibile costruzione di un grattacielo della Provincia in viale Piceno 60, sul lato di via Piolti de' Bianchi.

Nell'articolo si parla dell'ecomostro che la Provincia di Milano vorrebbe costruire abbattendo la parte posteriore dello storico Brefotrofio Provinciale di viale Piceno, costruito del 1914 in stile neo-romanico dall’architetto Vietti Violi, progettista dell’Ippodromo di san Siro, e dagli ingegneri Sarti e Denti (vedi foto degli anni trenta).

Si tratta di un complesso sottoposto a vincolo monumentale in seguito a verifica dell’interesse culturale da parte della Soprintendenza, in cui verrebbero demolite due palazzine non vincolate su via Piolti de’ Bianchi, una su via Macedonio Melloni ed una su corso Plebisciti di due piani perfettamente integrate in un quartiere dell’inizio del novecento per fare posto ad un grattacielo di 30 piani che ospiterà gli uffici della Provincia.

La Provincia venderebbe il resto dell’edificio su piazzale Dateo per finanziare la costruzione del nuovo edificio, visto che non è riuscita a vendere il palazzo in corso di Porta Vittoria di fronte al Tribunale (il bando è scaduto il 22 maggio).

Il nuovo grattacielo avrebbe una superficie lorda di pavimento di 15.000 mq, la metà del Pirellone.

L’impatto sul quartiere sarebbe disastroso, lo si vedrebbe da tutto l’asse di corso Indipendenza, protetto nel 1990 da vincolo ambientale perché “ l'asse viario risulta cono prospettico di notevole interesse nell'insieme dei giardini e delle aree piantumate nonché degli impianti edilizi che, pur nella loro frammistione, mantengono ancora leggibili i caratteri tipologici-edilizi del primo novecento.”

Il vincolo definitivo, deliberato dalla Regione nel 2010, specifica che si tratta di un ”asse viario di forte effetto scenico al quale partecipano anche le correlate piazze, rappresenta una forte unitarietà urbanistica e architettonica alla cui riconoscibilità contribuiscono i sistemi dei parterre e le alberature lineari di significativa imponenza e continuità che sottolineano i lunghi assi prospettici; rappresenta pertanto un elemento di forte caratterizzazione della città ottocentesca, di notevole significato e valore paesaggistico nel contesto urbano milanese, da salvaguardare e valorizzare tanto nella struttura complessiva quanto negli specifici elementi urbanistici e architettonici che li contraddistingue”.

Ecco cosa la Provincia rovinerebbe con il grattacielo nel suo cortile, poco prima di essere azzerata dalle leggi del Governo Monti.

Possiamo chiamare il grattacielo il “Podestone” dal Presidente Podestà, in concorrenza con il Formigone della Regione Lombardia in via Melchiorre Gioia.

Gli edifici che si affacciano su via Piolti de’ Bianchi sarebbero oscurati, gli edifici liberty dell'ex-brefotrofio schiacciati dalla mole del nuovo edificio.

Negli edifici che sarebbero demoliti sono ospitati alcuni reparti dell’Ospedale Macedonio Melloni, collegati tramite una galleria sotterranea, alcune detenute con bambini ed un centro psichiatrico dell’Ospedale Niguarda. Nell’ex Teatrino dei Bambini è ospitato il Teatro “La scala della vita”  dell’associazione Il Sipario dei bambini (vedi ultimo allegato uno degli edifici che saranno demoliti).

Martedì 29 maggio i l’assessore al territorio della Provincia Altitonante ha incontrato me, la consigliera di zona 3 dei Verdi de Luca ed un gruppo di abitanti delle vie dell’area per parlare del grattacielo.

Ha confermato che l’idea c’è ma è stata rallentata. Vogliono vendere il complesso di viale Piceno 60 perché è male isolato termicamente e trasferire tutti gli impiegati di Piceno e di Porta Vittoria, che sperano ancora di vendere, nella torre. Ha sostenuto che l’edificio sarà molto più basso del primo progetto, circa 10 piani, ma se tengono la stessa slp dovrà essere secondo me più largo su via Piolti de Bianchi. Ha sostenuto che quella è una localizzazione ottima per concentrare gli impiegati, vista la presenza del passante e il futuro arrivo della MM4. Nel nuovo palazzo andranno circa 600 persone su un totale di 1700 persone della provincia. Gli altri staranno in Soderini, Vivaio e Oberdan. Pensano di risparmiare a regime 6 milioni di affitti all’anno e molte spese di riscaldamento

Il palazzo storico di viale Piceno verrà venduto ad uso residenziale o assegnato all’Ospedale Macedonio Melloni. Con piani così alti mi sembra strano che si possa utilizzarlo ad uso residenziale. Ha anche sostenuto che il progetto è del centro studi Pim quando in realtà è dello studio Algarotti, che è presidente del PIM. Al PIM non ne sanno nulla.

Abbiamo tutti sostenuto che con tutti i grattacieli vuoti a Milano potevano andare in uno di quelli, ma ha detto che hanno cercato di acquistare qualcosa ma gli immobiliaristi chiedono cifre troppo elevate.


I lavoratori del Besta e dell'Istituto dei Tumori si oppongono allo spostamento dei due istituti a Sesto San Giovanni (24/5/12)

Sono stato oggi all'incontro organizzato da Anna Scavuzzo, consigliera comunale di Milano Civica, all'auditorium di via Valvassori Peroni tra gli assessori Majorino e De Cesaris e i dipendenti dell'Istituto Nazionale Neurologico Besta e dell'Istituto Nazionale dei Tumori. Era presente anche il consigliere Monguzzi che quando era in Regione si è occupato dello spostamento dei due ospedali.
Il tema era lo spostamento dei due istituti a Sesto San Giovanni o alla Piazza d'Armi (caserma Perrucchetti) a Milano.
La Regione vuole decidere rapidamente e ha chiesto che entro il 29 maggio Milano porti una garanzia che il ministero della difesa gli venderà l'area della piazza d'armi per costruire l'ospedale. Purtroppo il ministero ha tempi lunghi per decidere e Milano rischia di perdere i due ospedali.
La RSU dell'Istituto dei Tumori sostiene da anni che non c'è nessun bisogno di spostarlo. Sono stati fatti investimenti sulla Cascina Rosa e sul centro di ricerche AmodeoLab in via Amodeo e si può sopraelevare un edificio basso se si vuole aumentare lo spazio.
Inoltre non c'è mai stata alcuna sinergia con il Besta.
I lavoratori del Besta vorrebbero rimanere dove sono costruendo una nuova torre dietro l'ospedale, dove c'è il monumento ai partigiani. Era stata progetta molti anni fa quando il segretario generale era Franco Arosio.
In alternativa potrebbe essere utile andare vicino ad un ospedale generalista come Niguarda per condividere alcune strutture. Le stanze attuali sono troppo piccole per le dimensioni dei letti.
Il trasferimento a Vialba vicino all'ospedale Sacco sembra fosse in funzione della costruzione di case in edilizia convenzionata da parte di cooperative legate alla Compagnia delle Opere intorno al nuovo ospedale ma il finanziamento è saltato.
Ora la Regione vuole utilizzare il fondo sanitario, finanziando l'operazione con le spese correnti e penalizzando gli altri ospedali.
Secondo Crosignani dell'Istituto dei Tumori l'idea di concentrare i due ospedali nasceva in concorrenza con il Cerba, l'idea di Veronesi per il Cerba era motivata dalla necessità di curare i tumori con costose analisi del Dna (medicina molecolare). Ma la ricerca scientifica ha smentito la necessità di queste analisi in quanto si è scoperto che le metastasi non hanno lo stesso patrimonio genetico del tumore.
L'unione di Besta e Istituto dei Tumori non ha quindi alcuna necessità scientifica.
A Sesto il nuovo ospedale serve per lanciare la vendita degli edifici residenziale che si costruiranno nell'ex Area Falck. L'idea è di costruire l'ospedale vicino al nuovo parco, ma non è chiaro se la dimensione del parco diminuirà, come succederà con il Cerba nel parco Sud.
Beppe Caravita, presente all'incontro, ha scritto un articolo su partecipami
http://www.partecipami.it/infodiscs/view/9934


Obbligo di acqua del rubinetto gratuita in bicchiere o caraffa in tutti i bar, ristoranti, gelaterie, focaccerie: il Consiglio di Zona 3 chiede al Sindaco di utilizzare gli strumenti più opportuni (22/5/12)

Con una delibera approvata giovedì 17 maggio dopo un lungo scontro con l'opposizione di centrodestra, il consiglio di zona 3 ha approvato una delibera molto innovativa sul consumo dell'acqua potabile in tutti i locali di somministrazione alimenti.

La delibera non si limita ad incentivare il consumo di acqua potabile con campagne di sensibilizzazione o bollini di qualità come la campagna "Imbocchiamola" di Legambiente, ma chiede al Sindaco di obbligare tutti i locali a:

- includere gratuitamente nel coperto fornito insieme agli alimenti, un bicchiere di acqua potabile di rubinetto, da potersi poi successivamente riempire a volontà. Nel caso in cui il coperto non fosse previsto, l'esercente fornisca, a richiesta dell'avventore e sempre gratuitamente, acqua potabile di rubinetto a volontà;
- indicare chiaramente sul menù, e comunque in posizione visibile all'ingresso ed all'interno del locale, la possibilità di richiedere gratuitamente acqua del rubinetto.

Si tratta di seguire l'esempio degli USA, come ha dichiarato in una intervista a Eco dalle Città il consigliere Papale che ha preparato la delibera.

Nel mio intervento in consiglio di zona a favore della delibera ho chiesto che le persone che interverranno dall'1 al 3 giugno all'Incontro Mondiale delle Famiglie possano risparmiare il costo dell'acqua minerale bevendo l'acqua del rubinetto, che a Milano è ottima.

Repubblica del 24/5 ha dedicato un articolo alla delibera.





Mio intervento sul censimento degli edifici vuoti richiesto dal comitato Salviamo Il Paesaggio ai comuni, il ruolo dei consigli di zona e l'IMU sulle case sfitte (5/5/12)

Sono intervenuto all'incontro del comitato milanese di Salviamo il Paesaggio a ChiamaMilano il 24 aprile scorso proponendo un ruolo delle zone nel censimento degli edifici vuoti richiesto dal comitato a tutti i comuni italiani. Ho anche chiesto di tassare di più le seconde case sfitte rispetto a quelle affittate con l'Imu e con una tassa di scopo (IMU-2) per opere pubbliche come le nuove metropolitane da far pagare solo sulle case sfitte.
Ecco il video.


La Giunta Comunale autorizza una frequenza mensile dei mercati agricoli, la zona 3 fa da apripista con i mercati mensili di via Spallanzani e piazza Durante (4/5/12)

E' stata pubblicata all'Albo Pretorio la delibera di giunta del 30/3 che ha autorizzato i produttori agricoli a tenere un mercato nella stessa via con frequenza mensile. Con la Giunta Moratti i mercati agricoli su area pubblica potevano avere al massimo una frequenza trimestrale e quindi erano stati tutti annullati dagli organizzatori.
In attesa che il Consiglio Comunale definisca le modalità di organizzazione dei mercati agricoli in base alla Legge De Castro del 2006, l'assessore d'Alfonso, volendo autorizzare i mercati agricoli da me promossi in zona 3 con frequenza mensile, ha portato in giunta una delibera che deroga dal precedente limite.

Ringrazio l'assessore per la sua sensibilità verso questa modalità di vendita diretta dei prodotti agricoli dai produttori lombardi ai consumatori.
Il prossimo passo sarà la riduzione della tassa di occupazione suolo pubblico per i mercati agricoli, che pagano il doppio rispetto ai mercati rionali settimanali (coefficiente 0,8 rispetto a 0,34).

In via Spallanzani ogni banco ha pagato circa 40 euro di tassa di occupazione.
Ecco il volantino del mercato di via Spallazani giovedì 3 maggio e piazza Durante sabato 12 maggio e le foto del mercato di via Spallanzani del 5 aprile scorso.


Edifici nei cortili: maggioranza o opposizione d'accordo per mantenere la stessa altezza dell'edificio precedente, dovrebbe essere accolta la mia osservazione in proposito (5/4/12)

Repubblica, il Giorno, l'Avvenire e il Giornale riportano la notizia che maggioranza e opposizione in un incontro sugli emendamenti al PGT sono rimasti d'accordo che non si deve consentire l'aumento di altezza degli edifici nei cortili. Nel PGT adotatto l'altezza massima è la metà dei quella dell'edificio più alto che si affaccia sul cortile.
Avevo presentato una osservazione che non era stata accolta e che è stata sostenuta dal consiglio di zona 3 e dalla Rete dei Comitati Milanesi.

Altezze massime degli edifici nei cortili all'interno dei cortili negli edifici compatti a cortina.
Sacerdoti PG
880522/2010

La norma della legge urbanistica regionale che considera ristrutturazione edilizia anche la demolizione e ricostruzione degli edifici con variazione di sagoma a parità di volumetria, meno restrittiva della norma nazionale, ha consentito di demolire gli edifici di uso artigianale o parcheggi alti un piano all’interno dei cortili degli edifici compatti a cortina e trasformarli in edifici residenziali molto più alti, togliendo luce alle facciate interne degli edifici e creando nuovi affacci.

Forte è stata finora l’opposizione degli abitanti degli edifici intorno a queste operazioni immobiliari, che hanno anche ridotto i parcheggi a pagamento a disposizione degli abitanti. Il riuso di questi edifici può avvenire, se necessario, mantenendo l’attuale sagoma.

La norma adottata,  pur migliorativa rispetto a quella inizialmente proposta nell’art. 15.2.b, consente ancora di sopraelevare notevolmente gli edifici di un piano fuori terra nei cortili, soprattutto in situazioni di altezze diverse degli edifici intorno (altezza massima pari alla metà dell’edificio più alto in cortina).

Si richiede di non consentire la sopraelevazione degli edifici all’interno dei cortili:

       l’edificazione in tutto o in parte all’interno dei cortili dovrà essere di altezza pari o inferiore a quella esistente;


La Rete dei Comitati per la Qualità Urbanistica sta conducendo una grande battaglia su questo tema.(vedi notizia)


Riapertura dei Navigli a Milano: si potrebbero utilizzare in parte i fondi per la via d'acqua dell'Expo (28/3/12)

Ho partecipato a due eventi sulla riapertura dei Navigli, martedì pomeriggio allo Studio Battisti, mercoledì mattina all'auditorium della Regione organizzato dall'AIM.

In seguito alla vittoria dei quinto referendum ambientale qualcosa si sta muovendo a livello comuale e regionale. Anche l'Area C, con la diminuzione del traffico in centro, consente di affrontare il tema con maggiore facilità.
Una mozione del consigliere regionale Marcora dell'UDC, passata all'unanimità in consiglio regionale in gennaio, chiede che una parte consistente dei 175 milioni di euro sia utilizata per riaprire i navigli (vedi link).
La rappresentante della società Expo arch. Anna Rossi è intervenuta difendendo il progetto della via d'acqua tra l'Expo ed il naviglio grande utilizzando l'acqua del canale Villoresi, e sostenendo che comunque 20 milioni di euro saranno spesi per rinforzare le sponde del naviglio grande tra San Cristoforo e la Darsena e 17 milioni per il progetto della Darsena.
Gli atti del convegno saranno pubblicati sul sito dell'AIM http://www.aim.milano.it/aim/index.html
Il professor Borgonovi della Bocconi ha illustrato uno studio in base al quale, se l'1% dei visitatori di Milano (11 milioni all'anno) si fermassero mezza giornata in più a fare turismo spenderebbero 9 milioni di euro in città con un valore aggiuto di 3 milioni, mentre gli immobili, con la riapertura dei navigli, aumenterebbero il loro valore con un aumento dell'IMU di 8,5 milioni di euro (1,5% immobili vecchi, 18% immobili nuovi).
Sembra che la riapertura dei navigli dalla Cascina de pomm alla Darsena costi 70 milioni di euro.


Stop alla costruzione di ecomostri nei cortili (24/3/12)

La battaglia contro la trasformazione di edifici bassi nei cortili in edifici residenziali di molti piani ha ottenuto una parziale vittoria nel Piano Casa della Regione Lombardia con il divieto di cambiamento di sagoma nelle sostituzioni edilizie, salvo modeste armonizzazioni architettoniche agli edifici confinanti. La Regione Lombardia ha dovuto rispettare una sentenza della Corte Costituzionale che non consente alle Regioni di modificare le norme edilizie statali e si è adeguata a quanto previsto dal Piano Casa nazionale.
Ora la battaglia si concentra sul PGT di Milano, in cui si chiede l'accoglimento di una mia osservazione per la fissazione dell'altezza massima degli edifici nei cortili pari all'altezza esistente, che non è stata accolta dagli uffici.
Il PGT adottato prevede che l'altezza massima sia pari alla metà dell'altezza massima degli edifici che si affacciano sul cortile, ma questa norma è penalizzante per chi abita nei piani bassi degli edifici che si affacciano su cortili delimitati da costruzioni alte.

Leggi il comunicato della Rete dei Comitati per la Qualità urbanistica.


L'opposizione con il suo ostruzionismo blocca i lavori del consiglio di zona 3 e spreca i soldi dei contribuenti (23/3/12)

L'opposizione blocca da tempo i lavori del consiglio di zona 3 presentando una grande quantità di mozioni urgenti all'inizio dei lavori.
Vedi articolo di Milano Today.

La maggioranza ha fatto recentemente alcune concessioni all'opposizione, come l'assegnazione delle competenze sulla sicurezza alla commissione lavoro e la discussione al primo punto della delibera sul decentramento, ma l'opposizione è divisa tra le diverse anime del Pdl, Lega, Fli e Udc e tutti vogliono qualcosa, ricattando la maggioranza con la presentazione di mozioni urgenti che bloccano i lavori del consiglio. Il regolamento del consiglio di zona 3, anomalo rispetto a quello di tutti gli altri, permette l'ostruzionismo con mozioni urgenti che non hanno nulla di urgente e che tra presentazione e duscussione dell'urgenza fanno perdere ore e fanno buttare via il gettone di presenza.

Ogni consigliere prende 60 euro lordi, ogni serata del consiglio costa per 41 consiglieri 2460 euro più gli straordinari dei due addetti del Comune che seguono la seduta. L'opposizione ha tutte le possibilità di collaborare con la maggioranza nelle commissioni e in aula nella preparazione dei pareri e nelle delibere di spesa dei fondi che il comune assegna alle zone. Invece si è messa a fare ostruzionismo anche nelle commissioni, irritando anche i cittadini presenti che non riescono a parlare.


Web TV della Biblioteca Valvassori Peroni: il 7 marzo partono i laboratori di reportage volti a documentare il territorio e le realtà della Zona 3 (25/2/12)

Il 7 marzo 2012, presso la biblioteca VALVASSORI PERONI, parte il primo ciclo di laboratori del progetto TWB - TV Web Biblioteca. Si tratta di laboratori di reportage volti a documentare il territorio e le realtà della Zona 3, in particolare del quartiere di Lambrate ma non solo. La partecipazione ai laboratori è propedeutica all'inserimento nella redazione di TWB, aperta a giovani e adulti in un'ottica di coesione sociale e scambio intergenerazionale.

I laboratori sono rivolti a giovani tra i 13 e i 25 anni. Maggiori info nell'invito allegato.

CONTATTI

Biblioteca VALVASSORI PERONI - via Valvassori Peroni 56, Milano - 02
88465095 - redazione.twb@gmail.com

IL PROGETTO

TWB – TV Web Biblioteca
A cura di: Biblioteca Valvassori Peroni, Consorzio SIS.

La sperimentazione, rivolta agli adolescenti e ai giovani adulti, consiste nella realizzazione di una Web TV che documenti il territorio di Lambrate e promuova le attività della biblioteca, con la finalità di stimolare nei giovani l’immaginazione e la creatività attraverso l’acquisizione di competenze in grado di renderli più consapevoli sia delle potenzialità espressive e comunicative degli strumenti multimediali e del web sia della complessità e delle trasformazioni dello spazio e del territorio in cui vivono.
In allegato, l'invito a partecipare alla prima attività di TWB,laboratori di reportage rivolti a ragazzi tra i 13 e i 25 anni.

IL CONTESTO

gennaio 2012  > maggio 2013
CI VEDIAMO TUTTI IN BIBLIOTECA!

Da gennaio 2012 prende il via nelle biblioteche di pubblica lettura del Comune di Milano “CI VEDIAMO TUTTI IN BIBLIOTECA!”:  dieci biblioteche di sette diverse zone della città di Milano sino al maggio 2013 saranno protagoniste di cinque sperimentazioni che avranno
l’obiettivo comune di promuovere la coesione sociale e il dialogo interculturale e intergenerazionale soprattutto tra giovani, anziani e stranieri, attraverso processi di fruizione e di protagonismo culturale e occasioni di partecipazione attiva, scambio e confronto.
Nel sempre più dinamico contesto urbano e sociale oggi le biblioteche di pubblica lettura non si limitano ad essere depositarie del sapere trasmesso attraverso i libri, ma diventano luoghi di cultura centrati sulla diffusione dell’informazione e sulla multimedialità e si
trasformano in spazi di relazioni sociali attive. Per queste ragioni il Settore Biblioteche del Comune di Milano, in continuità con il Progetto 2010-2011: “VIENI! CI VEDIAMO IN BIBLIOTECA”, ha aderito con successo al bando “Favorire la coesione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura” promosso nel 2011 dalla Fondazione Cariplo e può oggi inaugurare il nuovo progetto “CI VEDIAMO TUTTI IN BIBLIOTECA!”.


Il mio contributo alla scelta di itinerari ciclabili in zona 3 (17/2/12)

Con l’avvio dell’Area C all’interno della cerchia dei Bastioni la maggioranza del Consiglio di Zona 3 ha deciso di avviare ulteriori iniziative per migliorare l’ambiente delle aree esterne della città.

La prima è la proposta di chiudere gradualmente al traffico Corso Buenos Aires tutte le domeniche, iniziando con una sperimentazione che preveda la chiusura di una domenica al mese, la gratuità per l’occupazione del suolo pubblico esclusivamente per  la realizzazione di iniziative di carattere culturale, ludico e ricreativo, l’istituzione di un tavolo che, coinvolgendo gli assessorati competenti, il Consiglio di Zona 3 e le associazioni di commercianti e di cittadini presenti nell’area, si riunisca periodicamente per la programmazione, definizione e valutazione delle iniziative da realizzare. La delibera è stata approvata il 2 febbraio scorso.

La seconda, a cui ho collaborato con gli arch. Bacigalupo e Spagnolo del comitato tecnico di Ciclobby (vedi proposta e cartina),  è la proposta di creare degli itinerari ciclabili che attraversino la zona da nord a sud su tre assi paralleli:

  1. da Piazza Piola a Piazzale Susa lungo i controviali di viale Romagna,
  2. da via Bassini a Piazza San Gerolamo lungo via Valvassori Peroni, via Tajani, via S. Benigno,
  3. da Piazzale Lavater a Piazza Risorgimento lungo via Ramazzini e via Pisacane o in alternativa lungo via Frisi, via Melzo, via Poerio da nord a sud e via Kramer , via Sirtori e via Lambro da sud a nord.

Per mettere in sicurezza i percorsi dei ciclisti si propone che la velocità  massima nella strade percorse dagli itinerari sia di 30 km orari, con un cartello che indichi la precedenza dei ciclisti sugli altri mezzi. Si riprende l’idea delle isole ambientali, racchiuse da strade a scorrimento veloce, all’interno delle quali ciclisti e altri mezzi possono convivere.

In una situazione di ristrettezze economiche e con un costo medio di 1 milione di euro a km per la costruzione di piste ciclabili questo approccio costa molto poco e consente di realizzare molti più percorsi ciclabili rispetto alle piste dedicate ai ciclisti, che necessitano di semafori dedicati e di grossi interventi sulle strade.

Il ciclista può usare la sede stradale con poche modifiche per rallentare il traffico (es. castellane o gimcane) e qualche cartello, non si devono restringere i marciapiedi, rimuovere pali e dehors nè costruire scivoli e cordoli, non si rischia l’apertura delle portiere in quanto il ciclista può viaggiare in mezzo alla strada. Solo in alcuni punti è necessario un percorso dedicato, come in via Ramazzini.

Le commissioni ambiente e territorio del consiglio di zona 3 hanno esaminato la proposta alla presenza del responsabile del settore ciclabilità del Comune arch. Giorgio e di un rappresentante della polizia locale.

In una prima fase si è esaminato con attenzione il primo itinerario, in cui si è studiata anche la possibilità di un attraversamento di piazza Piola con proseguimento in viale Lombardia per raggiungere la pista ciclabile di viale Padova. Per viale Lombardia non si è ancora trovata una soluzione per il disegno di una pista ciclabile mentre una pista di Piazza Piola avrebbe un costo elevato per l’adeguamento dei semafori nei sette incroci. L’uso dei controviale di viale Romagna invece non dà particolari problemi e potrebbe essere proseguito fino a Piazzale Corvetto, secondo un  percorso già studiato dal Comune.
La delibera è stata approvata il 9 febbraio.

Gli altri due itinerari verranno esaminati in prossime commissioni. Il secondo lungo via Valvassori Peroni non dovrebbe avere particolari problemi mentre per il terzo sono stati fatti in passato tre progetti di pista ciclabile in via Pisacane (1996, 1999, 2005) ipotizzando nell’ultimo un senso unico. La pista dovrebbe essere finanziata in parte dai corrispettivi della costruzione del parcheggio di piazza Fratelli Bandiera (175 milioni di euro). Gli itinerari lungo via Melzo e Sirtori potrebbero sostituire la pista se questa non fosse realizzabile per motivi tecnici o finanziari.

Una volta che il consiglio avrà approvato questi percorsi le commissioni ne studieranno altri da proporre al Comune per dotare finalmente la nostra zona di una rete di itinerari che favoriscano l’utilizzo della bicicletta per tutti gli spostamenti brevi  in sostituzione all’automobile. L’obiettivo di Milano è di raggiungere il 25% degli spostamenti effettuati con la bicicletta entro il 2020 dall’attuale 6%. La Zona 3 darà il suo contributo.


 

Le cantine vuote del mercato di via Rombon assegnate ai Gruppi di Acquisto Solidale: una richiesta del consiglio di zona 3 al Comune (22/12/11)

Il Consiglio di Zona 3 ha approvato una relazione da me preparata come Presidente della Commissione Lavoro e Attività Produttive che chiede al Comune di assegnare ai GAS le cantine inoptate del mercato coperto di via Rombon, con il solo pagamento delle spese di gestione. I GAS chiedono da tempo spazi per lo stoccaggio delle merci da distribuire ai soci.

Il Settore Commercio del Comune emetterà a breve un bando che assegnerà di box liberi dei mercati coperti di Fusina e Rombon.
In Fusina è prevista una cartoleria ed elettronica di consumo, in Rombon un negozio di fiori e piante, frutta e verdura, macelleria bovina, ovina, caprina ed equina, pescheria, merceria e riparazioni di sartoria, alimentari internazionali confezionati.

Nel mercato doperto di Rombon è stato finalmente riparato il tetto bruciato da anni e tagliato l'albero morto. Con i nuovi negozi si spera che si rianimerà dopo anni di decadenza.Ne beneficerà anche l'area intorno, piuttosto degradata.
 

Il consiglio di zona 3 approva la delibera sul riesame delle osservazioni al PGT (7/12/11)

Il consilgio di zona 3 ha approvato un documento che indica le osservazioni al Pgt che dovrebbero essere accolte.
Il documento riprende per la maggior parte il parere dato al Pgt nel novembre 2009, in quanto la successiva adozione non l'ha modificato nelle parti che il consiglio di zona chedeva di cambiare.

Anche le altre zone hano approvato o stanno approvato delibere su questo tema.

Si spera che l'ufficio tecnico dell'urbanistica che sta predisponendo le controdeduzioni alle osservazioni accolga le indicazioni del conisiglio di zona 3.
 

Il consiglio di zona 3 mi ha eletto suo rappresentante nella Commissione per il Paesaggio (6/12/11)

Sono stato eletto con 19 voti favorevoli, 7 contrari e 7 astenuti a rappresentante del consiglio di zona 3 nella Commissione per il Paesaggio. Gli altri candidati, in ordine di voti ricevuti, erano Jacopo Muzio (15 voti), Zirulia (14 voti), Panzeri (13 voti), Andolfato (12), Monti (6 voti), Attanasio (4 voti).
Sarà chiamato a dare un parere sui progetti urbanistici che riguardano la zona.

L'associazione Pepe Verde raccoglie 1000 firma all'Isola per un giardino temporaneo in un'area del Comune all'angolo di via Pepe con via Borsieri (30/11/11)

Questa sera ero alla riunione dell'associazione Pepe Verde al Metronauta di via Confalonieri 1.
C'era una cinquantina di persone e tra loro Milly Moratti.
Bert Theis e Africa hanno fatto vedere un video sulla festa di Pepe Verde quest'estate, la presentazione del progetto, un video su un'esperienza spagnola e una francese, il video della risposta di Pisapia sul progetto quando è andato all'Isola prima del ballottaggio nel maggio scorso. Ha dicharato che il progetto gli sembrava fattibile.
Sabato scorsa hanno raccolto 1000 firme a favore del progetto nei mercati di zona.
Hanno incontrato agli assessori Castellano e Maran che sono favorevoli al progetto, prossimamente andranno dall'assessore de Cesaris.
Alla riunione è intervenuta una persona del comitato di Precotto che ha creato un giardino temporaneo in una zona abbandonata di proprietà del comune.
Milly ha parlato del giardino temporaneo in viale Montello dove c'era la Piccola Scuola di Circo.
Speriamo che l'assessore de Cesaris li ascolti e che il Comune gli dia l'area in via temporanea per creare un giardino e un'area giochi per il quartiere. Ce n'è un disperato bisogno da quando i giardini di via de Castillia sono stati occupati dal cantiere della metropolitana e degli edifici di Catella (Bosco Verticale). Gli unici giardini disponibili sono quelli davanti alla Fondazione Catella, troppo piccoli e lontani.
Questo è il risultato del modo di realizzare i progetti urbanistici a Milano: prima si costruiscono le case ed alla fine si fanno i giardini. All'estero si fa esattamente il contrario, prima i giardini e poi le case per consentire agli alberi di crescere prima che arrivino gli utenti dei giardini.
Milly ha ricordato che in consiglio comunale l'assessore Verga alcuni anni fa aveva promesso che la biblioteca degli alberi sarebbe stata costruita subito, prima dei grattacieli di Porta Nuova. E invece l'area del parco è occupata dai silos per il cemento del cantiere di Porta Nuova, dalle baracche per gli operai e dalle case prefabbricate in cui l'impresa di Catella e Ligresti fa vedere gli appartamenti in vendita ai potenziali acquirenti. Prima era stata occupata dal cantiere della nuova sede della Regione e della linea 5 della metropolitana.
E intanto il progetto della biblioteca degli alberi è stato ridotto e adattato ai progetti dei privati approvati tutto intorno. Come ha dichiarato Mirko Zardini,uno dei progettisti del gruppo Inside-Outside che vinse il bando del comune per il parco, la biblioteca degli alberi è diventata il giardino Moratti e lui si è ritirato dal gruppo.
Anche a Citylife non c'è ancora traccia del parco che doveva essere secondo il sindaco Albertini il Central Park di Milano, mentre gli edifici residenziali di Libeskind e Hadid sono quasi ultimati.
Ecco l'articolo di Repubblica su Pepe Verde
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/11/28/news/un_parco_in_mezzo_ai_grattacieli_ecco_il_sogno_del_quartiere_isola-25705127/
e il volantino
www.msacerdoti.it/pepeverde291111.pdf


Oggi, un anno fa, perdevo le primarie del centro-sinistra per la candidatura a Sindaco di Milano ottenendo solo l'1,1% (14/11/11)

Tuttavia quella sera ero felice perchè Giuliano Pisapia aveva vinto, anch'io avevo votato per lui. Tra i miei avversari lo ritenevo quello più adatto a sfidare Letizia Moratti e diventare Sindaco di Milano, come dichiarai a Repubblica.
Dopo le primarie quasi tutti si sono dimenti...cati di me a cominciare dai giornalisti e la successiva campagna elettorale con la lista di Milly Moratti per Pisapia è stata molto faticosa, anche se fatta con entusiasmo.
Alla fine la lista non ha raggiunto il numero sufficiente di voti per avere neanche un consigliere comunale ed io sono arrivato terzo. Tuttavia anche questa volta sono rimasto contento per il risultato di Giuliano al primo turno e la sua successiva vittoria al ballottaggio, conseguenza dell'impegno di tanti elettori e sostenitori.
A sorpresa mi sono ritrovato in consiglio di zona 3, in un ruolo per il quale non avevo fatto campagna e che avevo già ricoperto dal 1991 al 1999, anche se in una zona 3 più piccola.
Spero di poter dare il mio contributo alla amministrazione di centro-sinistra anche se solo a livello di zona (spero con maggiori poteri), continuando comunque il mio impegno a livello cittadino nella Rete dei Comitati Milanesi.
Oltre che dei temi dell'ambiente e urbanistica, a me cari, mi occupo di Lavoro e attività produttive essendo stato eletto presidente di questa commissione.
Ho avviato uno sportello di consulenza legale per i precari, che partirà a breve e sto organizzando dei mercati contadini, che spero partiranno nel prossimo anno.
Con l'Agenzia Mobilità e Ambiente del Comune sto organizzando l'avvio di sportelli per il risparmio energetico a livello cittadino, consapevole che in questo settore si possono creare numerosi posti di lavoro, oltre che fare bene all'ambiente.
Sto affrontando con altri consiglieri l'annoso problema della riqualificazione di via Benedetto Marcello e del ridimensionamento del mercato, troppo grande per lo spazio disponibile ed il vincolo ambientale sulla via.
Sul Piano di Governo del territorio la zona 3 proporrà all'assessore de Cesaris di accogliere le osservazioni in linea con i pareri espressi in passato dal consiglio di zona, che sto selezionando con altri consiglieri.
E, infine, grazie alla nostra vittoria a Milano, abbiamo anche indebolito il governo di Berlusconi, di cui proprio in questi giorni ci siamo liberati!

La Rete dei Comitati Milanese ha partecipato venerdì 11/11 ad un incontro con l'Assessore De Cesaris sul PGT (11/11/11)

La Rete dei Comitati Milanesi ha partecipato ad un incontro indetto dallAassessore de Cesaris all'Urban Center sul documento di indirizzo politico del Piano di Governo del Territorio (www.msacerdoti.it/pgtindirizzo.pdf), a cui era stata invitata insieme alle associazioni ambientaliste Italia Nostra, FAI, Legambiente e Wwf.
Nell'invito era scritto: "Ci preme sottolineare che si tratta di un documento di indirizzi che non si limita alla prospettiva del PGT ma che segna la visione della Giunta su alcune delle questioni fondamentali per lo sviluppo del territorio milanese che saranno da affrontare anche a valle del percorso del piano e per un più lungo arco di tempo. Gli indirizzi sono oggi fondamentali per il percorso di rilettura della osservazioni. Tale percorso sarà accompagnato da un fitto calendario di incontri in cui l'assessore De Cesaris si propone di presentare il documento e ascoltare le istanze della città, attraverso il colloquio con le associazioni e varie rappresentanze dei cittadini."
L'assessore De Cesaris ha illustrato il percorso scelto dalla Giunta per arrivare alla pubblicazione del PGT entro il dicembre 2012, che passa attraverso il riesame delle osservazioni alla luce del documento di indirizzo e la successiva approvazione del piano da parte del consiglio comunale.
Michele Sacerdoti della Rete dei Comitati ha illustrato le 26 osservazioni presentate dalla Rete e ha chiesto il loro accoglimento, dato che sono in buon accordo con il documento e possono essere un utile contributo al lavoro di revisione del Pgt da parte dell'Ufficio di Piano, coadiuvato dal Comitato Scientifico del PIM.
Sono intervenuti Gardella, Pellizzoni e Borella di Italia Nostra, De Simine di Legambiente, Murtula del Wwf. Alle domande hanno risposto l'assessore e gli architetti Pogliani del Politecnico e Berrini dell'Amat.
Altri incontri saranno tenuti con le associazioni e i cittadini delle varie zone di Milano che hanno presentato osservazioni secondo il seguente calendario:

- 23 novembre h. 20.30 | Consiglio zona 5 via Tibaldi | Zona 4, 5, 6 |
- 29 novembre h. 20,30 | c/o Auditorium Ca' Granda | Viale Ca' Granda 19 | Zona 9, 2 |
- 12 dicembre h. 20,30 | Villa Scheibler | Zona 7, 8 |
- 13 dicembre h 20.30 | CAM corso Garibaldi | Zona 1 |
- 14 dicembre h 20.30 | Via Valvassori Peroni 56 | Zona 3 |  
La delibera di revoca sarà votata dal Consiglio Comunale la settimana prossima, il riesame delle osservazioni sarà completato dagli uffici entro gennaio, poi la delibera di approvazione andrà in consiglio comunale.

Michele Sacerdoti/Roberto Prina
Rete dei Comitati Milanesi

Consiglio di zona giovedì 27 ottobre alle 19.30 sui parcheggi sotterranei in zona 3 con l'assessore Castellano (24/10/11) (aggiornato il 28/10/11)

Sala del consiglio di zona 3 piena per il consiglio dedicato ai parcheggi sotterranei. Hanno parlato sia cittadini contrari ai box che favorevoli, avendoli già prenotati e in parte pagati.

Si è parlato dell'esclusione di Piazza Bernini e largo Rio de Janeiro dal vincolo monumentale decisa dalla Soprintendenza, pur mantenendo il vincolo ambientale esistente dal 1990. 

Si è parlato anche del vincolo monumentale su piazzale Bacone e della lettera scritta dalla Soprintendenza al Comune che rende difficile la costruzione del parcheggio.

Il settore parcheggi ha fornito delle schede sulla situazione dei vari parcheggi.

L'assessore Castellano, aiutata dall'Ing. Valtorta reponsabile da 5 anni dell'Ufficio Parcheggi, ha risposto alle domande dei cittadini.

Si è impegnata a decidere entro fine anno se verranno realizzati o no i parcheggi di Piazza Bernini, Laro Rio de Janeiro e Piazzale Bacone in base al numero delle prenotazioni ricevute, alle spese già sostenute dalle cooperative, alle cause legali in corso. Ha fatto l'esempio di piazzale Lavater, in cui ha annullato il parcheggio con una transazione  extragiudiziale che ha riguardato anche i parcheggi di via Buonarroti e via Correggio est e ovest e che ha comportato esborso di 1,2 milioni di euro, e quello di piazza Sant'Ambrogio, il cui costo di una transazione per cancellarlo è troppo elevato, circa 10 milioni di euro.

Si è impegnata a verificare l'aumento del costo richiesto per i box di piazza Novelli e l'utilizzo dgli oneri incassati dal Comune (900.000 euro) per il parcheggio ultimato di via Benedetto Marcello.

Sono interveuto leggendo il decalogo del buon parcheggio che ho scritto qualche anno fa per i Cittadini Proipositivi e una lettera che avevo scritto nel 2002 al Sindaco Albertini e al Soprintedente Artioli sui parcheggi, in cui avevo elencato problemi che si erano già verificati allora e sono aumentati dopo.

Ho  ripreso una proposta di allora di spostare il parcheggio di Piazza Bernini in via Carpaccio, sostituendolo con un parcheggio meccanizzato, che a parità di numero di auto necessita di una superficie molto minore di un parcheggio a rampe ed è più sicuro e meno inquinante, oltre a necessitare un tempo inferiore di costruzione. Ho infine citato il car sharing come un servizio in grado di diminuire il numero eccessivo di auto per abitante (0,8) posseduto dai milanesi, che crea una eccessiva domanda di parcheggi.

Un'auto in condivisione sostituisce 6 auto ed il 47% dei clienti del servizio vendono la propria seconda auto mentre il 12% rinuncia all'acquisto della prima.

 

Cancellato il parcheggio di Piazzale Lavater (1/10/11)

Eccezionale vittoria dei cittadini di Piazzale Lavater. Sono molto contento perche ero stato il primo a dare la notizia del progetto del parcheggio con un articolo sulla voce della zona 3 consentendo ai cittadini di organizzarsi: leggi l'articolo sul Corriere.

 

La Corte Costituzionale stabilisce che i sottotetti devono rispettare la distanza di 10 metri dagli edifici vicini, come se fossero nuove costruzioni (5/6/11)

Da Edilportale: Vietata la deroga alle distanze minime previste dalla normativa nazionale.

Lo ha affermato la Corte Costituzionale con l'ordinanza 173/2011 del 19 maggio scorso.

La Consulta, chiamata a esprimersi sulla Legge Regionale 12/2005 della Lombardia per il governo del territorio, così come modificata dalla L.R. 20/2005 per il recupero dei sottotetti, ha spiegato che le leggi regionali possono derogare solo ai parametri degli indici urbanistici ed edilizi contenuti nei regolamenti edilizi locali o nei piani regolatori comunali.

Devono invece essere rispettate le disposizioni del Codice Civile e del Decreto Ministeriale 1444/1968, che regola a livello nazionale la disciplina delle distanze tra fabbricati. La materia rientra infatti tra le competenze legislative esclusive dello Stato.

Analogamente, non si può derogare allo strumento urbanistico quando questo rimanda o riproduce norme di rango superiore, coma la legge urbanistica nazionale, L.1150/1942, e il DM 1444.

Secondo i giudici che hanno sollevato la questione di legittimità, le norme della Lombardia classificavano come ristrutturazione edilizia gli interventi per il recupero dei sottotetti senza prevedere l'adozione e l'approvazione di un piano attuativo, ammettendo allo stesso tempo deroghe ai limiti prescritti dallo strumento di pianificazione comunale. In questo modo sarebbero state violate le distanze previste dal piano regolatore generale, che recepiva l'articolo 9 del DM 1444.

I giudici hanno ricordato che la legge ammette distanze inferiori nel caso di edifici che formano oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate con previsioni planovolumetriche. Nel caso esaminato sarebbe invece mancata la visione di insieme per legittimare la deroga, ma sarebbero anche stati autorizzati incrementi volumetrici, che secondo il Testo Unico dell'edilizia, Dpr 380/2001, danno luogo a nuova costruzione, facendo venir meno l'ipotesi della ristrutturazione.

 

 

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