Gentile Sindaca Signora Letizia Moratti,
sono lieta che Lei abbia così tanti argomenti di cui vantarsi peccato che ci siano tanti e tanti milanesi che tutti questi vantaggi non li sentano proprio.
Forse dovrebbe farsi anche un minimo di autocritica e per esempio ripensare a quando in campagna elettorale Lei aveva quasi pianto davanti alla foto di un bellissimo albero del Paradiso tagliato a fette per far posto alla costruzione di box privati sotterranei dove era assurdo costruirli (via Bazzini, un buchetto di parco giochi per bimbi).
Dovrebbe anche ripensare all'impegno che aveva preso con molti cittadini di fermare le scelte che il suo predecessore sindaco Albertini aveva avvallato anche  contro il parere negativo espresso più volte da alcuni CdZ più sensibili alle problematiche che la costruzione di box privati sotterranei avrebbe scatenato. Va riconosciuto che Lei ha promosso, sì, il riesame dei  27 luoghi a suo tempo contestati, ma ne sono stati "salvati" solo 7 quando tutti erano alla pari per motivazioni di stralcio.
I cittadini che contestano non contestano perché si svegliano alla mattina e non sanno cos'altro fare, tutti dobbiamo andare a lavorare per guadagnarci la pagnotta: contestano perché hanno buon senso e non sono legati a giochi di potere o a speculazioni che arricchiscono i soliti noti.
Contestano dedicando a questa città il loro tempo gratuitamente, mentre chi li dovrebbe tutelare e rappresentare non li ascolta.
Contestano a loro spese con fatica ricorrendo al Tribunale nella speranza di essere ascoltati.
Contestano per salvare le loro case dai danni che l'uso di tecniche di costruzione obsolete procurano, come è successo anche alla piscina comunale Cozzi (pare)  e come è sicuramente successo  in via Ampère, via Ozanam, via Mascagni, largo V Alpini e chissà ancora dove.
Contestano la scelta di sventrare  tanti luoghi di alto valore ambientale di questa città, ricchi di antica memoria storica (s. Ambrogio, la Darsena p.es.) o "solamente" ricchi di alberature solenni che sono anch'esse la memoria di questa cittadinanza: tanti alberi, che costituiscono la bellezza dell'arredo urbano, sono stati messi a dimora prima della II guerra mondiale o subito dopo per segnare la rinascita di Milano e molti milanesi che se lo ricordano  ora non li vedranno mai più (qui l'elenco è molto lungo basti pensare a tante belle piazze di Milano e lì si sta costruendo o sta per cominciare la costruzione di box privati sotterranei).
Gentile Signora, mi dispiace di non poter essere fiera come lo è lei sul presente di questa città e ho seri dubbi anche sul suo futuro per quanto riguarda il miglioramento della qualità della vita espresso in diminuzione dell'inquinamento e del traffico. Auto potranno anche scomparire sotto terra, ma il metodo è sbagliato: altre arriveranno perché non c'è politica che le fermi prima dell'ingresso in città e i mezzi pubblici sono i soliti negletti.
Davanti alla mia casa, in largo Rio de Janeiro,  giovedì 15  e  venerdì 16 novembre, alle ore 6 del mattino, come ladri,  hanno espiantato due grandi cedri Antlantica doppo averli potati  selvaggiamente, rendendoli praticamente due tronchi spogli dei loro bei rami frondosi. Altri due cedri monumentali aspettano di fare la medesima fine e grama sorte attendono anche 20 tigli e 20 platani. Tutte alberature che avrebbero dovuto essere intoccabili, visto che esisteva un vincolo paesaggistico che doveva proteggerle, come anche protette avrebbero dovuto essere le sofore che ornavano piazza Bernini e che stamane sono state ridotte a legna da ardere.
Gentile Signora, purtroppo non sono molto orgogliosa dell'amministrazione della mia città e anzi  penso che i responsabili dello sfascio di sui sopra avrebbero ben motivo di vergognarsi.
Forse in qualche posto del Suo archivio Lei potrebbe trovare una mia lettera che indirizzai a Lei personalmente in settembre o ottobre c.a. che La pregava di impedire gli errori di cui sopra: i miei genitori mi hanno insegnato che VOLERE E' POTERE, ma forse Lei non ha mai avuto il tempo di leggerla. Peccato.

Edvige Cambiaghi
de "I cittadini propositivi"
della Rete dei Comitati Milanesi