C O M U N I C A T O

 In relazione alle notizie di cronaca comparse sul Quotidiano “Il Giorno” del 15.4.2005 e sul Giornale della Zona 3 “La Voce” dell’Aprile c.m., il Monastero delle Benedettine di Via Bellotti n° 10, ritiene doveroso precisare quanto segue.

a) I diciannove alberi di cui si tratta nelle predette cronache, non sono stati affatto “tagliati”, ma potati e trasferiti dal cortile nell’adiacente giardino prospiciente la Via Goldoni. Il tutto nell’ambito della proprietà del Monastero.

b) La parte radicale e la base degli alberi, erano letteralmente sommerse dai detriti del cantiere, che è stato totalmente abbandonato dalla Società proprietaria del fabbricato prospiciente la Via Kramer, che ha interrotto i lavori, per motivi ignoti al Monastero, sin dall’Aprile del 2003.

c) Le condizioni di detto cantiere, che comportava e comporta pericolo di danno a cose e persone, sono state più volte denunciate dal Monastero, che ha subito reiterate intrusioni e furti, agli Organi Competenti, ma senza alcun risultato, tanto che il Monastero stesso ha dovuto rivolgersi al Tribunale di Milano, chiedendo che la proprietaria dello stabile completasse i lavori e risarcisse i danni subiti.

d) Fortunatamente, sta subentrando alla precedente proprietaria un’altra Società, che ha assicurato: 1) la ripresa più sollecita dei lavori; 2) una destinazione del fabbricato (e non di una schiera di edifici...) compatibile con le attività e le finalità del confinante Monastero.

e) Nell’ambito di detta operazione è stato concesso a detta Società di procedere subito allo spostamento provvisorio degli alberi prima della loro ripresa vegetativa, poichè, in caso contrario, si sarebbe dovuto attendere la primavera del 2006, con conseguente ulteriore grave ritardo per la ripresa dei lavori e per la sopravvivenza stessa degli alberi.

f) E’ pertanto del tutto fuori luogo ipotizzare speculazioni edilizie da parte del Monastero, che ha cercato e cerca soltanto, nell’interesse di tutti, di vedere la ripresa e la conclusione dei lavori nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti.

g) La superficie del cortile verrà interamente ripristinata a verde, con un nuovo giardino e i nostri alberi.

Spiace considerare come sia passato sotto silenzio per due anni l’abbandono totale di un cantiere e il Monastero sia stato lasciato completamente solo ad affrontare una situazione obbiettivamente indegna di una città civile, mentre il semplice spostamento degli alberi abbia dato la stura a proteste e, soprattutto, ad illazioni e preoccupazioni, in astratto legittime, ma, in sostanza, del tutto infondate.