Resoconto della Commissione Territorio e Verde sul Parcheggio di Piazza Gobetti

(prossima pubblicazione sulla Voce della Zona 3)

 

Mercoledì 8 febbraio le commissioni territorio e parchi e giardini del consiglio di zona 3 hanno ascoltato le rimostranze dei residenti e commercianti di piazza Gobetti e via Vallazze contro il parcheggio interrato di piazza Gobetti.

Erano presenti l’ing. Stefani, direttore del settore Strade e Parcheggi del Comune e l’ing. Villoresi, progettista del parcheggio. Il parcheggio fa parte, insieme a quelli di piazza Leonardo da Vinci, piazza Grandi, piazza Arcole, via Conchetta, di una proposta unica di project financing, denominata Polipark, di cui il sindaco Albertini ha già dichiarato il pubblico interesse, in base ai poteri di commissario all’emergenza traffico e inquinamento.

La sala del consiglio è stata riempita dagli oppositori al parcheggio molti dei quali sono intervenuti nel dibattito. I primi interventi si sono lamentati del fatto che quando il consiglio di zona ha esaminato il progetto preliminare i cittadini non erano stati informati e non avevano potuto opporsi.

L’arch. Cipelletti del Comitato Gobetti-Vallazze ha sostenuto che l’ipotesi di realizzazione di box interrati in piazza Gobetti è fortemente lesiva del pubblico interesse perché trascura la natura particolare del sito, le sue molteplici funzioni e la sua importanza nel tessuto della zona. E’ il posto più delicato, complesso e prezioso di una zona priva di aree pubbliche di respiro, e non solo per quanto riguarda il verde, qui di importanza monumentale. E’ il luogo meno indicato che si potesse immaginare per dare corso a lavori di simile entità, in totale spregio del valore che rappresenta.

L’opposizione tassativa ai box in piazza Gobetti non intende eludere il problema dei parcheggi in zona. Anzi proprio questa opposizione allo sbancamento di piazza Gobetti apre a suo avviso una fase costruttiva in cui delineare soluzioni interessanti e anche assai più efficaci di quei 300-350 posti auto che si aggiungerebbero in Gobetti a conti fatti (cioè sottraendo quelli che verranno eliminati in superficie e la quota media di invenduto dovuta alla inappetibilità dei box al quarto piano sotto terra).

Il Comitato ha elaborato e depositato in Zona 3 un documento analitico-progettuale che si può riassumere, per la parte propositiva, in due linee che possono coesistere:

1) riguardo all’iter in corso per la proposta Polipark, totale disponibilità a sedersi attorno a un tavolo per verificare seriamente la proposta alternativa di spezzare l’intervento in due minori, collocati indicativamente in largo Gemito e via Bassini, chiedendo la disponibilità del Comune di rivalutare il piano finanziario, considerato che i costi sociali e materiali derivanti da un intervento sbagliato come Gobetti sarebbero incalcolabili.

2) sul fronte delle proposte alternative e delle misure significative, alcuni punti:

-         assoluta precedenza alla realizzazione del più efficiente e ampio parcheggio di interscambio in Monte Titano, compreso il terminal di bus interurbani. Questo allevierà la pressione della sosta in zona Gobetti, come da tutti riconosciuto.

-         inversione di tendenza da parte dell’Amministrazione Comunale sull’aumento di volumetrie abitative in zona: concedere nuova cubatura ai privati, anche senza oneri, solo se destinata anziché ad abitazioni, a silos di parcheggio, piccoli e diffusi. Non occorre l’esproprio per avere parcheggi su suolo privato, basta rendere l’operazione appetibile. Costi sociali zero, posti auto tanti.

-         ampliamento e ottimizzazione del servizio dei tanti garages esistenti, talvolta chiusi e in attesa di mercato. Gli esempi più vicini si trovano a 10 metri da piazza Gobetti, in via Monte Nevoso 1 e Vallazze 145 (ci starebbero in tutto le 500 auto previste sotto Gobetti) ma manca l’incentivo di agevolazioni e normative in merito.

-         convenzione delle tariffe per tutti i posti auto in garages privati, e “strisce gialle e blu”

-         a livello generale, seria volontà politica di rendere i mezzi pubblici davvero più appetibili dell’auto, con l’obbiettivo di ridurre la necessità di possedere auto in città (Milano ne ha 1,8 a nucleo famigliare, Parigi 0,5).

Opporsi ai parcheggi in Gobetti oggi, seppure con le procedure per il project financing in piena corsa, ha concluso Cipelletti, significa dare un segno di impegno responsabile e civile valido in tanti altri quartieri di Milano. Per avviarsi a una soluzione ragionata della questione parcheggi che offra un rapporto costi-benefici efficace. Per passare alle generazioni future una città migliore, rispettando la collettività e non calando dall’alto interventi che si rivelano opprimenti ipoteche sul futuro di tutti.

 

Sono intervenuto ricordando che la proposta Polipark è partita tre anni da dalla richiesta dell’ex-rettore del Politecnico Di Majo di avere un parcheggio a rotazione per studenti e personale docente e non docente in piazza Leonardo da Vinci con una tariffa oraria di 1 euro, non conveniente per un operatore privato. La costruzione e vendita dei 500 box di Piazza Gobetti è stata pensata per riequilibrare il deficit del parcheggio per il Politecnico.

Ora il nuovo rettore non è più interessato al parcheggio e quindi è opportuno fermare il progetto.

Ho inoltre ricordato che il parcheggio di piazza Grandi non può essere realizzato per la presenza di alcuni alberi monumentali vincolati dalla Provincia di Milano.

Ho infine invitato il Comune a comprendere tra i costi dei parcheggi quelli legati alla perdita di fatturato delle attività commerciali, al mancato godimento della piazza, al disturbo creato dal cantiere ai residenti e sostituire al parcheggio di Gobetti parcheggi più piccoli, eventualmente meccanizzati, in strade senza alberi, come il Comune sta facendo in centro città.

L’ing. Stefani ha sostenuto che il parcheggio di piazza Grandi non interferisce con gli alberi monumentali e che il Comune è libero di non mettere a bando la proposta, ma in tal caso dovrà pagare al promotore il costo del progetto, pari a circa 1 milione di euro.

L’ing. Villoresi ha dichiarato che in tutti i parcheggi da lui costruiti c’è sempre stata una forte opposizione ma che alla fine dei lavori tutti sono rimasti soddisfatti. Ha inoltre sostenuto che i box costeranno poco a causa delle deduzioni fiscali e che ha già ricevuto numerose richieste di acquisto.

E’ contrario allo spostamento del parcheggio in altre piazze perché dovrebbe rinviare l’inizio dei lavori mentre è disponibile a spostare la posizione delle rampe.

Il consigliere Maino di AN ha difeso il suo voto favorevole al parcheggio nel 2003 perché diminuirà il numero delle auto posteggiate in superficie mentre i consiglieri di opposizione De Luca di Verdi, Farina della Margherita, Maran dei DS hanno ricordato il loro voto contro il progetto. De Luca ha ricordato la costante opposizione dei Verdi ai parcheggi sotterranei sotto il verde, Farina ha invitato il Comitato a trattare con Villoresi, mentre Maran ha sostenuto che la maggior parte della responsabilità ricade sul sindaco-commissario Albertini, che ha dichiarato la pubblica utilità del progetto.

Giovedì 16 febbraio il Consiglio di Zona 3 voterà una mozione in cui si chiede di sospendere la realizzazione del parcheggio e revocare la dichiarazione di pubblico interesse.

 

Michele Sacerdoti