PERVENUTA ALL’UFFICIO

ATTI CONSILIARI

il 23-5-2005 h. 15.00

IL FUNZIONARIO

 

Mozione sul Bosco di Gioia

           

 

Alla luce del dibattito svoltosi in Commissione Urbanistica e in considerazione delle dichiarazioni rilasciate a verbale in quella sede dagli stessi dirigenti del Settore Urbanistica che hanno fatto presente la possibilità di una rivisitazione del progetto relativo all’area denominata “Bosco di Gioia” nella fase attuativa, i sottoscritti consiglieri propongono questa mozione come atto di indirizzo nei confronti della Giunta.

 

Il Consiglio Comunale:

-                    visto che nel 2004 la Regione Lombardia ha bandito un concorso internazionale per il nuovo polo della Regione che dovrà sorgere, in base all’accordo di programma firmato tra Comune, Provincia e Regione, in un terreno di 30.000 mq compreso tra viale Restelli, via Paoli, via Galvani, via Algarotti e via Melchiorre Gioia,

-                    visto che questo terreno comprende l’ex-vivaio Fumagalli, rinominato Bosco di Gioia, in quanto nell’area di 12.000 mq sono presenti  200 alberi di cui quattro monumentali,

-                    visto che il progetto vincitore del concorso internazionale prevede il totale abbattimento delle piante per sostituirle con edifici di 9 piani a forma sinuosa  e un edificio a un piano per lo Spazio Regione e presenta aspetti problematici in relazione al rispetto della distanza minima verso gli edifici di via Algarotti previste dall’art. 27 del Regolamento Edilizio con la verifica della retta di 60 gradi,

-                    visto che il Bosco di Gioia può essere classificato come Bosco ai sensi del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia, essendo un’area superiore ai 2000 mq, con larghezza superiore ai 25 metri e con copertura delle chiome superiore al 20% e non sottoposta a gestione di tipo forestale o manutenzione ordinaria in funzione dell’uso urbano, e quindi il suo taglio necessita di autorizzazione da parte della Provincia,

-                    vista la petizione promossa dal Comitato Giardino in Gioia che ha raccolto 10.000 firme negli scorsi giorni e che richiede che l’area piantumata dell’ex vivaio sia salvaguardata e destinata a verde pubblico, e che per il progetto per il Nuovo Polo Regionale si trovi una soluzione compatibile con tale destinazione,

-                    visto che il progetto deve essere sottoposto a valutazione di impatto paesistico in base al Piano Paesistico della Regione Lombardia, e che la sensibilità del sito è elevata a causa della presenza del bosco e l’impatto del progetto è altrettanto elevato in quanto il bosco viene sostituito da edifici di 9 piani e più,

-                    visto l’art. 29.8 del Piano Paesistico che prevede, nel caso di progetti che superino la soglia di tolleranza e nel caso di progetti di particolare rilevanza pubblica, che l’amministrazione competente indica una conferenza pubblica tra i soggetti territorialmente interessati, per valutare l’ammissibilità dell’intervento o per individuare possibili alternative o forme di mitigazione e che a tale conferenza sono invitate le associazioni ambientaliste,

-                    visto che l’accordo di programma con la Regione Lombardia può essere oggetto di revisione,

 

impegna l’Assessore allo Sviluppo del Territorio

 

-         a sottoporre a revisione l’accordo di programma con la Regione prendendo in considerazione le ragioni esposte nella premessa;

-         ad attivare le procedure previste dal Piano Paesistico Regionale per l’indizione di una conferenza pubblica in merito alla soluzione progettuale attualmente prevista e per la Valutazione di Impatto Paesistico.

 

 

Firmata dai consiglieri Baruffi, Albertini, Fiano, Pennisi, Occhi