Alla Commissione Edilizia Integrata

Comune di Milano

Via Pirelli 39

Fax n. 02-88466987

 

                                                                                                                        Milano, 20 ottobre 2005

 

 

Oggetto: Esame Impatto Paesistico PG 794878/2005 via G. De Castillia 23 – nuova edificazione

 

Egregi Commissari,

 

nella seduta del 29/9/05 la Commissione Edilizia in seduta plenaria ha dato parere negativo al permesso di costruire in oggetto in quanto “non emerge con chiarezza il ruolo e il carattere dell’edificio rispetto alle relazioni con l’ambiente futuro e con il contesto circostante”.

Mi permetto di fare alcune osservazioni alla relazione di impatto paesistico presentata dal progettista.

Il sito in cui si inserisce l’intervento è il quartiere Isola, caratterizzato da edifici di un massimo di 4 piani di fine ottocento, che costituisce un ambito rilevante ed omogeneo della città di Milano, con una classe di sensibilità alta. Infatti il luogo è contraddistinto da un elevato livello di coerenza sotto il profilo tipologico, linguistico e dei valori di immagine meritevole di riqualificazione e riveste un ruolo rilevante nella definizione e nella consapevolezza dell’identità locale in quanto quartiere operaio storico, che contiene luoghi di aggregazione e di riferimento per la popolazione insediata (pag. 3 del modulo di esame dell’impatto paesistico dei progetti del Comune di Milano).

Il progetto ha un grado di incidenza alto in quanto si pone in evidente contrasto con le “regole tipologiche e morfologiche del luogo, compromette gli elemento fondamentali e riconoscibili dei sistemi morfologici territoriali che caratterizzano l’ambito territoriale dell’Isola, “pesa” notevolmente in termini di ingombro visivo e contrasto cromatico nel quadro paesistico considerato, evita il confronto in termini di linguaggio architettonico con il contesto, introduce un totale turbamento di ordine ambientale paesisticamente rilevante, trasmette un messaggio di sopraffazione rispetto ai valori consolidati del quartiere, si pone in totale e insanabile contrasto con il carattere del quartiere e le aspettative degli abitanti per una dimensione contenuta degli interventi edilizi in conformità con gli edifici circostanti (pag. 2 del modulo di esame dell’impatto paesistico dei progetti del Comune di Milano).

Pertanto l’impatto paesistico del progetto è superiore alla soglia di tolleranza.

Nei rendering presentati mancano le viste da via Confalonieri con il rapporto tra gli edifici esistenti di 4 piani ed il nuovo edificio e dalla strada privata, in quanto l’edificio è sempre rappresentato come se fosse isolato. Il dialogo è presente unicamente nei confronti degli edifici di recente costruzione collocati nelle vicinanze nonché di quelli progettati ma non ancora costruiti mentre è totalmente assente un dialogo con il contesto del quartiere ottocentesco, che quantitativamente ha una rilevanza maggiore.

Si porta avanti un’idea di sostituzione edilizia e di svalutazione del patrimonio esistente che appartiene al progetto degli anni cinquanta del secolo scorso per il Centro Direzionale, atteggiamento oggi superato e non più proponibile. Appartiene a questa stessa mentalità l’enfasi data alla presenza delle automobili all’interno dell’edificio attraverso le finestre a nastro della facciata che vengono a trovarsi a pochi metri di distanza dalle finestre delle abitazioni dirimpetto. Inoltre la collocazione a sud rispetto agli edifici di via Confalonieri ne compromette gravemente le condizioni di illuminazione naturale.

La tipologia edilizia proposta è a sua volta in assoluto disaccordo con i riconoscibili caratteri di omogeneità tipologica che contraddistingue l’insieme del quartiere, nel quale si alternano edifici d’abitazione a corte chiusa e piccoli edifici produttivi. I materiali utilizzati (rivestimento in pietra d’Istria) sono un ulteriore elemento di incompatibilità con le consuetudini costruttive della tradizione milanese, di cui sono esempio significativo gli edifici ottocenteschi del quartiere.

La consistente volumetria del nuovo edificio accresce inoltre la condizione di isolamento dei superstiti edifici di abitazione lungo la via de Castillia, che attualmente dialogano con i coevi edifici di via Confalonieri, situazione peggiorata ulteriormente con la previsione dei nuovi edifici sul lato opposto dei giardini (P.I.I. Isola - de Castillia).

Si chiede pertanto di mantenere il parere negativo anche in presenza di integrazioni che riguardino i nuovi edifici del P.I.I. Isola - de Castillia.

 

Distinti saluti

 

 

 

Michele Sacerdoti

Membro delle Commissioni Edilizie di Zona 2 e 3 e della Commissione Urbanistica di Zona 1

Via Malpighi 12

20129 Milano

tel. 335-6407625