Commemorazione Gianni Comencini

 

 

 

Il 19 aprile è mancato a Milano Gianni Comencini. Aveva 84 anni, dedicati all’amore per il cinema. Era presidente della Fondazione Cineteca italiana, di cui era stato padre fondatore nel 1947. Nel 2002 aveva ricevuto la benemerenza civica per il suo prezioso contributo alla crescita culturale di Milano.

 

Fratello minore del regista Luigi, era nato a Salò nel 1921. Si era trasferito nella nostra città e, a metà degli anni Trenta, aveva incominciato ad appassionarsi di cinema, contagiato dal fratello Luigi e dall’amico Alberto Lattuada. La scelta di Gianni fu di farsi custode delle storie umane e della fantasia catturate e immortalate dalla pellicola.

 

Intellettuale aperto, personalità schiva e riservata, formò con l’esuberante Walter Alberti una eclettica coppia cui la cultura milanese e italiana devono molto. La Mostra del Cinema di Venezia ha scelto di depositare le copie dei propri film proprio nello “scrigno” di Comencini.

 

Nel 1949 diventò segretario della Cineteca e fino agli ultimi giorni della sua vita l’ ha rappresentata a livello internazionale.

 

E quando nel 1993 morì Alberti, promosse la trasformazione dell’archivio milanese in fondazione, di cui è stato il presidente. Ha contribuito alla nascita del Museo del cinema cittadino, oggi ospitato a Palazzo Dugnani.

 

E’ unico al mondo il prezioso bagaglio di pellicole, soprattutto del cinema muto, che Comencini ha voluto e saputo preservare e tramandare ai giovani appassionati di storia del cinema. E di giovani cui trasmettere il suo entusiasmo e il suo sapere si circondò, soprattutto negli ultimi anni.

 

Seppe mantenere, nel tempo, l’indipendenza intellettuale della Cineteca, coinvolgendo studiosi e istituzioni come l’Università Cattolica, la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano.

 

Il Consiglio comunale, a nome della città, esprime gratitudine per il significativo contributo dato da Comencini alla crescita culturale di Milano e profondo cordoglio e affetto ai familiari.