GLI ALTRI CASI
Sopra il maxiparcheggio di via Benedetto Marcello doveva nascere un giardino ma le 200 bancarelle sono rimaste lì
Il mercato non si sposta, addio parco
La rabbia degli abitanti: così il Comune ci ha ingannati
I comitati del quartiere "Nessuno ha il coraggio di trasferire gli ambulanti"
L´assessore Predolin: "Trasloco impossibile, venditori e area verde dovranno convivere"
SANDRO DE RICCARDIS
 

 
da Repubblica - 25 novembre 2005


Caso più unico che raro, i residenti del quartiere erano tutti d´accordo. Un parcheggio interrato in via Benedetto Marcello da quasi mille posti in cambio della riqualificazione della strada: aree verdi, panchine, giochi per i bambini, più alberi e meno auto. Ma soprattutto: nel progetto non era più previsto il mercato. «Il parcheggio - scrive il Comune nel Piano parcheggi del maggio del 2000 - è un´occasione unica e irripetibile in zona per rispettare la tutela ambientale». Perché un decreto ministeriale del ´65 riconosce alla zona «notevole interesse pubblico» essendo «costituita da bellissimi viali lungo i quali ci sono edifici di grande valore architettonico, capolavori di architettura Liberty ed Eclettica, estesi tappeti erbosi con giardini…». Ma ora che il primo lotto del parcheggio - 380 box sul lato di via Petrella - è pronto per essere utilizzato dalla città, i comitati di quartiere accusano: «Il Comune cambia le carte in tavola - protesta Claudio Magnani, presidente di uno dei due comitati, "Le vie dei musicisti" - nel 2000 ci era stato presentato un progetto. Ma cinque mesi prima dell´inizio dei lavori il progetto è cambiato. Al posto del verde c´era il cemento. Noi invece vogliamo il verde: e se questo provoca il trasferimento del mercato è un problema del Comune trovare un´altra sistemazione alle bancarelle. La verità è che non si ha il coraggio di trasferire, e scontentare, gli ambulanti». Duecento bancarelle, altrettanti veicoli di commercianti, le auto dello shopping di corso Buenos Aires e quelle verso la stazione Centrale, tre linee della metro poco distanti. Un imbuto di smog e degrado - soprattutto martedì e sabato, giorni di mercato - che i residenti non sono più disposti ad accettare. «Hanno promesso di mettere alberi e giochi per bambini - racconta il signor Felice nel suo negozio - hanno anche distribuito le brochure dove gli ingegneri del Comune parlavano di campi da basket e da bocce. Col mercato questo è impossibile». Alle quattro del pomeriggio, racconta una signora, «gli ambulanti in regola se ne vanno e arrivano gli abusivi, che li aiutano a caricare la roba sui camion per occupare i loro posti e restare fino a sera. I vigili, invece, spariscono alle 13».
Oggi, nella distesa di macchine tra via Petrella e via Vitruvio dove soffocano pochi alberi spelacchiati, i residenti mostrano un documento del Corpo forestale del 1999 che parla del Comune. «Il settore Parchi e giardini riconosce che la presenza del mercato determina ovvi inconvenienti al patrimonio arboreo». E più avanti: «Il parcheggio sul parterre alberato e l´utilizzo dello stesso come sede del mercato paiono non compatibili con la qualità dei luoghi, la conservazione del verde e delle alberature». Ieri sera, in Consiglio di zona, l´ultimo scontro tra amministrazione e residenti. «C´è un´ordinanza del sindaco del dicembre del 2002 - dice l´assessore al Commercio, Roberto Predolin - che autorizza i lavori e dice esplicitamente che il mercato tornerà in via Benedetto Marcello. Vogliamo venire incontro ai residenti e per questo ridurremo la larghezza dei marciapiedi, in modo da dare spazio sia al mercato sia all´area verde con il parco giochi».